sabato 25 luglio 2020

Lago di Tovel e Borghetto sul Mincio

Dopo quasi 2 mesi appiedato, finalmente stamattina ho potuto rimettermi in sella a Bridget Von Hammersmark (BVH)!
Ancora ieri sera non avevo idea di dove sarei andato: avevo una vaga idea di salire sul passo dello Stelvio, ma sono andato a dormire nell'indefinitezza. Una cosa è certa: avevo voglia di fare dei km.
Sveglia di buon mattino e partenza alle 8. La temperatura intorno ai 21 gradi è quella perfetta per andare in moto: le piogge abbondanti su questa zona del nord Italia degli ultimi 2 giorni hanno rinfrescato la temperatura e hanno scaricato l'umidità.
Nonostante l'ora, la SS36 Valassina inizia ad essere molto molto trafficata già dopo Monza. 
Capìta l'antifona esco a Valmadrera con l'idea di risparmiarmi il gas nelle gallerie: scelta azzeccata perchè attraverso Lecco senza alcun ingorgo e mi reimmetto sulla Valassina nei pressi dello svincolo per Mandello del Lario. Il traffico resta comunque sostenuto, ma tutto sommato arrivo a Colico abbastanza tranquillamente. Se lo Stelvio è l'idea, si va per la Valtellina! Passo svelto, da Fuentes, ma una volta arrivato a Morbegno, al bivio tra la vecchia e la nuova strada, la SS38 dello Stelvio, la musica cambia: tutte le auto incolonnate nelle nuove gallerie, e una volta che questa variante si reimmette sulla "vecchia" SS38 la scena vede tutte le auto incolonnate senza soluzione di continuità, praticamente a pass d'uomo, per chilometri e chilometri. Per fortuna in moto si risale la fila, perchè le auto in senso contrario sono meno, ma comunque è una cosa che richiede un'attenzione costante. Si fa strada il piano B: dopo tanti chilometri così, abbandono l'idea di arrivare a Bormio e svolto a destra!
La salita verso il Passo dell'Aprica è una boccata d'ossigeno per il divertimento in moto: finora è stato solo trasferimento, ora inizio a divertirmi! Traffico contenuto, salita divertente e tornanti da impostare: finalmente!

La salita per l'Aprica mi ha fatto dimenticare la Valtellina

Come di consueto, Aprica è piena di villeggianti e di moto, ma non ho nessuna voglia di sostare e prendere un caffè: troppo affollamento: evito, visti i tempi che corrono.
Giusto il tempo della foto e riparto in direzione di Edolo. Traffico poco e la lunga discesa passa bene. 
A Edolo di nuovo tanta gente che affolla i bar all'aperto, e anche tanto traffico: il crocevia nei pressi del ponte è come di consueto congestionato.
Attacco la salita della SS42 del Tonale e della Mendola: un po' di traffico, qualche camper a salire e qualche impedito (..mi si passi l'espressione, ma nei fine settimana in strada trovi veramente di tutto!) non aiutano, ma mano a mano che riesco a sfilarli, un po' alla volta, allora torna il piacere della guida.

Guidare in scenari simili fa letteralmente "respirare" polmoni e anima

In cima al passo del Tonale il consueto colorato affollamento di turisti e motociclisti. Molti approfittano per fermarsi nei chioschetti e sfamarsi. Ma è ancora un po' presto per mangiare: nelle mie intenzioni ho ancora tanta strada da fare, anche se non so passando per quali luoghi. Faccio una foto a BVH e riprendo la strada.

Il Sacrario Militare del Passo del Tonale

La discesa dal Tonale è lunga e divertente: stavolta non è nemmeno troppo trafficata da motociclisti smanettoni, quindi si guida davvero bene. E la vista sui ghiacciai è spettacolare!!


Solitamente passo da questa strada tirando dritto, verso il Passo della Mendola, diretto alle Dolomiti Venete o Altoatesine. Stavolta sono in giro senza una meta particolare e quindi decido di concedermi delle divagazioni.
Rapida pausa pranzo: niente da ricordare, tranne il sidecar Ural copiato dalle BMW R75 e dalle Zundapp KS750 sottratte ai tedeschi durante la guerra.


Lascio la strada principale e imbocco una stradina sulla destra che scende verso la valle.
Anche queste strade secondarie sono perfettamente curate: in Trentino è sorprendente come siano ben tenute: puoi concentrarti sulla guida e sui panorami.
Arrivo alla base della vallata, e nei pressi del paesino di Vermiglio lascio la strada asfaltata e percorro una strada bianca. Ammetto che se avessi avuto la Thruxton o la Stelvio non lo avrei fatto.
Deve aver piovuto anche qui, perchè c'è molto fango. In compenso però mi avventuro tra i campi dove non c'è anima viva.

La cornice è meravigliosa

Accanto alla strada i resti delle caserme diroccate Austro-ungariche di Stavel, risalenti alla 1° guerra mondiale.

Al di fuori della strada principale posso godermi altri bellissimi scorci.

Le rapide del torrente Vermigliana

Una volta a casa il 790 andrà ripulito

Sono tornato sulla SS42, ma poco dopo la lascio nuovamente nei pressi di Ossana: un castello attira la mia attenzione.

 Il castello di Ossana domina il piccolo borgo.

Mentre supero il bivio per Marilleva e quello di Dimaro che porta a Folgarida e Madonna di Campiglio, abbandono l'idea di proseguire verso il Passo della Mendola. Imbocco la SS73 e seguo per Cles: giorni fa in casa si parlava del Lago di Tovel e non avendolo mai visto, ho deciso di farci una capatina. Prendo la SS73 "destra Anaunia" seguendo le indicazioni per Tuenno, e da qui la strada per il lago di Tovel si snoda per 11 km.
Prima di arrivare al lago ci si ritrova in un contesto quasi lunare: con le dolomiti di Brenta tutto intorno, il colore prevalente è il grigio dei massi e delle rocce: quasi non c'è vegetazione! Di tanto in tanto si attraversano dei tratti boscosi. Finalmente raggiungo il casello di accesso al Parco del Lago di Tovel: 5€ il pedaggio. Giusto così: è un prezzo equo per gestire al meglio le meraviglie della natura.
Proseguo per 6 km prima di raggiungere il parcheggio più vicino al lago. Lascio la moto e salita una collinetta tra i boschi per 200 metri, mi ritrovo davanti uno spettacolo incredibile.
Questo lago era famoso per il colore rosso che assumevano le sue acque nel periodo estivo, dovuto alla presenza di alcune alghe. Ora il fenomeno non si manifesta più, ma il colore dell'acqua lascia comunque senza fiato.


I monti circostanti si riflettono nelle acque limpidissime del lago

Torrenti freschi

Faccio un giretto sul sentiero che costeggia il lago, nel bosco.
Quando torno in moto, mi dirigo verso Andalo sulla SS421 "dei laghi di Tenno e Molveno". Strada fantastica, con bei tratti in pendenza e bei tornanti fino ad arrivare alla frequentata località climatica di Andalo. Lungo la salita trovo una gruppetto di 3 Vespa che salgono speditissime: sorprendente vederle a velocità sostenuta e agilissime sui tornanti.
Dopo Andalo, ecco Molveno.


La vista del lago di Molveno prima di entrare in paese

Scendendo verso il paese è evidente che anche Molveno è affollata di villeggianti che si godono i locali sulle sponde del lago e anche le opportunità di fare sport in mezzo alla natura, con le biciclette e le barche a vela.
Anche se manca ancora molta strada per tornare a casa, mi è venuto in mente un altro luogo da vedere: non è proprio dietro l'angolo, ma oggi voglio fare strada senza troppi pensieri: il tempo è buono, il caldo non è eccessivo e le ore di luce ci sono.
Continuo ad andare verso sud e passo sulla SS45bis per Dro, passo per Nago e seguo per Mori sulla SP90 che costeggia la sponda occidentale dell'Adige. Sono 410 km quando faccio benzina ad Avio: faccio 2 conti e la moto fa quasi 25 km/L!
Dalla SP90, che mi piace ogni volta che la faccio, passo sulla SS412 dell'Abetone, sulla sponda orientale dell'Adige. Poi dalle parti di Affi prendo la superstrada SS450 che va verso Peschiera. Qui già si vede che si torna verso i luoghi affollati: traffico e caldo tornano protagonisti.
Le campagne a sud di Peschiera, tra colline e vigne, sono rasserenanti.
Saranno le 18 quando raggiungo Valeggio sul Mincio.
Non ero mai stato da queste parti, perchè passavo in zona solo diretto verso altri luoghi, ma alcuni video visti durante l'inverno mi avevano incuriosito e mi riproponevo di passare: quale migliore occasione?
Bellissimo il castello di Valeggio e il ponte Visconteo.


Ancora più affascinante la vista che dal ponte si gode del Borghetto sul fiume Mincio.

 L'Italia è un vero scrigno di meraviglie

Ora si che è davvero ora di tornare a casa.
La strada verso ovest, nella zona tra Valeggio, Solferino e Castiglione delle Stiviere corre tra le vigne e i campi: nonostante sia dritta, non mi annoia per niente.
Viaggio col sole in faccia per oltre 2 ore prima di arrivare a destinazione: mentre di solito questo rientro guidando controsole è sgradevole, forse anche perchè avviene a fine giornata quando la stanchezza prevale, in questa occasione non me ne curo troppo e mi lascio cullare dai bei panorami che ho ammirato, dalle Alpi alla pianura.
Alla fine Bridget si ritrova con 610 km sul groppone e nemmeno 1 km di "autostrazio", ma i posti visti e la qualità della moto me li hanno resi pieni di divertimento!


Il giro di oggi: Aprica, Tonale, Tovel, Molveno, Borghetto sul Mincio: 610 km



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