sabato 18 febbraio 2023

Febbraio 2023: Sassello, Savona e Cadibona

Fino a ieri sera non avevo la minima idea di dove andare: non ero in gran forma e mi sentivo anche abbastanza pigro. E' sempre così, ma poi, una volta partiti, tutto prende un altro colore e subentra il piacere di guidare. Con la fida Stelvio mi avvio tra le pianure del pavese: diciamo che il panorama è caratteristico, tra quelli che più si associano a quello che nell'immaginario collettivo è la pianura padana. Comunque, a suo modo, molto caratteristico, per quanto, onestamente, non particolarmente attraente. Guidando tra i campi giungo nei pressi del Po, che supero attraversando il Ponte della Gerola, sulla SS75.

    Il ponte sul Po a Cornale

Il ponte, tutto in ferro, fu costruito nel 1916 e scavalca il fiume con 8 campate. Dalla strada posso vedere il larghissimo letto del fiume, che sembra avere una portata molto ridotta, dal momento che spuntano numerose isole di sabbia che, solitamente, sono sommerse.
Proseguo verso Sale (sono più o meno nelle stesse zone attraversate nel giro di inizio Febbraio quando ero diretto nelle Langhe) e mi lascio alle spalle Alessandria, per raggiungere Acqui Terme via Strevi. La strada non è particolarmente interessante, ma serve per raggiungere Acqui.
Dopo il ponte sul Bormida mi fermo per fare benzina: ben caro, visto che siamo a € 1,89/L. Tuttavia meglio rifornire, visto che mi sto per avviare verso le colline.
Riparto e anziche fare la strada a valle, SP334, che passa per Melazzo e Cartosio, mi tengo a sinistra e mi inerpico per i tornanti della SP210 che porta verso Ponzone. Finalmente un po' di curvette! Il fondo stradale è asciutto e la temperatura intorno ai 12 gradi: questo mi dà la sicurezza che non vi siano tratti insidiosi all'ombra e l'ottima tenuta delle TKC70 anche sul fondo stradale cosparso di sale non fa che regalare tranquillità e,  conseguentemente, piacere di guida. Quello che mi colpisce molto sono le recinzioni anti-cinghiali, con palizzate e filo spinato che costeggiano i fianchi della strada per chilometri da ambo i lati: evidentemente anche qui il pericolo che il proliferare dei cinghiali rappresenta per l'incolumità di chi viaggia è molto avvertito. 

    La Stelvio ai 661 m. del Valico Bric Berton

Non incontro anima viva, mentre il paesaggio, che per altitudine sarebbe collinare, appare quasi montano, anche se la presenza di pini marittimi, come si vede, è un segno che sto passando da un ecosistema ad un altro. Sono nel Parco Naturale del Beigua. Altre curve, dopo aver scavallato, e scendo sul piccolo centro abitato di Sassello.


Solitamente la piazza è strapiena di moto: il paesino è una delle mete preferite dei motociclisti della zona, ma non è ancora stagione, nonostante le temperature lascino pensare di essere a fine Marzo, invece che a metà Febbraio. Meglio così: io preferisco le strade poco trafficate, e se non ci sono le moto di quelli che io chiamo "gli intutati" mi godo i giri molto di più. Per questa ragione da queste parti, come in altre, non mi faccio vedere nella bella stagione. E' quasi l'una e approfitto per un boccone al bar sulla piazza. Quelle nuvole che si vedono in foto rappresentano la propaggine estrema di un fronte nuvoloso bello scuro che sale verso i monti dal versante ligure e dal mare. Un po' ci penso, ma poi mi convinco che non dovrebbe essere piovoso: inoltre sono appena le 2 del pomeriggio e non ho voglia di tornare indietro. Ho le curve della discesa verso Savona sulla SP334 e l'occasione è buona. Via, quindi, verso il mare. Che bellezza: strada e tornanti sono piacevoli e me la godo alla grande. 
Mi lascio alle spalle il Forte Tagliata del Giovo a Pontinvrea, una piccola porzione delle fortificazioni che in queste zone erano state edificate per proteggere il Piemonte dalle invasioni dal mare. Nella II guerra mondiale fu il presidio del reggimento S. Marco della Repubblica Sociale. Passo anche da Stella, il piccol paesino che diede i natali a Sandro Pertini, protagonista della Resistenza, indimenticato e amatissimo Presidente della Repubblica. La discesa continua fino ad Albissola Superiore e Albissola Marina, dove mi immetto sulla SS1 "Aurelia". 

Il mare, finalmente!!

Certo: sarebbe stato tutto molto più suggestivo se fossi stato accolto dal sole, ma anche così la vista del mare conserva comunque il proprio fascino. Sullo sfondo, Savona. Decido di tornare verso casa passando dalla SP29 del colle di Cadibona. Piacevolissima la salita da Savona verso i primi contrafforti appenninici. Una volta a Piana Crixia il meglio si può dire che è alle spalle: via Acqui Terme, fino a casa, è tutto un trasferimento. Alla fine una bella giornata in sella, col V90 della Guzzi che gira che è un piacere per tutti i 407 km di oggi.

Cliccando QUI si vede nel dettaglio il giro di oggi


 

sabato 4 febbraio 2023

Monferrato e Langhe a inizio febbraio

...quando ti ricapita di essere a inizio Febbraio ed avere 20 gradi e sole?

Quindi direzione Langhe, con la scusa di una salutare mangiata. Appuntamento con Stefano e il suo 1290 EVO e via verso la Lomellina per incontrare nessuno13. Certo, il massimo del divertimento che possono concedere questi territori sono le rotonde che interrompono di tanto in tanto i lughissimi rettilinei che dritti come fusi attraversano i campi: ma tant'è. 

Serve un caffè o ci si abbiocca in sella.

Ne approfittiamo anche per fare benzina (la super è € 1,86.. direi tra le più economiche, visto che ormai si gira intorno a € 1,89 un po' ovunque..). Nessuno13 ci permette di variare la "solfa" e ci fa da guida per le colline del Monferrato con la sua 1260 Enduro: campi ancora scuri e dissodati, ma bei saliscendi su strade spesso sporche di fango, ma finalmente asciutte e senza insidie dovute all'umidità. Evitiamo le superstrade e arriviamo all'agriturismo in zona Monforte d'Alba dopo aver goduto di belle curve.
Le TKC70 si comportano benissimo e sulle strade polverose della zona mi trasmettono grande sicurezza, senza mai perdere l'aderenza. Grandi gomme!

Giornata limpidissima e vista mozzafiato: colline in primo piano e sullo sfondo le Alpi innevate! l'amico Valgrana mi aveva consigliato ottimamente!


 Ci raggiungono anche Sam e Daniela con la loro V85TT e abbiamo 3 italiane e 1 austriaca.

Dove mangiare: Agriturismo la Torricella Diego Pressenda posto molto fine, con cucina tradizionale e presentata in modo ricercato. C'è posto per le moto e dispone anche di camere, SPA e cantina. Prezzi adeguati e atmosfera distinta. Vista sulle colline e sulle Alpi davvero impagabile.

Rientro alla sera con temperatura davvero calda, con il sole che cala lentamente alle nostre spalle, regalando un tramonto rosso che ammiriamo negli specchietti. quasi 20 gradi all'arrivo dopo 400 km.

Giornate così in pieno inverno sono un regalo e vanno colte al volo!

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