sabato 18 gennaio 2020

Giro sul Lago Maggiore a metà Gennaio 2020

I giorni d'inverno sono una lunga attesa verso la primavera, per chi va in moto.
Ad ogni buon conto, per chi tiene aperta l'assicurazione, di tanto in tanto ci sono dei regali pronti, che aspettano solo di essere scartati. 
Oggi per esempio si è aperto con la pioggia, ma al primo spiraglio di sole, a mezza mattina, non ho potuto resistere: ho preso la Stelvio e mi sono diretto verso il lago Maggiore. Quattro rapide chiacchiere e ci diamo appuntamento con Peo e Teo all'imbarcadero di Arona.
La zona tra Arluno e Castano Primo è immersa nella nebbia: procedo con cautela: ho indossato il gilet giallo ad alta visibilità e tengo accesi i faretti di profondità.
Molto suggestivo il canale nei pressi di Nosate, con la nebbia che sale dall'acqua.
Già da Tornavento, scendendo verso il Ticino, la nebbia si è dissolta per lasciare spazio al cielo limpido. Anche la temperatura è gradevole: siamo sui 6 gradi.
Arrivo ad Arona prima degli altri: nell'attesa, mi godo il sole. 

La rocca di Angèra, sulla sponda Varesina del lago, è immersa nella luce del mezzogiorno.

Arrivano anche i piemontesi.


Essendo già le 13 passate, preferiamo fare qualche km costeggiando il lago Maggiore in tranquillità: è vero che è una bella giornata, ma bisogna sempre prestare molta attenzione al fondo stradale e andare su per l'Alto Vergante può essere bello, ma anche celare qualche insidia. Teo racconta che sul Mottarone non c'è neve: in effetti, vista la stagione, è inusuale.
La SS33 del Sempione si snoda seguendo le anse e i saliscendi del lungolago: paradossalmente è bella proprio in questa stagione, "fuori" stagione, perchè non è affollata dai turisti del fine settimana che la congestionano dalla primavera a fine novembre. Ci si gode la strada e i panorami.
Superiamo Meina, Lesa e Belgirate. Giungiamo alle porte di Stresa ammirando alcuni degli alberghi più prestigiosi del mondo, in meraviglioso stile liberty, affacciati sul lago. Poi scendiamo a destra, verso l'imbarcadero di Carciano.

Le montagne innevate sullo sfondo fanno da cornice a uno scenario da cartolina

I raggi del sole attraversano l'acqua limpidissima lasciando intravvedere i sassi del fondo

L'Isola Bella, una delle meraviglie d'Italia

Altre leggende d'Italia: 2 Ducati e 1 Moto Guzzi

Questa foto l'ha fatta Teo: mi perdonerà se la carico sul mio blog, ma è qualcosa di meraviglioso.


Non nascondo che ci intratteniamo a lungo per immortalare in ogni modo questi scenari meravigliosi, prima di trovare posto in un bar per uno spuntino e un caffè.
Poi riprendiamo la strada verso casa, con questi spettacoli ancora negli occhi e col cuore contento per aver potuto beneficiare di una giornata di sole, non troppo fredda e con le strade in buone condizioni.
In questo periodo bisogna sapersi accontentare: certo che se questo vuol dire accontentarsi, non è poi questo grande sacrificio. Con Peo e Teo ci diamo appuntamento a presto.
Sulla via del ritorno la Stelvio ne fa 112.000!

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