domenica 18 luglio 2021

Portovenere: monti e mare a Luglio 2021

Partenza con comodo, verso le 9 del mattino. 

Porto la Stelvio verso la Val Tidone passando nei campi tra Opera e il Lodigiano. Passo il Po e raggiungo Borgonovo: giro intorno al castello e prendo a sinistra, in direzione della Val Trebbia. Strade tra i campi e passo il fiume Trebbia sul ponte di Tuna, nei pressi di Gossolengo. Qualche km sulla SS45 e poi, poco prima di Niviano, nei pressi del monumento ad Annibale che commemora la battaglia del Trebbia della II guerra punica, volto a sinistra e mi dirigo verso la Val Nure. La raggiungo nei pressi di Ponte dell'Olio: passo il ponte e seguo la SP654 fino a Bettola. La strada costeggia il fiume Nure con un tracciato filante, con qualche saliscendi. 

Diventa più vivace nel tratto che va da Bettola a Farini. Nella piccola piazzetta di Farini prendo un caffè e riparto a far curve per qualche km ancora, fino al ponte della Cantoniera. Qui al bivio decido di seguire le indicazioni per Bedonia e il Passo Pianazze. Questa strada la conosco, l'ho fatta in svariate occasioni, ma ogni volta mi riprometto di non farla più: ha un bel tracciato, da la possibilità di apprezzare begli scorci panoramici sull'appennino Piacentino e Parmense, ma ha un fondo stradale letteralmente e costantemente indecente: avvallamenti, dislivelli, buche, rattoppi, ghiaietta in traiettoria fanno sì che non ci si goda il giro. Pazienza: adeguo il passo, tengo alta l'attenzione e procedo sulla SP8. Passato il Passo Pianazze diventa SP25. Proseguo per svariati km fino al bivio dove si immette nella SP359: scendo a destra, in direzione di Bedonia e del passo Montevacà. 

Raggiunta Bedonia, faccio rifornimento e dedico qualche minuto a reimpostare il navigatore: vorrei passare dal passo del Bocco, ma ci sono stato una volta sola e non vorrei perdere tempo a girare a vuoto, specie su queste strade che non sono propriamente la mia passione. Per fortuna la strada migliora molto da Bedonia e la strada fino al Bocco è godibile.

Scendo verso Varese Ligure, che raggiungo passando da Scurtabò: quindi attraverso il piccolo centro abitato da monte verso valle, mentre solitamente arrivando dal Passo Centocroci con la SS523 lo si sfiora soltanto. Vedo che il distributore subito a valle del paese ha chiuso. Poco male: è sempre stato  molto caro rifornire là! Sarebbe ora di mangiare un boccone, ma non ho molta fame e decido quindi di continuare verso S. Pietro Vara e Sesta Godano. Giunto alle porte di Mattarana, entro sull'Aurelia e seguo a destra per Genova. La strada che sale verso il Passo del Bracco è divertente, piena di curve guidate e con il fondo stradale in ottime condizioni. 

Dal passo, che si trova sopra Deiva Marina, si vede il mar Ligure.

La marcia della Stelvio continua verso sud, lungo l'Aurelia e la Val di Vara, in direzione di Riccò del Golfo e di La Spezia. Percorro il viale, tenendo a destra l'Arsenale della Marina Militare e a sinistra lo Stadio Picco. La strada che segue la costa ricorda molto la Costiera Amalfitana: stretta, curve continue, saliscendi, mare a sinistra e collina a destra, motorini guidati da gente che, con infradito e telo da mare, raggiunge le spiaggette locali. Finalmente scollino e scendo verso il borgo marinaro di Portovenere. Il mare, finalmente!

Per le moto ci sono dei parcheggi appositi, proprio sul lungomare.

Risalendo il promontorio si gode di scorci ancora più affascinanti: il sole illumina i boschi e il mare, e i colori ne vengono esaltati. Grossi yacht stazionano nella piccola rada.

Una panoramica del piccolo borgo.

Tornando verso Le Grazie e La Spezia, si possono anche vedere alcune fregate della Marina Militare ormeggiate nell'Arsenale.

Rifornisco la Stelvio proprio prima di lasciare La Spezia e mi dirigo verso S. Stefano di Magra, per imboccare la SS62 della Cisa ad Aulla. Non ricordavo che prima di arrivare a Pontremoli ci fosse così tanto da percorrere, a dire il vero. Passo anche davanti a Filattiera, dove dormimmo la prima sera del "Dove ci va Tour" del 2018. I chilometri mi passano un po' lentamente, anche perchè mi precedono in varie occasioni veicoli molto lenti. Comunque una volta presa la SS62 della Cisa il traffico si dirada quasi del tutto e posso pensare solo a godermi la strada.

Anche se dopo l'ingresso in Emilia il navigatore mi vorrebbe far scendere verso Berceto e poi sull'A15, decido che non è ancora tempo: il bello delle giornate estive è che durano tanto di più e quindi ci si può trattenere un po'. Perciò tiro dritto verso Cassio e passo anche la Trattoria Cattani, dove in altre occasioni ho sostato per un caffè. Arrivo fino in fondo alla Cisa, scendo su Salita (gioco di parole, ma tant'è..) e dopo poche centinaia di metri prendo la A15 da Fornovo. Da questo punto in poi, è autostrazio: nulla da segnalare, se non uno scroscio durato si e no 2 minuti tra Fidenza e Fiorenzuola. 

Il giro di oggi: GIRO VALTREBBIA, VALNURE, VAL DI VARA, PORTOVENERE E CISA

Eccoli qua i 540 km che anche oggi la Stelvio si è messa sul curriculum: instancabile ed efficiente, con consumi anche questa volta attestati sui 18,3 km/l. Siamo intorno ai 122.600 km, con la gomma anteriore ormai ben provata dalla strada ottimamente percorsa. Prossimi passi: cambio delle gomme e tagliando e sarà pronta per tanti altri chilometri in questa estate (..speriamo!).

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