sabato 28 febbraio 2015

Sulle ali di un'Aquila. Moto Guzzi Stelvio

A fine gennaio avevo fatto  la prova della Tiger 800 stradale .
Questo ultimo giorno di febbraio, dopo aver letto tanti articoli e dopo aver approfondito tante cose anche su internet, finalmente ho potuto provare una Moto Guzzi Stelvio.
L'allestimento è una NTX, con serbatoio da 32 litri, borse laterali, barre paramotore, faretti di profondità e cerchi a raggi.
Ovviamente per me la moto era tutta un'incognita, non avendola mai usata; ma quello che più mi incuriosiva, tra le altre cose, era capire se il peso avrebbe rappresentato un problema in fase statica, più ancora che in movimento.
Rispetto alla Bonneville ha infatti un baricentro più alto, oltre che un peso maggiore.
Mi sono messo in sella con circospezione, rimanendo fermo mentre il bicilindrico appena acceso borbottava tranquillo. Mi è piaciuto metterla in moto: il motore ha quel leggero scuotimento che trasmette vigore. Mi rendo conto con piacere che con la sella messa nella posizione bassa tocco praticamente con le piante dei piedi. Ottimo! La sella è della giusta larghezza e non preme nell'interno delle cosce. Con leginocchia quasi mi appoggio alle teste.
Poi mi avvio. All'inizio sono ovviamente un po' rigido, contratto. Devo ancora capire il mezzo e come si comporta. Il sinuoso percorso che costeggia il lago verso Lecco aiuta a rompere il ghiaccio. Il tratto di superstrada mi permette quasi subito di provare come va sul veloce. Beh: non solo è un bell'andare, ma a differenza della Tiger, qui senti il motore che sale, senti la coppia, qualche vibrazione (..ma meno della Bonneville!) e anche un bel rumore cupo.
Mi ha colpito la sintonia immediata che ho trovato col motore. Dopo 3 minuti, già l'attenzione era passata dalle cambiate al controllo del mezzo. il cambio è morbido, la frizione anche. Insomma, il motore lo "sentivo" con una grande naturalezza. Nei curvoni veloci della statale la moto si inseriva precisa e senza oscillazioni.


Dopo aver beccato Peo e il suo amico verso Pusiano, siamo tornati verso Lecco, per provare qualche strada più sfiziosa. Intanto ho riscontrato come nel traffico si muova agilmente. Sulle salite verso Ballabio è stato un vero spasso. La moto mi ha fatto sentire subito a mio agio. A conferma di quanto mi dicevano gli amici che la posseggono, la Stelvio in movimento è incredibilmente maneggevole. E poi "tira".. tira da matti sia nelle marce basse, sia in quelle più alte quando comincia ad essere sui 4500 giri. Tu chiedi, lei risponde.
Al termine delle 2 ore ho riconsegnato la moto e già mi manca.

Si capisce tanto che mi ha entusiasmato più della Tigrotta?

mercoledì 4 febbraio 2015

MC TOUR 2015 - Si comincia?

L'inverno, come detto, viene buono per pensare ai progetti da realizzare quando arriverà la bella stagione.
Quest'anno si stanno allungando un po' i tempi rispetto agli altri anni... dopo aver valutato l'arco Alpino, sembrerebbe di poter dire che ci siamo orientati nuovamente al Sud Italia, con le suggestioni delle strade bianche dell'Eroica, le asperità e i laghi della Tuscia, la Ciociaria, il Cilento dopo la costiera Amalfitana.. e le Dolomiti Lucane prima di risalire dal Parco Naturale dell'Alta Murgia, dalle montagne Abruzzesi e Marchigiane fino all'Appennino Tosco-Emiliano con le il Parco Naturale delle Foreste Casentinesi e i valichi della Futa e della Raticosa....

Ci si lavora...

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