domenica 17 marzo 2024

Per Mare e Monti coi Guzzisti

Nuovo mese e nuovo appuntamento con gli amici Guzzisti: questa volta ci si vede in Liguria, riviera di ponente.
Mi avvio con calma il venerdì pomeriggio, e dopo neppure 50 km, manco ci fossimo messi d'accordo, in lontananza davanti a me si profila la sagoma di 3 moto. Do un piccolo colpo di gas per avvicinarmi e vedo che ci sono 2 Guzzi che seguono un'Africa Twin: sono Beppe, Stefano Comolake e Vladi, inconfondibile con la sua barba bianca!
Guardo meglio e Beppe è in sella ad una Stelvio V100 color grigio grafite! Non l'avevo mai vista in movimento: la osservo per bene. Ovviamente è in rodaggio, quindi Beppe la tiene da conto, non esagerando col gas.
Cenni di saluto a tutti e poi mi accodo: procediamo disciplinatamente incolonnati e con passo tranquillo. Comunque è inutile stare a raccontarsela: anche appena 1 ora di autostrada a me mette una sonnolenza e una noia addosso che la metà bastano! Infatti appena Vladi suggerisce di uscire e andare per statali, accolgo con entusiasmo.. e così gli altri.
Quindi lasciamo la A21 ad Alessandria Est e attraversiamo la pianura della Val Bormida, verso Castellazzo, Castelnuovo e Rivalta Bormida. Breve sosta nei pressi di Strevi per un caffè.
Riprendiamo verso Acqui e dopo il ponte, passato il benzinaio, saliamo a sinistra per Ponzone, sulla SP210. Finalmente la strada comincia a salire e a farsi interessante: curve, saliscendi. Vladi ha un passo regolare, ma non vuol dire che sia lento. Piuttosto: è un piacere seguirlo nelle traiettorie rotonde e pennellate che traccia, guidando come se non facesse alcun tipo di sforzo e quasi senza toccare i freni!
A Cimaferle lasciamo la SP210, scendiamo un po' e prendiamo a destra per una stradina di campagna. Ma qualche centinaio di metri più avanti una transenna impedisce di proseguire e tocca risalire. Poco male: proseguiamo e prendiamo un'altra stradina stretta e scoscesa, il fondo stradale è un po sporco e un po' butterato, ma con un po' di attenzione si va giù fino ad arrivare in località Molino di Pareto, dove la stradina si immette sulla SP334. A sinistra e si va verso Sassello: questo tratto di strada è ben asfaltato, quelle curve sono ben note e divertenti e quindi diciamo che cogliamo la palla al balzo per godercele. Attenzione però: ci sono 2 autovelox lungo i 4-5 km che precedono l'ingresso a Sassello! Poco dopo Sassello, al bivio di Giovo Ligure, dove si vedono le mura del Forte Scarato, prendiamo a destra, fino a Pontinvrea. Purtroppo la strada a un certo punto, dopo Pontinvrea, è sbarrata e dobbiamo tornare sui nostri passi. Quindi, una volta tornati a Giovo Ligure, andiamo a destra verso Stella, il paese natale dell'indimenticato Presidente Pertini, e la lunga discesa verso la costa si conclude ad Albisola marina. Qui ci immettiamo nel traffico dell'Aurelia e c'è poco da raccontare: la costa è fortemente urbanizzata ed anche piena di infrastrutture industriali che non regalano scorci particolarmente interessanti. Dopo Vado Ligure, qualche km dove invece si può vedere a sinistra il mare e a destra falesie spettacolari che poi proseguono sull'Aurelia. Breve sosta benzina una 15ina di km prima di arrivare. Comunque dai: alla fine quasi 4 ore di guida, perchè abbiamo allungato godendoci gli appennini alle spalle della costa. Non male.
Appena arrivati troviamo già un po' di gente che si è accomodata nel dehor davanti al mare: bello trovare gli amici! 
Dopo un aperitivo, mentre il gruppo si è ulteriormente rimpinguato, andiamo a cena nel centro storico di Spotorno: una bella "vagonata" di gente. C'è chi si è fatto centinaia, se non  migliaia di km per esserci e quindi l'entusiasmo non manca. Appetito, sete, allegria: tutto giusto, direi!


Emilio inevitabilmente tiene i conti!

Mentre tra Veneto e Piemonte viene sancita la tregua del vino!


 
All'indomani ci accoglie un bel sole!
Tutti pronti a partire alle 9. 
 
 

La nuova Stelvio V100 desta inevitabilmente la curiosità di tutti.


Il serpentone, nel frattempo arricchitosi di altri partecipanti alzatisi prestissimo al mattino per esserci, si snoda attraverso le vie di Spotorno, per poi immettersi sull'Aurelia in direzione di Finale Ligure. Nel mezzo, bello guidare con il mare sulla sinistra e le pareti verticali sulla destra: passiamo da Noli e da Varigotti ammirando bellissime insenature che l'estate, con la stagione balneare, sono letteralmente prese d'assalto dai villeggianti. Oggi c'è la Milano-Sanremo che monopolizza la circolazione sulle strade statali della costa di Ponente, quindi è meglio prendere l'A10. Essendo in tanti ed essendoci tanti tratti con lavori, non è facile restare tutti in contatto, quindi alcuni gruppetti si perdono di vista: dopo un'uscita sbagliata a Pietra Ligure, ci ritroviamo tutti appena fuori dall'uscita di Andora.
Si va verso l'interno, ci inerpichiamo verso Villalunga e S. Damiano. C'è un traffico, su per queste strette e tortuose stradine, che effettivamente non ci aspettavamo: auto parcheggiate sul ciglio della strada, moto, perfino una pattuglia di vigili urbani a regolare il traffico. Ci spiega qualcuno che è in corso il funerale di qualcuno: evidentemente la sua dipartita ha colpito molto la comunità locale. Dopo questa esperienza un po' faticosa, ci sta una breve sosta per un caffè a Testico. 
 

 
La vista sulla vallata è bellissima!
 

 
Ecco la nuova Stelvio V100 parcheggiata davanti alla mia vecchia NTX1200.

Riprendiamo la strada, la SP18 diventa SP13 al bivio con la chiesa della Madonna dei ciclisti, e proseguiamo verso il Passo del Ginestro, prima di scendere verso Cesio e la SS28 del Col di Nava.

La strada è più scorrevole e ci si diverte anche un po', senza esagerare ovviamente. Purtroppo quando su questi tornanti trovi dei mezzi pesanti, diventa inevitabile restare tutti accodati e imbottigliati fino a che non cambiano strada, si accostano gentilmente o si trova qualche breve tratto con visuale libera. Finalmente scavalliamo in cima al Col di Nava, dove la bandiera italiana sventola sulle mura del forte ottocentesco. Ci spiega Emilio che, come quello di Giovo Ligure dove siamo passati ieri, anch'esso fa parte della serie di forti che i Piemontesi avevano costruito sui monti alle spalle della Liguria per proteggere il fianco meridionale dagli eventuali attacchi provenienti dal mare.
Ci parcheggiamo tutti nel piazzale prima degli ultimi km verso Ponte di Nava e il ristorante scelto per il pranzo.
 



Il menù: ottimo ristorante!
 

Dove pranzare:
il ristorante dell'Albergo San Carlo ad Ormea, vicino Ponte di Nava, ha una grande sala da pranzo. I proprietari sono gentili e disponibili, si mangia tradizionale e allo stesso tempo senza esagerare. E' sulla strada del Forte di Nava e quindi è comodo per una sosta. Dispone anche di un bel parcheggio spazioso dove lasciare le moto.

 
Dopo pranzo ci dividiamo in 2 gruppetti: alcuni continuano verso ulteriori punti di interesse; io, con Lucio, Claudio e Sagitter scendiamo invece verso la costa e torniamo a Spotorno: fa un gran caldo. Nonostante le prese d'aria aperte, con 18-20 gradi i completi invernali che indossiamo sono un po' eccessivi. Il sole sul mare è sempre un bello spettacolo.


Un paio di ore dopo di noi arrivano anche gli altri e la serata passa alla grandissima: premi, frizzi e lazzi, risate. 






 
Al mattino della domenica è il momento di salutarsi. Con Vladi a fare da esperto capofila, Beppe con la Stelvio nuova del Presidente, Ferralbe con la GS nuova e Sagitter con la sua V85TT di cui è entusiasta risaliamo gli Appennini. Raggiunta Sassello, Vladi ci porta verso Cimaferle e da lì su e giù per le colline della zona, lungo stradette sperdute, strette e curvose, fino a sbucare ad Ovada con la sensazione di aver fatto 100 km invece di una quarantina: altro che sbucare banalmente ad Acqui Terme!

Parte del giro di oggi: DA SASSELLO A OVADA
 
Una volta ad Ovada, non resta che "buttarsi" in autostrada per tornare ognuno al luogo di partenza. Grande fine settimana, come sempre in questa occasione ormai tradizionale!

E intanto, con questi quai 600 km la Stelvio supera i 176.000.. e siamo solo a metà marzo: deve correre parecchio ancora!



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