sabato 29 dicembre 2018

29 dicembre 2018 e giretto di fine anno

Tra Natale e Capodanno queste meravigliose giornate vanno onorate. 
Perciò prendo la Stelvio con idee bellicose, che poi via via abbandono per via dell'orario a cui riesco a muovermi e, soprattutto, in considerazione dello stato delle gomme della Stelvio che ormai hanno percorso 15.000 km circa e aspettano solo di essere cambiate.
Quindi mi avvio verso la Valassina per salire verso il Lago di Como, salvo cambiare idea e propendere per un giro tra i laghi Maggiore e d'Orta, alla ricerca solo di begli scorci da immortalare, piuttosto che di piacere motociclistico vero e proprio.
Quindi ecco qualche foto, anche se non credo rendano al meglio gli stupendi scenari di cui ho potuto godere in questa giornata. 




E così la Stelvio è arrivata a 94.200 km e le sue gomme hanno fatto l'ultimo giro: le frecce indicano che il tassello ormai non ha più scalino ed è alla soglia minima.



 Direi che come ultimo giro dell'anno non poteva andare meglio! All'anno prossimo!

Il prezzo della benzina da novembre a fine dicembre 2018


Negli ultimi 2 mesi il prezzo della benzina si è ridotto in modo sensibile. Ecco l'evoluzione.

Modena, 18 Novembre 2018

 
Milano, 24 novembre 2018

Milano, 30 novembre 2018

Milano, 29 dicembre 2018

domenica 4 novembre 2018

Il debutto della Thruxton Esmeralda: 4 Novembre 2018!

E' quello che una volta veniva festaggiato come il giorno della Vittoria della 1° guerra mondiale.
Meno pomposamente, oggi è il debutto della mia 2° Thruxton, che ho deciso di chiamare Esmeralda per il suo colore.
Un breve giro, tanto per muoverla un po', verso Malpensa. Si va a trovare Peo e a fare colazione al caffè in piazza a Castano Primo.

Le due "bimbe" fanno conoscenza, visto che si troveranno per un po' a girare insieme

Si fronteggiano questi due gioiellini: italiana e inglese

 I proprietari si conoscono già da un pezzo, invece!

Brutte facce

Riprendo confidenza con la Thruxton dopo averla lasciata poco più di 1 anno fa. Un'esperienza allora rimasta interrotta, ma che dopo la T120 mi fa piacere riprendere. 
Vedremo. Intanto buona strada, Esmeralda!

Back to Thruxton: stavolta british green 4 novembre 2018

Ebbene, l'occasione si è presentata un po' come un fulmine a ciel sereno: un po' cercata, un po' trovata. Forse con la prima Thruxton la storia era finita troppo in fretta, o in quell'agosto 2017 quando la scambiai per la T120 ero alla ricerca di qualcosa che rispondesse a diverse esigenze: fatto sta che è bastato qualche spiraglio e la scimmia di tornare alla Thruxton ci si è infilata alla grande.
Dopo averne valutate un paio, alla fine la giusta sintesi si è concretizzata in questa Marzo 2018 con 2.500 km, detenuta per brevissimo tempo dal 1° proprietario, che poi ha cambiato idea.
Triumph Varese e Massimo Magnoni, dove già avevo preso l'altra, mi hanno valutato ottimamente la T120 e.. taaac, andata!

 
 British Racing green


Il primo accorgimento che ho voluto applicare è stato il codino, accorciato come sulla "vecchia".


L'ho acquistata con 2 selle: quella che si vede qui sopra e una sella monoposto, che per il momento non penso di utilizzare.
Bene: vediamo come andrà questa seconda avventura!

23 maggio 2020: appena si può andare in giro per l'allentamento delle restrizioni per il coronavirus porto "Esmeralda" dal concessionario per la permuta col KTM 790 ADV.


E' il suo ultimo giorno, dopo circa 6.400 km (l'avevo presa con 2.500 km) fatti in 1 anno e mezzo.


Ho pensato che, per quanto bellissima e di ottima qualità, non sia adatta alle mie esigenze e al modo in cui viaggio: meglio cercare qualcosa di più versatile. Ciò non toglie nulla al suo fascino e alla sua qualità ed efficienza.

sabato 15 settembre 2018

Umbrail, Resia e Ofenpass in archivio a metà settembre 2018

Oggi me ne sono andato alla scoperta di nuove zone, che per varie ragioni non avevo mai visitato.
Ancor prima delle 8 del mattino la Stelvio è già operativa.


Sono più o meno le 10 quando arrivo sul Passo Maloja. Il primo confine di Stato di oggi è passato.


Sul Maloja 13°C

Il Lago di Silvaplana si apre dopo il passo: la pianura è inondata di luce!


Costeggio il lago: la strada è filante, si procede con il lago sulla destra. Traffico esiguo. Poco prima di St. Moritz il contrasto tra il verde dei prati e le diverse tonalità di azzurro, del lago e del cielo, creano uno scenario che non si può non immortalare.


Al termine della spianata dopo St. Moritz, al bivio prendo a destra per salire verso il Bernina. La strada è sempre fantastica, specie dopo il primo tratto più dritto.
Di tanto in tanto si interseca il tracciato della ferrovia dove corre il famoso trenino rosso.
Una mezzoretta di strada e si arriva al punto in cui da una delle curve si vede in lontananza il ghiacciaio del Bernina.


10 minuti di curve, fantastiche, aperte, con fondo stradale perfetto, e superato il Bernina Hospitz si arriva ai 2.300 metri del Passo Bernina.


La discesa dal Bernina è estremamente panoramica, e anche svelta. Si arriva in breve al bivio per andare verso Livigno. Il Passo della Forcola di Livigno arriva dopo una strada di collegamento stretta e curvosa, che corre quasi tutta all'interno di una gola rocciosa.

Il confine che riporta in Italia, sopra Livigno

Livigno è vicina: la bella discesa, anch'essa molto panoramica, richiede una quindicina di minuti. Ho calcolato tutto per fare benzina qui, dove non ci sono le tasse!

Prezzo fantastico: 1€, praticamente.

Poco più avanti mi fermo in un bar e mi faccio preparare un panino. Poi riprendo il mio viaggio verso il Passo del Foscagno. Si gira sempre intorno ai 2.300 metri di altitudine.


Arrivare al bivio appena sotto il Passo dello Stelvio è questione di 1 oretta, circa: alle 12:30 devo decidere se andare verso lo Stelvio o verso la Svizzera. 


Propendo per la Svizzera e seguo per il Passo Umbrail. Non ci sono mai stato. Praticamente dal bivio al Passo ci vogliono 3 minuti!

Al Passo Umbrail si arriva a 2.500 metri e si rienbtra in Svizzera

Da qui si vede il Passo Stelvio, là in fondo!


La discesa dal giogo di S. Maria (..in pratica l'Umbrailpass) verso S. Maria in Val Mustair e poi verso la Val Venosta si fa in una mezz'oretta: sono le 13:10 circa. Dopo S. Maria la strada spiana e si corre tra colline dolci e verdissime.

Da S. Maria in Val Mustair si arriva a Malles, in val Venosta, rientrando in Italia

Non sono mai stato in moto da queste parti: la cosa mi suscita interesse, la sensazione di vedere posti nuovi e così fuori mano mi piace. Percorrendo la SS40 della Val Venosta si ha quasi la sensazione di non essere in Italia: sembrano panorami che ricordano le prealpi bavaresi, dove sono passato nel corso dell'Europa Tour in Bonnie a luglio.

Il bel castello di Bergusio

Dopo aver lasciato sulla sinistra, arroccato sulle pendici del monte, il castello di Bergusio, sempre alla mia destra costeggio il Lago della Muta, anche detto Haidersee.

Breve sosta all'Haidersee, nei pressi di S. Valentino alla Muta

Ma la sorpresa più gradita arriva poco più avanti quando, costeggiando il Lago artificiale di Resia, nei pressi del paese di Curòn Venosta si rivela alla mia vista il famoso campanile semi-sommerso, visto tante volte in foto e in tv, ma al quale non avevo minimamente pensato.

Il campanile racconta tante storie

A dire il vero, non avevo mai approfondito le ragioni per cui il campanile è sommerso. Ho scoperto solo in seguito le amare vicissitudini delle popolazioni locali che a lungo cercarono di scongiurare la sommersione delle loro abitazioni: purtroppo a fine luglio del 1950 il progetto per la creazione del bacino idroelettrico, iniziato negli anni '20 e interrotto per la guerra, venne completato e solo il campanile emerge dalle acque del lago, che ha sommerso i paesi di Curon e Resia. Vuole la leggenda che le campane del campanile, ancorchè rimosse prima dell'allagamento, risuonino ancora durante i mesi invernali.
Con ancora negli occhi il suggestivo spettacolo, raggiungo il 3° confine del giro di oggi: arrivo al Passo Resia che sono le 13:40. A dire il vero, pensavo fosse un passo di montagna, mentre invece è un banale punto lungo la statale.

La Stelvio al Passo Resia: si va in Austria

Altri 10 minuti dopo il Passo Resia e l'ingresso in Austria e sulla destra, arroccato su un promontorio, si staglia il Castello di Nauders.


Di lì, poco più avanti, un cartello indica la direzione per la Svizzera. Inizia il viaggio di ritorno.

Il confine tra Austria e Svizzera

Lascio la strada 180 in Austria e varco il confine con la Svizzera per percorrere la valle dell'Engadina: una mezzoretta bella gradevole costeggiando la valle del fiume Inn, quando lungo la Strada 27 una lunga coda di auto mi obbliga a sostare: i soccorsi stanno rimuovendo un auto che è uscita di strada.


Davanti a me un bel mezzo a due ruote: non c'è che dire!


Il viaggio riprende nel giro di una ventina di minuti. Raggiunta Zernez, mi prende la voglia di andare al Passo Fuorn (in tedesco Ofenpass, passo del forno), che non ho mai fatto: per me oggi è tutta una scoperta. volto quindi a sinistra e prendo la Strada 28. E' un tracciato bellissimo e divertente! scorrevole, ma con anche curve belle tonde e tornanti ben disegnati: fantastico!!!!

La Stelvio sulla strada 28 dell'Ofenpass

Sono ormai le 15:15 passate quando mi ricordo di aver preso un panino a Livigno: mi viene fame e non potrebbe esserci posto migliore per mangiare e recuperare un attimo le energie.

Pranzo con piedi sospesi sull'immenso

Incontro una bellissima Moto Guzzi V75 di una coppia di bergamaschi: quattro chiacchiere tra guzzisti prima di ripartire: il Passo Fuorn è appena più avanti.

La Stelvio anche sul Fuorn

La Strada 28 torna a S. Maria in Val Mustair: devo risalire al Passo Umbrail e ridiscendere su Bormio. La strada è ancora lunga, adesso: comincio ad avvertire un po' il peso dei km.
Alla fine percorro l'intera Valtellina, fino a Colico e al Lago di Como. Poi la Valassina fino a Lecco e giù fino in città.
Che giornata intensa! Sono un po' stanco: soprattutto gli ultimi 150 km di dritto sono stati pesanti, anche per via delle temperature. Però ho visto tanti posti nuovi, ho fatto su e giù fino a 2500 metri, ho passato un sacco di confini nazionali, ho ammirato scenari meravigliosi e fatto tante, tante curve.


Alla fine saranno 657 km in un giorno, quasi 11 ore in viaggio, con la Stelvio che si avvicina sempre più ai 90.000 km.
Stanco e soddisfatto, pronto per la cena!

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