domenica 12 settembre 2021

Il Carugo 2021: Dolomiti Bellunesi e Austria a metà settembre

Ebbene, anche quest'anno la nostra 2 giorni di cazzeggio bellunese ha avuto luogo.

 

Al venerdì con Triplepeo, Ste KTM con Ale, e Skyblue partiamo nel tardo pomeriggio: appuntamento ad Agrate Brianza.

Inevitabile usare l'autostrazio per andare verso Est. La A4 si rivela davvero incasinata, ma Skyblue ci dà un contributo non da poco.... e non accenno altri dettagli!

Quando prendiamo la A27 verso Belluno la sera è già scesa: per fortuna è un'autostrada poco trafficata e procediamo in buon ordine e senza intoppi fino a Longarone, dove riforniamo, in previsione del giro di domani.

Gli ultimi 20 km, da Longarone alla destinazione, si snodano con curve e tornanti che percorriamo nell'oscurità della notte, provvedendo ad accendere tutta la fanaleria a disposizione per illuminare il tracciato ed evitare sorprese... leggasi animali selvatici.
Davanti all'Hotel Posta, ormai apprezzatissimo alloggio dei motocazzari per la gentilezza e la disponibilità di Italo e della sua famiglia, fanno bella mostra di sè le moto degli altri, che sono già arrivati.. certo fa strano vedere solo 3 MC Triumph (...la Bonneville di Roger, la T120 di Cesco e la Thruxton R di Marzia..), mentre tutti abbiamo optato per altre moto nello sviluppo della nostra esperienza motociclistica...


Il tempo di scaricare i bagagli e ci affacciamo da Lali, il locale di fronte al Posta: eccola là, la compagnia, tutta attavolata e alle prese con stinchi e altri pasti "frugali", innaffiati da abbondante vino, che ci sta sempre bene! Grandi abbracci e saluti con i partecipanti che arrivano da un bel po' di posti: Stradamax, Barzotto e il loro amico dalle Marche; nutrita la rappresentanza del Nord-Ovest: dal Piemonte Bu3cyber, nessuno13, Ste KTM e l'intrepida Ale sua compagna, TriplePeo e Roger; Skyblue e il sottoscritto dalla Longobàrdia; e poi i Veneti, come Jules Winnfield, Nolmar, Luca, Cesco e Pasetto; palma dei più lontani a Ogeko e Tinapica, "moto-smuniti", ma presenti!
Sembra ieri, ma sembra anche una vita che non ci si vede: ci voleva proprio!
Passiamo dal ristorante al bar del Posta.. anzi, per dirla tutta, lo facciamo aprire noi! Chiacchiere e risate fino a tarda notte ci stanno alla grande!

STAULANZA E PASSO GIAU
I marchigiani, Roger e Pasetto non prendono parte al giro: tutti gli altri sono supermotivati a farsi un bel po' di strade dolomitiche. 

 


Il tempo sembra volgere al bello, pur nel freddo del mattino.



Non resta che avventurarsi su per i tornanti dello Staulanza, scendendo poi su Selva di Cadore e attaccando la bella salita verso il Passo Giau. Meteo splendido: impossibile non fermarsi appena superato il valico per scattare qualche foto!

Mi apposto qualche tornante più in basso per immortalare i compagni "in azione"..








La discesa dal Giau è bella lunga e mette in crisi i freni di Grace, la Bonnie di nessuno13: deve lasciare la compagnia al bivio Falzarego/Cortina per fare lo spurgo e rimetterli in efficienza. 


Noi riprendiamo la marcia.

CORTINA, LAGO DI MISURINA E CONFINE AUSTRIACO
La discesa da Pocol verso Cortina è bellissima, come bellissima è la vista della celebre cittadina alpina vista dall'alto, con l'intero massiccio del Pomagagnon sullo sfondo: immagine famosissima, che ben giustifica il soprannome di "perla delle Dolomiti". Attraversiamo il centro cittadino, ingolfato di traffico manco fossimo a Milano all'ora di punta, e dopo essere passati sotto l'arco del ponte ferroviario con la scritta "CORTINA" ci inerpichiamo per salire verso il lago di Misurina: fantastico scenario, come quello delle cime di Lavaredo, alla nostra destra subito dopo aver scavallato la pianura in cui giace il lago. Continuiamo a guidare in questi luoghi bellissimi, finchè a Dobbiaco ci immettiamo sulla statale della Val Pusteria che ci porta verso San Candido e l'Austria.

OST TIROL
Nolmar col suo GS1150 ci lascia poco prima del confine, mentre il resto del gruppo si ferma appena entrato in Austria per rifornire al primo distributore nel piccolo abitato di Sillian (..si, si chiama come Vincent Vega, il papà del piccolo Filippo che per anni è stato la mascotte di BF!). Sarebbe delittuoso non beneficiare dei prezzi della benzina, decisamente convenienti: la verde sta a 1,34 €/L, mentre in Italia è a 1,65!
Dopo una sosta un po' prolungata, nei pressi di Abfaltersbach Jules Winnfield ci fa svoltare a sinistra, per prendere la Pustertaler hohenstrasse. Una strada stretta e "tornantosa" (mi sia concessa la licenza) che si inerpica su per le coste dei monti che circondano la vallata, dandoci la possibilità di ammirare il panorama dall'alto anzichè rimanere bassi e su una strada monotona. Grande Jules!


Torniamo a valle dopo Assling, raggiungendo Lienz. Ad una grossa rotonda prendiamo a sinistra. Qui, ovviamente per una svista, perdiamo l'occasione di andare verso il Grossglockner, perchè avremmo dovuto prendere la strada a destra.
Comunque poco male: a destra il meteo non sembra molto promettente. Costeggiando il fiume Isel, nei pressi di Kienburg voltiamo a destra e saliamo, raggiungendo Kals, dove si trovano le strutture che ospitano la sede del Nationalpark Hohe Tauern.


 

 

Da laggiù alzando lo sguardo si vede il ghiacciaio del Grossglockner.


Siccome, come si dice, "si è fatta una certa", cogliamo l'occasione della sosta per mangiare i panini che Jules ha fatto preparare prima di partire: che brava mamma premurosa! Battute a parte, un grande!
Al ritorno io e Luca accostiamo le moto per immortalare la bellissima Haslacher Schleierwasserfall: la luce del sole pomeridiano e il verde dei prati circostanti sono sirene troppo convincenti per resistere!


PASSO STALLE VERSO PASSO FURCIA, VAL BADIA, PASSO VALPAROLA E FALZAREGO FINO A FORNO DI ZOLDO
Ripassiamo da Kienburg e proseguiamo verso l'Italia. Dal momento che c'è da aspettare un semaforo abbastanza lungo per rientrare in Italia, ci fermiamo proprio prima del confine sulle sponde dello scenografico Obersee, per scattare qualche foto alla bella comitiva!




Poi il semaforo diventa verde e possiamo rientrare in Italia dalla discesa del Passo Stalle: stretta, ma affrontata con le auto che possono muoversi in un solo senso di marcia, alternatamente.

Al rifugio Genziana troviamo Marzia, Roger e nessuno13 (..che aveva intanto sistemato i problemi ai freni...) che avevano appena finito di pranzare! Tempismo perfetto, manco ci fossimo dati appuntamento!
Riprendiamo la strada in discesa dallo Stalle, con una sosta a Rasun di sotto, per un altro panino.

Costeggiamo gli impianti da sci di Plan de Corones, a S. Vigilio di Marebbe, arrivando dal Passo Furcia: lo avevamo fatto in senso opposto in occasione di un altro Carugo. Poi scendiamo in Val Badia e a La Villa voltiamo a sinistra per il Passo Valparola e il Falzarego: la salita da La Villa è lunga, ma molto bella, tra boschi di conifere. Poi, prima del Valparola la strada spiana, si costeggia il Museo della Grande Guerra e si scende verso il Falzarego. Dal Falzarego si torna verso Selva di Cadore passando da Colle S. Lucia: piccola sosta prima, per un caffè: quest'ultimo tratto lo abbiamo fatto un po' lentamente per il traffico e c'è bisogno di raggrupparsi, prima.
La giornata su due ruote si conclude dopo quasi 350 km, quando torniamo al Posta scendendo da Palafavèra e dal Passo Staulanza verso Dont e Forno di Zoldo.


Ecco il percorso!
Percorso del CARUGO 2021

Giornata impegnativa, ma niente che un paio di birre non possano lenire!


Poi la serata del sabato, sotto la pioggia battente (..ma del resto è tradizione, al Carugo, no?..) è dedicata all'Insonnia e alle sue proverbiali portate!!! Sarebbe stato un po' complicato arrivare e tornare indietro in moto, senza avere a disposizione le macchine, incluso il van del padrone dell'Insonnia, che ci ha riaccompagnati a tarda sera. Gentilissimi, lui e il Posta.

Piove, ma non si spegne la voglia di ridere fino a tarda notte: ma questa è un'altra storia.

Come ogni anno, un gran bel fine settimana: è stato proprio bello riscontrare che, nonostante le forzate distanze, c'è stata voglia di ritrovarsi e di sobbarcarsi tanta strada: si carbura un po' e l'intesa produce incontri spensierati! Bravi tutti!

 

6 commenti:

  1. Risposte
    1. Flu, però ai prossimi Carughi devi esserci anche tu.. e guidare il furgone! :)

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  2. A ndo vi' pi cocc
    Descrizione perfetta...come sempre.
    Sono stato in grado di seguirvi e "vedervi"lungo tutto il percorso.
    Ottimo capitolo per il libro che, prima o poi,ti deciderai a pubblicare

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    1. Lo scopo del blog è di essere utile sia per chi vuol trarre spunto per i propri giri, sia per chi vuol conservare i ricordi legati a quel giro. Grazie per i complimenti e per il libro.. te lo dico sempre che è troppo impegnativo.. ma come si dice? Chi vivrà, vedrà!!😉

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  3. non c'è niente da dire: ritrovarsi è sempre bellissimo, sono emozioni che ti rimangono dentro... poi qualcuno come Ste ci prepara il report... lo rileggiamo e noi tutti sappiamo che quelle emozioni sono impresse in noi, che tutti le abbiamo condivise e vissute con la nostra passione, quella che ci lega... e non importa che moto hai: conta che condividi 🤗🤗🤗
    Grazie Ste

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    1. Sono bei momenti condivisi insieme.. e dobbiamo moltiplicarli, Pas!! Quindi: in sella ad ogni occasione!!

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Apprezzamenti, consigli e critiche costruttive sono benvenuti!

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