lunedì 23 giugno 2014

14-22 giugno 2014 - Attraverso l'Italia fino in Salento e ritorno (motOgeko tour)

I viaggiatori di quest'anno:
- Giumbolorossonero
- Nessuno13
- Nolmar
- Pino
- Ratman
- GianlucaPI
- Ogeko
-  Flu

Anche quest'anno in viaggio sulle strade d'Italia, a scoprire nuovi, meravigliosi posti e anche a condividere un viaggio con amici fantastici, accomunati dalla passione per la moto.
Facendo tesoro delle esperienze passate, quest'anno il viaggio è stato pianificato per la metà di giugno, anzichè per il ponte 25 maggio-2 giugno: infatti avevamo dovuto rinunciare a visitare alcune località nei viaggi degli altri anni a causa del maltempo e abbiamo pensato che più avanti nella stagione potesse essere scongiurata l'eventualità del meteo avverso.
"Le ultime parole famose", sarebbe il caso di dire.

13 GIUGNO: MILANO-SOCI clicca per il percorso


Il viaggio per me inizia in anticipo, in solitaria, già il giorno 13 giugno: visto che al sabato il tempo sarebbe stato brutto, parto il venerdì pomeriggio, in direzione sud. Autostrada A1 fino a Bologna.
Lascio l'autostrada a Borgo Panigale e passo accanto al mitico stabilimento di un mito italiano: la Ducati!


Poi su verso Passo della Raticosa e Passo della Futa. Come sempre gran belle strade sia dal punto di vista panoramico, sia sul piano motociclistico. Fondo stradale perfetto e traffico quasi nullo.



Discesa verso Borgo S. Lorenzo e Dicomano, per poi arrivare a Londa e proseguire sulla Londa-Stia, che attraversa il Parco delle Foreste Casentinesi. La salita al passo Croce ai Mori è davvero bella, anche se rispetto alle altre volte mi è sembrato che l'asfalto fosse manutenuto peggio. Al Croce ai Mori niente foto: preferisco tirare dritto: un grosso cane che si aggira nei pressi con un'aria poco rassicurante.


Arrivo nei pressi di Poppi e col tablet trovo un albergo a Soci, poco lontano. Alla sera ristorante "La Buca", proprio nella piazzetta del paese.


Durante l'ottima cena mi godo Olanda-Spagna dei Mondiali in Brasile: insieme al gestore, milanista, commentiamo abbastanza stupiti la cinquina olandese ai campioni del mondo spagnoli. E anche le disgrazie rossonere!

14 GIUGNO: SOCI-AVENDITA clicca per il percorso

Stando alle previsioni, da oggi il meteo dovrebbe cambiare e diventare abbastanza inclemente. Scruto il cielo al mattino.. in effetti sembra fosco, verso i monti.


Passo sotto Poppi che domina dall'alto la valle che va verso Arezzo. Il cielo sembra più sereno.


A Castiglion Fiorentino un gradito incontro: sento suonare, mi giro e mi affianca Nessuno13 in arrivo da Sassuolo.


Il sole splende! Anche lui ha anticipato di un giorno la partenza e ora si sta dirigendo verso quella che avrebbe dovuto essere la 1° tappa del viaggio: Cascia, per la precisione Avèndita.
Costeggiamo la sponda settentrionale del Lago Trasimeno, diretti verso Perugia. All'altezza di Assisi, lasciamo la E45 (oppure SS75) per fermarci a mangiare un boccone nei pressi della Basilica di S. Maria degli Angeli.


Proprio mentre pranziamo, il tempo comincia a cambiare: si alza un forte vento e nuvoloni neri cominciano a passare veloci sopra le nostre teste. L'idea sarebbe quella di superare Spello, arrivare a Foligno e poi salire verso i monti con la SS77, magari riuscendo a passare per Castelluccio di Norcia.
Tuttavia il cielo diventa nero: giunti nei pressi di un bivio, discutiamo brevemente e decidiamo di non proseguire verso Colfiorito. Voltiamo a destra e scendiamo verso Sellano. Prima di Sellano, c'è il Valico del Soglio.


Ricordo distintamente che sostammo in questo posto per una pausa durante il giro del 1° Raduno MC di Assisi del 2010. Trovate!!! La memoria mi assiste ancora!



Continuiamo a seguire per Sellano e poi seguiamo le indicazioni per Cascia. Qui siamo a Serravalle di Norcia: voltiamo a destra e passiamo l'antico ponticello.



Il tempo minaccia pioggia. Ad un benzinaio incontriamo alcuni motociclisti inglesi che si stanno togliendo gli antipioggia: hanno preso molta acqua. Per fortuna noi siamo ancora asciutti, sebbene il cielo sia davvero nero. Prima di Cascia, un'indicazione abbastanza mimetizzata ci indirizza verso Avèndita e la nostra destinazione di giornata. Ci accoglie una struttura bellissima e confortevole e non avremo certo a pentircene anche a cena.


Moto sistemate davanti alle stanze!! Per oggi abbiamo scampato la pioggia!


Il resto del gruppo non è ancora arrivato. Facciamo un giro per il piccolo borgo. La vista del tramonto è molto suggestiva.


Dopo un po' in lontananza si comincia a sentire il rombo sordo delle moto: anche gli altri sono in arrivo. Finalmente al completo!


Ora il MotOgeko Tour può dirsi davvero iniziato! Domani ci incontreremo con Nolmar e Ogeko in arrivo dalla Puglia.

15 GIUGNO:AVENDITA-PESCHICI clicca per il percorso

Al mattino il programma prevederebbe di andare verso Amatrice, il Lago di Campotosto e scendere attraverso i monti dell'Abruzzo, ma questa road map deve fare i conti con il cielo plumbeo.


Mettiamo gli antipioggia, prepariamo le moto sotto la pioggerellina e ci dirigiamo verso la costa adriatica, percorrendo la SS4 Salaria. Passiamo alcune strade montane immersi addirittura in una fitta nebbia. Poi ridiscendiamo verso il mare lungo la svelta strada a scorrimento veloce. A Martinsicuro togliamo gli antipioggia.
Ci immettiamo sulla SS16 Adriatica, che percorriamo seguiti dalle nuvole nere. A Francavilla troviamo ad aspettarci Dopato, col quale ci eravamo sentiti qualche ora prima.
Decidiamo di fare una sosta per pranzo a S. Vito Chietino, dove mangiamo frittura di pesce a soli 5€ presso alcuni chioschetti lungo la strada.
La bella Bonneville di Dopato..


I fritti..


Foto di gruppo, prima di mettersi in movimento..


Continuiamo lungo la SS16 fino a Vasto. Foto a Punta Penna, nei pressi del Faro..


Sullo sfondo la destinazione di giornata: il Gargano..


Sosta mangereccia a casa mia.. i bignè ripieni di crema!!!


Come si può vedere, l'acqua ha iniziato a cadere copiosa su Vasto. Inizialmente speriamo che spiova, ma sono auspici vani. Se possibile, la pioggia si intensifica. Decidiamo quindi di rimetterci in sella: il Gargano non è vicino e rischiare di arrivare con l'oscurità e la pioggia non è il massimo.
SS16, poco prima del bivio per Lèsina: acqua a brocche!!


Da qui in avanti non c'è modo di documentare il fortunale che attraversiamo per arrivare alla destinazione di Peschici. Siamo coperti, non c'è modo di tirare fuori la macchina fotografica e la concentrazione è massima, tesa a tenere in strada le moto che somigliano sempre più a degli aliscafi che fendono i fiumi d'acqua sulla carreggiata. Auto ferme a bordo strada con le 4 frecce, rami e foglie sulla strada: anche l'arrivo a Peschici non è dei più rilassanti, dal momento che ci sono diversi km di curve in discesa, su strade inondate d'acqua. Nessuno13 fa miracoli per tenere in strada la sua Ducati 1000 con la frizione idraulica che ha preso acqua nel circuito. Giunti in albergo, è tutto uno svuotare dall'acqua le borse da moto e gli abiti.
Però la bella notizia è che troviamo le facce sorridenti di Ogeko e Nolmar. A dire il vero, ora si che siamo al completo!!!
Alla sera Ogeko con i suoi contatti ci procura una cena davvero abbondante a base di pesce! Fantastico. Ecco le cozze.


16 GIUGNO: PESCHICI-CISTERNINO clicca per il percorso

La tappa odierna è lunga e prevede un giro del Gargano prima di dirigerci verso il sud della Puglia.
Il tempo continua nell'incertezza. Si alternano scorci di sereno a scrosci di pioggia. Costeggiamo la parte merdionale della penisola garganica, con scorci bellissimi..




A Mattinata troviamo di nuovo il cielo coperto e l'acqua per strada..


La SP53 lungo il periplo del Gargano, da Vieste a Mattinata, quando asciutta è bella e panoramica, piena di curve e saliscendi. Anche se basta trovare un furgone o un camion e bisogna ridurre di molto l'andatura. Inoltre quasi mai c'è lo spazio per superare.
Da Mattinata saliamo verso Monte S. Angelo.
La strada è fantastica! Curve, controcurve, pendenze, tornanti, tratti più rettilinei e traffico inesistente! Un grande divertimento, anche per via del fatto che finora non c'è stata proprio occasione per spassarsela un po'.



Il paesino tutto bianco affacciato sul golfo di Manfredonia è molto caratteristico.


Vista verso Mattinata...


..e vista verso Manfredonia e Zapponeta.


Da qui in avanti troviamo solo pioggia, che da intensa diventa torrenziale e poi di nuovo intensa e ancora torrenziale. Non possiamo permetterci di seguire il percorso stabilito e dobbiamo per forza optare per la via più dritta e meno insidiosa. Nei pressi di Bari incappiamo in un altro violentissimo temporale.
Proseguiamo verso sud.


Ci perdiamo un po' di vista, e io e GianlucaPI seguiamo comunque le indicazioni per Cisternino. Solo che confondiamo il nome del B&B dove dobbiamo arrivare con uno molto simile e seguiamo le indicazioni. Intanto piove a dirotto. Una volta giunti, parcheggiamo in garage, ci liberiamo degli antipioggia, scarichiamo le moto e... ci accorgiamo che il nome è simile, ma non è il nostro alloggio! Nessuno13 viene a recuperarci e arriviamo finalmente a questa bellissima struttura, costituita da trulli. Ogeko ha trovato un posto fantastico!!

Dove alloggiare: al B&B Riposo del vento, appena fuori dal paese di Cisternino, raggiungibile con una passeggiata di 10 minuti tra le stradine interpoderali, si dorme nei trulli, in un luogo silenzioso e curatissimo, con la gentilezza dei proprietari che contribuisce a far sì che ci si goda al massimo il soggiorno.



Anche qui sistemiamo alla meglio gli abiti bagnati. Certo che in Puglia tutta quest'acqua non poteva aspettarsela nessuno!!! E meno male che avevamo anche spostato più avanti le date del viaggio!!
Tutti a cena poco distante, a Cisternino, alla macelleria/braceria Soleti: mangiamo ottimamente e, gradita sorpresa, anche Tinapica viene a trovarci! Bello!!!


Qualcuno crolla.. cotto!


17 GIUGNO: CISTERNINO-LEUCA-MARINA DI ALLISTE clicca per il percorso

Risveglio a Cisternino con colazione in giardino! Finalmente non piove!!! Non ci sembra vero!! Moto pronte..


Foto ricordo davanti ai trulli del B&B Riposo del vento

Ci dirigiamo verso Ostuni..


Un simpatico cartello in un bar invita a lasciar perdere le tecnolgie..


Stamattina il sole è pieno e ci accompagna anche un vento caldo abbastanza teso. Arriviamo nella zona di Melendugno, presso le grotte Basiliane. Finalmente in maniche corte!


Scenari meravigliosi, con il mare che assume sfumature di verde e di blu incredibili.




Continuiamo lungo la costa. Ad Otranto i buoni uffici di Ogeko ci permettono di arrivare fin dentro il porto, con le moto in fila per una foto molto suggestiva.


Poi si torna alla natura: non ci si può esimere dal fotografare..


..del resto, con una vista come questa di Punta Palascia..


Si tratta del punto più orientale del territorio italiano e per tradizione molti festeggiano qui il primo capodanno dell'intera penisola.
Sono panorami che sintetizzano davvero tutto l'immaginario che si può avere del Mar Mediterraneo: scogli, mare blu intenso, rocce, odori ed aromi che, purtroppo, non possono essere documentati. Bisogna che chi legge si fidi.
Proseguiamo verso sud, costeggiando il mare anche dall'alto: la strada è piacevole coi suoi saliscendi.
L'alta scogliera di Santa Cesarea Terme..



Intanto il cielo torna a coprirsi e qualche leggera goccia riprende a cadere.
Arriviamo fino a capo S. Maria di Leuca. Siamo proprio arrivati in fondo!!



La piazza e la chiesa.



Foto patriottica! Notare il cielo, di nuovo scuro.


Il buonumore comunque non manca


Alla sera giungiamo a Marina di Alliste, dove ci sistemiamo davvero ottimamente da Ogeko. Grazie alla gentilezza della sua famiglia, possiamo pernottare senza spendere un euro. E alla sera a Felline, a qualche chilometro nell'interno, ci attende una cena molto fine, in un ristorante fin troppo elegante per noi.. ci trattano ottimamente, sia per il cibo che per il conto. Per l'occasione viene a cena anche House, salentino anche lui.

18 GIUGNO: MARINA DI ALLISTE-GRAVINA DI PUGLIA clicca per il percorso

Dopo la serata precedente, al mattino ci svegliamo davvero rilassati. Abbiamo dormito a due passi dal mare. Che cosa bellissima!!


Nessuno 13 alias "McGyver"da una sistemata al cavo freno della Scrambler di Nolmar.


Passa a salutarci anche Mr. Noisy, con la sua Bonneville che, tra le altre mille ricercatezze che è impossibile stare ad elencare qui, sfoggia un serbatoio di una tricilindrica. Un piacere rivederlo: da quando è al sud è più difficile incontrarsi sulle strade.
 

A questo punto io e Nessuno13 ci separiamo dal resto del gruppo: voglio assolutamente andare a visitare Cirigliano, un paese nell'entroterra della Basilicata. Ci ritroveremo a fine giornata, a Gravina di Puglia, località scelta per pernottare.
Risaliamo verso Gallipoli passando appena all'interno della costa, lasciandoci alle spalle Gallipoli (non con qualche difficoltà di orientamento dovuta a cartelli stradali disposti un po' a caso), Nardò, Avetrana. Qui sostiamo per un piccolo lavoretto di sistemazione dei cavi elettrici che corrono all'interno del parafango posteriore. Nessuno13 li fissa meglio, in modo che non penzolino. Fa molto caldo. Proseguiamo per Manduria e quindi giungiamo a Taranto, seguendo le indicazioni per la SS106 Ionica. Impossibile non vedere dal ponte che passa sulla baia l'immensa struttura industriale dell'Italsider: con la sua sagoma color rosso ruggine domina il panorama.
Finalmente, dopo Scanzano Jonico, prendiamo per la SS598 della Val d'Agri. Strada bellissima, tra le colline coperte di verde della Basilicata.


Finalmente giungiamo al paese di Cirigliano, arroccato su un cucuzzolo.



Ducati e Triumph a Cirigliano



Arrivati in cima al paese, la strada continua a salire, e ci regala scorci bellissimi della Val D'Agri..


Cirigliano vista dall'alto..


Proseguendo nella salita, la SS277 descrive curve da montagna, molto belle. Sull'altipiano, mentre si va verso Accettura, un cavallo pascola placidamente.


Attraversiamo il Parco Regionale Gallipoli Cognato e scendiamo verso Garaguso e la SS407 "Basentana". La strada è a scorrimento veloce e in breve ci porta a Matera. Saliamo, per andare a visitare i celebri "Sassi".
Senza sapere che è interdetta ai non residenti, imbocchiamo una strada tutta lastricata che scende e risale permettendo di ammirare il centro storico.


Abbiamo anche una certa premura, perchè se dovesse cominciare a piovere le mattonelle della strada diventerebbero sapone, su cui sarebbe difficilissimo stare in piedi. Comunque la vista è molto suggestiva...



Facciamo appena in tempo a lasciare Matera e a rientrare sulla SS7 "Appia", che si scatena un temporale violentissimo. Ci fermiamo sotto un ponte, ma non accenna a spiovere. Dopo 20 minuti ci rimettiamo in marcia, sotto l'acqua. Dopo nemmeno 1 km smette di piovere e spunta il sole del tramonto. Ci asciughiamo con il vento e giungiamo nelle campagne di Gravina di Puglia guidando controsole, con le pozzanghere d'acqua formatesi col temporale che abbagliano riflettendo il sole.
Il contrasto dei colori è meraviglioso!


Ci sistemiamo nel bellissimo albergo in attesa degli altri, che hanno fatto un giro del tutto diverso.
Serata di gran classe, nel ristorante dell'hotel che è gestito da un appassionato motociclista. Rapporto qualità prezzo eccezionale.
 Mangiamo davvero bene, in un posto molto fine, e il gestore del ristorante ci procura anche dell'ottimo rum, che apprezziamo dopo cena.


 Serata che passa tra le risate.

19 GIUGNO: GRAVINA DI PUGLIA-PESCASSEROLI clicca per il percorso

Oggi si torna verso nord. E' anche il momento di salutare Ogeko, che ha terminato le ferie e torna verso sud.


Anche oggi le previsioni danno pioggia verso nord. Quindi saltano anche i piani di incontrarci con Keir a Dr. Gonzo tra Irpinia e Molise: cercheremo di salire svelti, per la strada più diretta, cercando di fare strade meno problematiche possibile. Ci dispiace molto non poter godere di tutto quello che avevamo messo in preventivo di fare quando avevamo studiato i percorsi.
Tuttavia con la SP230 costeggiamo il versante occidentale della cresta sulla quale si trova il Parco Naturale dell'Alta Murgia.


Un posto estremamente suggestivo, coperto di grano e scarsamente popolato, con solo la ferrovia che lo attraversa costeggiando la strada. Il tracciato tutto dritto viene compensato dal bellissimo contesto.
Passiamo Melfi e l'imenso distretto industriale della Fiat. Prendiamo qualche scroscio di pioggia nei pressi di Troia. Poi ci dirigiamo verso Lucera e Campobasso. Giungiamo nei pressi di Campobasso alle 13 passate. Cerchiamo un posto per mangiare un boccone. Nei pressi di Vinchiaturo troviamo un ottima trattoria lungo la strada.


Durante il pranzo, ecco di nuovo che esplode il temporale.


Attendiamo a lungo prima di rimetterci in marcia, ma l'intensità della pioggia non accenna a diminuire. La strada da fare non è poca e, soprattutto, è attraverso i monti: non sarebbe saggio attendere ulteriormente, col rischio di dover fare curve non solo sotto la pioggia, ma con scarsa visibilità della sera.
Nei pressi di Bojano una deviazione ci porta in strade di campagna, invase da fango, acqua, pozzanghere e percorse anche da mezzi pesanti. Qui siamo fermi ad un passaggio a livello.


Morale alto, come sempre, ma quanta acqua!!
Giungiamo lungo la SS17 fino a Villa Scontrone: a sinistra si va verso Castel di Sangro, a destra verso Alfedena e il Parco Nazionale d'Abruzzo. La pioggia non accenna a diminuire. Anzi: se possibile aumenta d'intensità. Una breve sosta in un bar ad Alfedena, dove veniamo guardati come dei marziani dagli avventori. Ci facciamo preparare un the caldo: ci sono 13°C! Arrivamo a Villetta Barrea, dove alcuni tornanti portano giù verso il lago. Nessuno sembra volersi guardare intorno più di tanto. Non vediamo l'ora di arrivare a Pescasseroli per riposarci ed asciugarci.
Ci sistemiamo alla meglio in un albergo che lascia davvero molto a desiderare, a differenza di quelli dove abbiamo alloggiato finora. Giriamo un po' per il paese e andiamo a cena. Giornata pesante, sicuramente.

20 GIUGNO: PESCASSEROLI-CAMPO IMPERATORE-TODI clicca per il percorso

La giornata è finalmente soleggiata: certo, siamo in montagna e l'aria è quella frizzantina tipica dei posti in altura. Tuttavia il cielo è terso e la giornata sembra perfetta. Torniamo indietro verso Villetta Barrea..


..e la vista del Lago merita una foto.


Ci dirigiamo verso Castel di Sangro e Roccaraso. Dopo aver percorso la Piana dele Cinque Miglia lungo la SP56, torniamo indietro verso Rivisondoli e prendiamo la strada che da Pescocostanzo va verso Cansano.



Viaggiamo con il massiccio della Majella sulla destra, su strade bellissime e con un ottimo manto stradale. Da Cansano andiamo verso Pacentro, con il suo bel Castello e poi scendiamo verso Pratola Peligna.
Siamo diretti a Bussi, perchè abbiamo in programma di salire verso il gran Sasso. Percorriamo la SS153, che dopo una iniziale salita si scioglie sull'altipiano passando per Bussi e Capestrano. Monti a destra e a sinistra. Seguiamo per Ofena. Poichè la SP98 delle Vigne è chiusa, continuiamo per Ofena, verso Villa S. Lucia degli Abruzzi. La strada corre a mezza costa lungo la montagna e si ricongiunge a quella che avremmo voluto prendere poco sotto Castel del Monte. Vista l'ora, e visto ce in alto il cielo sembra chiudersi, decidiamo di capire come si mettono le cose pranzando a dovere in una trattoria nel centro di Castel del Monte.


Poi riprendiamo la strada verso il Valico di Capo la Serra.


Da qui, la discesa verso Fonte Vetica..


Panorama meraviglioso...


Ecco una galleria di foto "in action"..








Dopo aver passato Fonte Vetica, la pianura di Campo Imperatore si apre davanti a noi..



..seguendo per L'Aquila, si presenta un bivio: a destra si sale verso il Corno Grande e l'Albergo celebre anche per aver ospitato Mussolini prigioniero, prima che venisse liberato dai Tedeschi e tornasse a guidare la Repubblica di Salò. Ecco la fine della strada, a 2.100 m. sul livello del mare.



La vista sulla piana è mozzafiato..



Non vorremmo mai tornare indietro, per quanto è affascinante il luogo. Purtroppo però dobbiamo arrivare a Todi: c'è ancora molta strada da fare! Discesa, con il Corno Grande alle spalle.


A l'Aquila sistemiamo la leva freno di GianlucaPI..


...e siamo pronti a passare per la Sella di Corno e le Gole di Antrodoco: si passa dall'Abruzzo al Lazio. Giunti a Rieti, la SS3 Flaminia, scorrevole e veloce, ci porta a Todi. La cittadina è molto carina e piena di vita, con un centro storico molto ben tenuto. E' tutta saliscendi e portare avanti e indietro i bagagli su e giù per le salite è un bell'esercizio fisico. Ecco la piazza principale, al termine di una giornata molto bella, fatta di moto e panorami fantastici. Sembrano lontani e già dimenticati i giorni di pioggia!


21 GIUGNO: TODI-TERRICCIOLA clicca per il percorso

Oggi c'è in programma la SS79bis, da Todi ad Orvieto: la strada è conosciuta anche come "1000 curve". Si trova più a monte della SS48 di Baschi che costeggia la sponda meridionale del lago di Corbara: scesi da Todi, si passa il ponte sul Tevere e si procede verso sud per un breve tratto proprio lungo la SS448, ma poi si volta a destra in direzione di Prodo.
Purtroppo la strada si rivela una grande delusione: soprattutto nella prima metà, che arriva fino a Colonnetta di Prodo, è del tutto sconnessa, con un fondo stradale non sicuro. Insomma, a livello motociclistico non da alcun divertimento: bisogna avere molta circospezione perchè la sdraiata è sempre in agguato. Scendiamo verso Orvieto Scalo e poi saliamo ad Orvieto, seguendo poi per Bolsena. Suggestiva la vista di Orvieto dalla via per Bolsena, sull'altura prospiciente.


La via verso Bolsena è molto divertente. E anche il paese di Bolsena è molto carino.


Costeggiando per un po' il lago, saliamo verso nord in direzione di Acquapendente percorrendo la SR2 Via Cassia. La lasciamo in direzione del comprensorio del Monte Amiata. Piancastagnaio, Abbadia S. Salvatore, poi la cima del monte, dove pranziamo.


La salita dell'Amiata è bellissima!! Fondo stradale ottimo, curve perfette: mi ha ricordato molto le salite dell'Etna che abbiamo fatto l'anno scorso. Siamo scesi dalla parte di Aiole e, passando per Arcidosso, abbiamo seguito la strada per Cinigiano che corre tra le campagne, piacevolissima. L'avevamo già fatta in passato credo l'anno scorso. Poi ci siamo immessi nella SP157 verso Roccastrada (la SS6 Casilina).



La SR439 da Sasso Pisano a Terricciola, destinazione del viaggio, la percorriamo in gran parte in compagnia: gradita sorpresa, incrociamo in senso contrario questo signore...



Il Cinghio ci è venuto incontro per passare con noi il fine settimana! Grandissimo!!! Sempre spettacolare la sua Scrambler. Arrivati all'agriturismo a Terricciola, troviamo parcheggiata anche la monumentale HD di Ron. Bella parata di ferri, non c'è che dire..


Posto incantevole, sulle dolci colline toscane ricoperte di vigne, raggiungibile con una piacevole strada bianca.


E' la degna cornice dell'ultima serata insieme del viaggio. Peccato che al mattino, a Todi, ci avesse salutato Nolmar inaspettatamente. Relax da fine viaggio..


22 GIUGNO: TERRICCIOLA-MILANO clicca per il percorso

Oggi ultimo giorno, maledizione!!! Finisce sempre troppo presto!!!
Si torna verso le rispettive case: GianlucaPI è a due passi da casa e ci siamo salutati ieri sera. Ratman ci saluta stamattina. Nessuno13, Sam, io, Pino e Ron andiamo verso Pistoia.
Poetica foto della Randagia sui clivi sterrati toscani...


Da Pistoia prendiamo la SS12 dell'Abetone e del Brennero. La salita dell'Abetone è uno spasso. C'è un po' di traffico, ma la carreggiata è sufficientemente ampia da permettere di sfilare le auto e salire abbastanza "allegrotti". Fondo stradale perfetto. Solo che da un certo punto in avanti cominciano ad esserci molti ciclisti che scendono da sopra in senso contrario, a velocità folli e tagliando le curve. Il rischio di vedersene arrivare uno addosso non è così remoto. Comunque arrivati in cima vediamo che c'è una gara del campionato italiano di Trial.



Mentre guardiamo questi curiosi mezzi, scattiamo le ultime foto.. la Randagia sull'Abetone..


Harleysti..



Gelatai...


Salutiamo Sam e scendiamo verso Pavullo nel Frignano. Da qui evitiamo l'autostrada fino a Piacenza, percorrendo la scorrevolissima statale SS467 da Maranello a Reggio Emilia. Dopo un bicchiere rinfrescante nei pressi di Fiorenzuola, ci separiamo prima di Piacenza Sud.
Fine anche per quest'anno, dopo oltre 3000 km di cui moltissimi sotto una martellante acqua che anzichè raffredddare i nostri entusiasmi, ha cementato ancora di più un'amicizia e un'unione uniche e bellissime.

Km totali del viaggio...


..e km totali della Randagia.


Ai prossimi Viaggioni in Bonnie !!!

I post più cliccati