sabato 31 ottobre 2015

S. Gottardo e altri passi Svizzeri a fine Ottobre 2015

Incredibilmente questo fine settimana si è presentata una nuova opportunità per fare un giro verso luoghi che in questo periodo dell'anno sono difficilmente affrontabili. Assodato che il meteo sarebbe stato buono, ho ipotizzato alcune destinazioni, ma non mi entusiasmavano troppo: perchè erano già state meta di recenti giri o perchè appariva comunque prematuro "scendere" verso gli Appennini con queste condizioni di sole e temperatura. Alla fine, quasi a tarda notte, la decisione di andare verso le Alpi e la Svizzera, ma non verso Chiavenna.
Sveglia al mattino presto e via verso Como. Esco a "Lago di Como", dopo la barriera: è l'ultima uscita prima del confine con la Svizzera. A questo punto passo la dogana con la Confederazione Elvetica a Chiasso e proseguo per Mendrisio e Lugano. L'arrivo sul lago è sempre molto suggestivo: è davvero una bella città.
A Paradiso salgo su, seguendo le indicazioni per Bellinzona. Non mi soffermo particolarmente nella descrizione di questa tratta fino a Bellinzona ed oltre: mi rifiuto di acquistare la vignetta autostradale, ma devo ammettere che questo tratto, fino a Biasca, oltre Bellinzona, non lo ricordavo così noioso e insignificante. Al momento mi viene in mente solo la lunga dicesa della strada numero 2 verso Bellinzona, da Rivera/Monte Ceneri.
Comunque giunto nei pressi di Biasca, decido di proseguire verso Airolo: il passo del Lucomagno lo farò al rientro. Ad Airolo anzichè andare a sinistra verso il Nufenenpass (passo della Novena, già fatto in un'altra occasione con Vecchialenza..) proseguo dritto verso il Passo del S. Gottardo che non ho mai fatto (in quell'occasione citata optammo infatti per il Nufenen perchè sul S. Gottardo era brutto..). La strada è subito molto bella e le alte montagne si stagliano sullo sfondo e tutto intorno. La parte iniziale della salita del S. Gottardo è lastricata di blocchi di pietra. Nella foto si nota. Sullo sfondo si vede l'abitato di Airolo.


La salita è molto bella e anche la strada diventa molto ampia e ben fatta: moderna e funzionale, con svariati tunnel dai fianchi aperti che permettono di apprezzare comunque il panorama. Da uno di questi si vede la vecchia strada che si inerpicava con innumerevoli e strettissimi tornanti sul fianco della montagna..


Arrivo in cima al passo, dove c'è l'Albergo, intorno a mezzogiorno. La temperatura è di circa 10 °C: incredibile!



Scatto queste foto e riprendo la strada che discende verso Hospenthal. In fondo alla discesa decido di voltare a sinistra lungo la Furkastrasse. Strada bellissima, soprattutto nella prima metà: per puro caso scopro che è soprannominata anche James Bond Street perchè qui vennero girate le scene di Goldfinger con l'Aston Martin del famoso agente segreto in azione. Stavolta in azione c'è la Moto Guzzi Stelvio.


Arrivo in cima al Furkapass dove due simpatici ciclisti si complimentano per la Moto Guzzi e si offrono di scattarmi una foto. Si nota il simbolo del cantone Uri, una mucca nera con anello al naso su fondo giallo. La neve c'è (soprattutto sui monti a destra, non inquadrati dalla foto..), ma la strada è assolutamente percorribile e anche la temperatura molto mite: siamo sui 13 °C.


Poco più avanti nella discesa dal Furka si arriva in località Belvedere, a 2.300 m. sul mare: qui si trovano un lago ghiacciato e le sorgenti del fiume Rodano.


Ecco la vista sulla vallata, con la strada che sale al Grimselpass davanti alla Stelvio, sulla destra.


Scendo lungo la strada in ombra fino a Gletsch: al bivio si può andare verso il Grimselpass oppure, continuando sulla strada 19 Furkastrasse verso Obergom, al bivio per il Nufenenpass o, oltre, verso Brig e la deviazione per il Simplonpass (..passo del Sempione..).


Salgo verso il Grimsel: la salita è un trionfo di tornanti, tutti guidabili e in piena luce. Buona sorte ha voluto che scegliendo il giro in questo senso ho quasi sempre percorso le strade in piena luce: quindi buona temperatura e fondo asciutto. Vista del Furkapass e dell'albergo di Belvedere sullo sfondo: senza Stelvio...


...e con la Stelvio, da uno dei tornanti.


In cima al Grimselpass.


..e qui poco più avanti, al Grimselsee. L'ultima volta che ci ero stato con la Bonneville era tutto ghiacciato: questa volta la situazione è migliore.


Sempre con lo sguardo rapito dai panorami delle vallate, scendo verso Innertkirchen. Avrei bisogno di far benzina, ma pur non conoscendo il cambio Euro/Franco, intuisco che 1,56 franchi per la verde è caro rispetto ai 1,34 franchi spesi a Mendrisio. Decido di riporre fiducia in un benzinaio più economico. Belli questi cartelli "cumulativi".


Direzione Sustenpass: la strada è molto molto bella. Si percorrono svariati tunnel scavati nella roccia...


..eccone altri sullo sfondo, alle spalle della Moto Guzzi..



Prima di arrivare al passo c'è un lago illuminato dal sole..


Ed ecco il grande piazzale del Sustenpass. In verità mi aspettavo qualcosa di più. Invece non c'è nemmeno un cartello. 


Sullo sfondo della foto si intrevede una galleria: è a percorrenza alternata.. dopo si avvia la discesa verso Wassen. Là, con la spia della riserva accesa sin dalla discesa del Grimsel, devo per forza far benzina: c'è una pompa di una marca che non conosco sulla destra. Un cartello mi manda a 200 m. a sinistra, ad una pompa Shell. Non disponendo di franchi, confido nel bancomat: finora l'ho sempre usato senza problemi. Purtroppo per qualche ragione non mi riconosce il PIN; provo con la carta di credito, e non viene accettata. Comincio ad essere infastidito: lo sarò ancora di più dopo, quando decido di inserire 2 banconote da 5 € e mi viene erogata benzina per 10 franchi. Comunque ho rabboccato quel tanto che mi basta per fare strada sufficiente per arrivare in qualche luogo più cittadino per riprovare a rifornire con bancomat.
Riparto da Wassen in direzione di Andermatt e poi seguo le indicazioni per Oberalppass: arrivo in cima dove altri motociclisti si godono la vista del lago...


...ma a sorprendermi è un faro, posto proprio in cima al passo!


Dopo Tujetsch, a Muster volto a destra seguendo per il Lukmanierpass (..passo di Lucomagno..). Incontro una coppia di... beh, si: di anziani con una Goldwing. Sono bellissimi: fotografano la loro moto da mille angolazioni. Mi sembra di rivedere me e i miei amici che ci perdiamo a guardare come ipnotizzati le nostre moto e le fotografiamo da ogni lato. Loro uguale!! Non resisto: mi offro di scattar loro una foto. Mi ringraziano in una lingua che non capisco.
Intanto la Stelvio si gode la vista..



....sono circa le 16:40 quando arrivo al Lukmanierpass.


E' davvero ora di riprendere la strada verso l'Italia: ho ancora oltre 3 ore di strada da fare. E devo ancora rifornire!
Mentre, ormai con l'oscurità, guido in A9 verso casa, ripenso a tutti i passi valicati oggi, a tutte le belle strade percorse, a tutti i panorami spettacolari ammirati. Tutto è stato davvero un regalo inatteso di fine ottobre: ne avevo proprio bisogno e la scelta di salire fin quassù è stata premiata. Tanti km, e pari soddisfazione!





sabato 24 ottobre 2015

Giro autunnale nelle Langhe - 24 ottobre 2015

Su due piedi si parte: appuntamento con Teotorre ad Assago alle 8.30 del mattino.
In realtà ci sarebbero tutte le condizioni per rinunciare al giro di giornata: 4 °C e nebbia fittissima. Non solo si fa fatica a vedere la strada, ma persino i cartelli con le uscite si intravvedono a fatica. Senza contare che quelle piccolissime goccioline di brina ricoprono in un attimo la visiera del casco, costringendo a passarvi continuamente il guanto sopra, a mò di tergicristallo.
Proseguendo verso il Ticino e il Po, sulla A7 Serravalle direzione Valle Scrivia, la situazione non migliora di molto. Breve sosta per un the caldo in autogrill.
Giungiamo con puntualità ad Alessandria Ovest, sulla A21 Torino-Brescia. In attesa dei ragazzi ci guardiamo intorno per capire se vi siano schiarite..


Dopo poco arrivano Nolmar e Cesco, arrivati direttamente dal Veneto, e Nessuno13: siamo nelle sue zone. Si fanno piani per pensare a percorsi alternativi.


Decidiamo di aspettare una mezz'oretta, sperando che le condizioni migliorino. Dato che la storia non cambia, Nessuno13 opera un taglio rispetto al percorso originariamente pensato. Sono ormai le 11 circa quando Flu arriva al rendez vous. Si va verso il bellissimo borgo di Monastero Bormida: finalmente il sole si è fatto largo tra le nuvole!



A dire il vero perdo un po' l'orientamento: non sono molto pratico di queste zone e la nebbia non ha aiutato. Lascio che facciano strada i piemontesi e spengo il navigatore del cervello.
Una cosa è certa: le strade tra le campagne sono bellissime, anche in buone condizioni. Certo: ogni tanto si percorrono tratti sporcati dalla terra lasciata dai trattori che, numerosi, si spostano da un campo all'altro, da un vigneto ad un altro.
Ogni tratto di strada tra le colline è un trionfo dell'autunno!


I colori caldi, i gialli e i rossi dei vigneti che ricoprono le dolci colline della zona sono uno spettacolo meraviglioso. Appare chiaro come in questo periodo la zona sia meta di tanti turisti, soprattutto stranieri. Giudicate voi come non si possa rimanere affascinati da tanto calore (..e colore..) della natura.





Sono ormai le 13 abbondanti quando giugniamo nei pressi di Diano d'Alba, dove ci aspetta la Trattoria nelle vigne per il pranzo. Parcheggiamo le moto..


...e subito un cartello all'ingresso dell Trattoria ci ricorda che siamo in una delle patrie italiane del tartufo..


..mentre nell'ingresso capiamo di essere in uno dei luoghi più famosi al mondo per la produzione vinicola, se non fossero bastati i vigneti attraversati per km e km in sella alle nostre moto.


Il luogo scelto per il pranzo è molto ampio e luminoso, con una grande vetrata che si apre sulla valle.. la nebbia insiste a mezza collina, ma tutto sommato non pregiudica la vista.
Ben 5 gli antipasti serviti...decisamente spettacolare la tartare!


...e non da meno i caratteristici Tajarin!


...dalle facce della comitiva si può dire che la soddisfazione è stata totale!


Ci rimettiamo in marcia...


..si va verso Ovest, per Carrù e Briaglia. Mi rendo conto solo adesso che non siamo troppo lontani dal confine con la Francia!



Purtroppo la minaccia della nebbia che può calare di nuovo sulla via del ritorno, da fare al buio, consiglia di riprendere la strada di casa: i saluti. C'è anche GianlucaPI arrivato direttamente dalla Toscana.


Come detto, ci siamo spinti parecchio lontano e rientrare richiederà quasi 3 ore: arriveremo col buio io e Teotorre, ma felici di aver potuto godere della solita compagnia e dei bellissimi panorami offerti dalle Langhe. Gli altri invece passeranno la serata in zona a godere anche per la sera della gustosa cucina locale: anche Ratman si unirà più tardi.
Il proposito è quello di tornare in questi bellissimi posti, con queste bellissime strade: probabilmente per 3-4 giorni a primavera inoltrata.

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