martedì 18 maggio 2021

Il ritorno! Vasto a metà maggio!

Viaggio diretto. Prendo la Stelvio appena ho conferma di poter partire. Sono le 2 del pomeriggio quando mi metto in strada. Nemmeno il tempo di passare la barriera che in A1 i pannelli luminosi danno 7 km di coda in aumento a partire da Basso Lodigiano. Mi ero mosso che le prime gocce già cadevano, ma lungo la via Emilia, da Piacenza verso Cortemaggiore e Fiorenzuola, le gocce lasciano il passo a un vero temporale, con tanto di lampi e tuoni. Al primo distributore dotato di tettoia abbastanza ampia mi fermo e indosso l'abbigliamento antipioggia. Copro anche con la calotta impermeabile sia la borsa da serbatoio, sia la borsina degli attrezzi che porto sempre sul portapacchi posteriore.

Rientro in A1a Fiorenzuola e la pioggia va e viene. Una volta a Rimini, sembra voler smettere e tolgo l'impermeabile. Da qualche km, diciamo più o meno a Cesena nord, tira invece un vento fortissimo, con raffiche notevoli che mi accompagnano fino a Fano. Comunque la Stelvio va che è un piacere. Anche il traffico non da problemi. Gli auspici di arrivare per ora di cena si scontrano con la realtà dei lavori che da Porto S. Giorgio a S. Bendetto del Tronto ormai da un paio di anni vanno avanti e rallentano la circolazione. Lascio la A14 e vado sulla SS16, comunque estremamente intasata. 

Per fortuna la scelta di predisporre la Stelvio in versione leggera, senza le valigie, ma usando solo il rullo da sella, paga: sono più agile e meno ingombrante e avevo scelto in questo modo proprio prefigurandomi la necessità che avrei potuto incontrare di dovermi muovere tra le auto incolonnate. Sotto una pioggia battente percorro tutto questo tratto di statale adriatica per rientrare solo a S. Benedetto del Tronto. L'Abruzzo, con le ultime luci del giorno, mi accoglie col sereno. Ancora da Roseto in avanti, fino a Pescara nord, si susseguono i lavori e i cambi di corsia, ma tutto sommato si procede abbastanza. Da Val di Sangro a Vasto ricomincia a piovere. La Moto Guzzi, nella notte, non fa una piega. Mi porta a destinazione che sono le 21.30 passate. 7 ore e mezza non sono poche, ma è ancora accettabile: in macchina sarebbe stata un'odissea.

2 giorni di grande valore, dove posso fare il pieno di luce e respirare l'odore del mare.

          Vasto, vista da Porta Panzotto

        Vasto, vista del Golfo dalla Loggia Amblingh

Nel primo pomeriggio, grazie alle giornate del FAI (Fondo per l'Ambiente Italiano), ho la possibilità di visitare la torre campanaria della chiesa di Santa Maria. Il parroco, don Domenico Spagnoli, accompagna piccoli gruppi di visitatori nel percorso di scale a chiocciola che porta sulla sommità del campanile, a 40 metri dal suolo. La vista di cui si gode è mozzafiato: spazia dalle prime colline dell'interno, verso sud e il Molise, con Termoli e il promontorio del Gargano sullo sfondo, alla vista sulla parte romana dell'abitato verso nord, fino al Faro di Punta Penna. E poi a Ovest, con il centro della città e, in lontananza, il versante orientale della Majella.


La domenica arriva presto ed è tempo di ripartire, ma sono fiducioso che presto potrò tornare a godermi tutto questo! 

Note sui consumi: la Stelvio per la prima volta dopo i primi mesi del 2020 torna a far registrare consumi più bassi: registro un 17,1 km/l con un rifornimento di 13,44 litri a 230,3 km percorsi: significa un'autonomia stimata di circa 300 km. Nel viaggio di ritorno registro un 16,36 km/l tutta autostrada, con 14,72 litri riforniti dopo 240,9 km percorsi. La cosa mi solleva, dopo essermi dovuto preoccupare per mesi a causa di percorrenze inferiori ai 14 km/l.

sabato 1 maggio 2021

Si torna a girare! Val Trebbia per iniziare Maggio!

Mesi di attesa, disciplinata e rispettosa della salute di tutti, per non uscire fuori dai confini del comune e della regione. Poi finalmente si comincia a vedere la luce, in fondo al tunnel. Uno dei segnali è la riapertura alla mobilità anche tra regioni, con il ritorno del colore giallo. La voglia di girare è davvero tanta e non basta una settimana di cattive notizie sul meteo per togliermi entusiasmo. Pioverà? Che piova! La moto non è di cotone: non si restringe, se prende acqua!

E' con questa convinzione che chiudo il sito di meteo.am ieri sera: domani andrò in moto, a meno che non succeda il finimondo.

Confesso: non sono più abituato ad alzarmi presto nel fine settimana: la lotta con la prigrizia dopo il suono della sveglia dura 5 minuti buoni, ma il caffè è l'arma totale e mette a posto le cose. 

Visto il clima previsto sfavorevole decido di prendere la Moto Guzzi Stelvio, che ha già le valigie con l'antipioggia e tutto l'occorrente. Tra l'altro, ho voglia di riprendere in mano l'Aquila per riabituarmi a gestirne il peso anche per centinaia di km.

Non so bene dove andare, ma mi dirigo verso sud perchè sembra che tendezialmente debba essere meno a rischio pioggia. Percorro la Valtidone in un atmosfera molto uggiosa, con i campi immersi in una bruma novembrina. Tuttavia non fa freddo: siamo sui 16 °C.

Passo il Po, dove il traffico è alternato per dei lavori sul lungo ponte nei pressi di Chignolo. Raggiungo Piacenza e, già che ci sono, saluto rapidamente il mio concessionario KTM/Guzzi: presto dovrò portargli il 790 ADV per il tagliando annuale.

Visto che non c'è segno di pioggia, mi convinco ad andare verso Gossolengo e Rivergaro, e di qui, dopo aver rifornito, mi allungo per la SS45 della Valtrebbia.

Note: prezzo della benzina a € 1,53 al litro da considerarsi conveniente. Altrove è sugli € 1,54-1,58. Dopo un periodo di grosso calo a primavera 2020, adesso il prezzo è salito, anche oltre i prezzi pre-pandemia.

Dopo Rivergaro inizia a scendere qualche goccia di pioggia. Ero preparato, l'aspettavo, ma certo l'avrei evitata, soprattutto per la rottura di scatole di dover indossare l'antipioggia. Riparto, ma dopo qualche km di pioggerellina neppure troppo pesante il cielo si apre. Sento caldo e tolgo la giacca impermeabile: decido di tenere solo il pantalone. Intanto il sole non solo fa capolino, ma inonda la vallata.

Proseguo lungo la Valtrebbia e la moto la "sento" davvero bene! Gira bene in coppia, il V90 1200 della Moto Guzzi "frulla" che è un piacere! Tondo, pieno, coppioso. E anche la ciclistica fa il suo: sarà che era un pezzo che non giravo seriamente, ma davvero la moto permette una danza tra le bellissime curve e controcurve della SS45 sostenendo sempre non solo di motore, ma anche di sospensioni. E dove la metti, là resta!! Nel tratto verso Bobbio e poi verso Marsaglia delle curve lunghe e tonde permettono di apprezzare la coppia e la percorrenza! Che bella sensazione!!

Dopo Confiente la SS45 è interrotta e si deve seguire una deviazione: una netta svolta a destra e si sale seguendo le indicazioni in giallo: la strada è la SP73. Mi preparavo a strade di campagna, trasandate e sporche: mi ritrovo a percorrere una strada fantastica, piena di curve e tornanti in media pendenza, pulitissima e ben curata! E il traffico è nullo! "Fantastico!! Fantastico davvero" mi ripeto nel casco: non si finisce mai di scoprire qualcosa di nuovo. Si gode di scorci sulla Val Trebbia nuovi e singolari!


Passata Pieve di Montarsolo la SP73 si immette sulla SP186 che arriva da Brallo di Pregola e dall'Oltrepò. Questa strada l'avevo fatta un paio di volte alcuni anni fa. Resta molto bella e motociclisticamente divertente. Si passa sul Trebbia in località Pianellette, valicando il confine tra Lombardia ed Emilia-Romagna.

A Ponte Organasco si torna sulla SS45 della Val Trebbia. Il tratto fino a Traschio è guidato e la Stelvio continua ad essere in gran forma, regalandomi un grande divertimento: ho trovato il ritmo giusto, come quando si scia e si riesce a "leggere" il pendìo al meglio.

Anche il tratto da Ottone, verso Rovegno e fino a Montebruno è svelto ma "piegoso". Prendo il bivio a Montebruno per salire a Barbagelata e alla Scoglina, ma inizia a piovere in modo più marcato. Considerate le previsioni che davano il meteo in peggioramento verso la fine della giornata, arrivo alla conclusione che per oggi mi posso accontentare: ho fatto tante curve, altrettante ne farò sulla via del ritorno. Proseguire non aggiungerebbe granchè al divertimento di oggi e vorrebbe solo dire doversi rifare tutta la bellissima strada a ritroso sotto il temporale. 

Rapida inversione e torno sui miei passi. E mi diverto di nuovo tantissimo, anche a percorrere la strada in senso opposto. Secondo me la mancanza di traffico, di auto, ma soprattutto di moto (sono rimasti tutti a casa in considerazione delle previsioni poco incoraggianti..) ha dato un valore ulteriore al divertimento, togliendo quella punta di preoccupazione che hai dietro ogni curva, quando non sai mai se troverai qualcuno con la testa sulle spalle o uno scannato che ha preso la strada per una pista.

Questa volta faccio una sosta nei pressi del complesso della Pieve di Montarsolo, che si staglia mentre il Monte Carmo con il suo osservatorio è ancora coperto di neve.

I colori dell'erba bagnata sono vivissimi e quasi ipnotico il contrasto coi fiori gialli nel prato.

Raggiungo Rivergaro e mangio un pezzo di pizza al volo. Faccio benzina e mi preparo per il rientro. Sta cominciando a piovere e quindi indosso anche la giacca impermeabile. Di qui in avanti "pioverà bene", ma devo dire che la cosa non mi disturba più di tanto. Ho potuto godere di strade asciutte e temperature gradevoli per gran parte della giornata e soprattutto per i tratti più belli: non saranno due gocce al rientro a rovinarmi la giornata del ritorno ai giri in moto!

Ecco una piccola mappa del percorso


Avanti e indietro, per un totale di 360 km. Ci voleva!

Nota sui consumi della Stelvio: in più occasioni nell'ultimo anno i consumi della Stelvio mi erano sembrati davvero eccessivi: si attestavano sui 13,5 km/Litro: davvero troppo, senza variazioni nello stile di guida. La cosa mi imponeva della riflessioni e anche qualche angustia: una moto da viaggio con questi consumi ti fa passare la voglia di usarla per fare strada. Oggi invece, pur non risparmiandola (anzi!!!!) i consumi si sono attestati sui 15,7 km/Litro: la cosa mi ha sollevato molto. Spero che nelle prossime usicte questo dato si confermi.

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