sabato 31 ottobre 2020

Tra i colori della Valsassina a fine Ottobre

Per provare la Stelvio con le sospensioni rimesse a punto scelgo la Valsassina.

Prima il tratto veloce della SS36 Valassina, in cui sento che il mono mi sostiene quando do gas e la forcella resta precisa anche nelle curve veloci. Esco a Bellano e attacco la salita verso Taceno. Ci sono tanti tornanti e sono un po' circospetto: innanzitutto perchè non ho la Stelvio sotto al sedere da un bel pezzo e quindi, dati i pesi molto diversi da quelli del 790, devo un attimo "tararmi" sulla bestiona; e poi perchè voglio capire come la moto si comporta in inserimento di tornante, con le tarature riviste da Lucio.

Le sensazioni diventano positive nel giro di 3-4 tornanti! Ho come la sensazione di essere tornato casa, per così dire: il 1200 vibra e tira subito in uscita di curva, ma il mono sostiene la spinta e disegnare traiettorie il più sinuose possibile risulta attività estremamente fluida. Passati dunque i primi momenti con un misto di circospezione e curiosità, posso dedicarmi alla guida e al giro. 

La Valsassina non è una novità, ma i colori autunnali delle foglie, sugli alberi che si spingono sulle pendici della gole rocciose restano esaltanti. 

Ad aggiungere piacere al giro è anche il fondo stradale. Mi spiego: solitamente l'asfalto risulta umidiccio per via dei rivoli di acqua che scendono dalla parete del monte e il fatto di essere all'ombra non lo asciuga, così che non c'è da spingere più di tanto (per quanto si possa poi effettivamente spingere su questa strada dal tracciato tortuoso e stretto, ovviamente). Stavolta l'asfalto è stranamente più asciutto, nonostante l'umidità e le nebbie del mattino: molto positivo! Il fondo stradale è ovviamente un po' rovinato, ma qui posso apprezzare l'ottima taratura della forcella, che copia perfettamente le sconnessioni e aiuta a guidare meglio, senza troppi patemi. Trasmette sicurezza, insomma!

Le strette gallerie buie scavate nella roccia sono una delle caratteristiche di questa strada: un colpetto di clacson ci sta, per avvisare chi sopravviene da dietro le curve cieche.

Raggiunta Taceno, ci ho preso talmente gusto che la rifaccio al contrario, tornando verso Bellano: mi sono proprio divertito.

Mi incuriosisce una deviazione sulla sinistra che indica Biosio: lascio la strada principale e una rampa di 150 metri mi porta nel piccolo borgo, e soprattutto mi fa scoprire una terrazza panoramica che non conoscevo: fantastica la vista sul lago di Lecco!

Proseguo dritto e la strada mi porta nei pressi di un crotto. Essendo le 13, parcheggio la Stelvio e chiedo se c'è posto per pranzo, anche non avendo prenotato. Sono molto cortesi e mi fanno accomodare. Che dire: una bruschetta di pane di uva con gorgonzola e miele di castagne apre il pasto, e per secondo un delizioso spezzatino di vitello con polenta e funghi. Decido di accompagnare il tutto con una birra corposa, alla castagna marronessa con miele di selva. 

 

Ci starebbe benissimo del vino, ma un calice sarebbe troppo poco e una bottiglia sarebbe troppo, visto che devo guidare. Chiudo il pranzo con dessert di crema affogata in una amaro locale: l'amaro di Monte Muggio.

Dove pranzare: il crotto di Biosio merita una sosta, sia per l'ottimo cibo, sia per la cortesia del personale, sia per la spettacolare vista sul lago!

Riprendo la strada scendendo verso il lago. Lunga sosta al passaggio a livello di Bellano e poi si costeggia il lago, col sole del tramonto sul viso.

Vista l'aria che tira, che potrebbe vederci serrati molto presto per le misure di contenimento del covid, questo breve giro mi ha giovato molto e mi ha fatto fare una piccola scorta di moto e di respiro.

Alla fine la Stelvio è a 115.000 km.


domenica 18 ottobre 2020

Derby e Pian delle Fugazze a metà ottobre

Decisione presa su due piedi, per fare una sorpresa a Nolmar e goderci insieme a Jules Winnfield il derby della Madonnina nella sua nuova casa.

Siccome l'appuntamento a Rovereto è alle 13, me la prendo comoda e attraverso la pianura padana verso est percorrendo solo statali. Ad un tratto il quadro del 790 mi si spegne: restano visibili sono le spie poste ai lati del cruscotto. Decido di fare un filmatino e mandarlo via whatsapp al concessionario: potrebbe servire come prova per sostituirlo in garanzia. Mi era successo già la scorsa settimana, e nonostante un reset fatto in concessionaria, il problema evidentemente non è risolto: vedremo. Per il momento mi basta spegnere la moto e riaccenderla per far tornare tutto funzionante. Bene così. 

Per il resto, il 790 adv mi da solo un bel piacere di guida mentre corre tra i campi e le cascine del bergamasco e del bresciano. Proseguo poi verso la parte meridionale del lago di Garda fino a Peschiera. Quindi inizio a costeggiare l'Adige: la SS11 della sponda occidentale mi da sempre molto gusto. Sinuosa e veloce, consente una guida brillante e in sicurezza, non essendo neppure molto trafficata. Di tanto in tanto ci sono degli autovelox, ma resta comunque godibile. Poi passo sull'altra sponda dell'Adige.

Il fiume è bello pieno, dopo le piogge degli ultimi giorni. Osservare le rapide e le acque impetuoso ha un effetto quasi magnetico sullo sguardo.

Percorro la sponda orientale, sulla SS12 dell'Abetone e del Brennero: mi piace meno perchè meno divertente e anche più trafficata. Arrivo a Rovereto e aspetto Jules nel distributore ai piedi della strada che sale verso Vallarsa. Grandi abbracci: non ci vedevamo da troppo, con questo cavolo di covid che ci impone distanze e cautele. La salita della SS46 è un divertimento puro! Ogni volta che la faccio me la godo tantissimo: fondo perfetto, curve continue, panorama stupendo. 

Il lago di Spèccheri non lo avevo mai notato: ero sempre stato attratto dal monastero scavato nella roccia a Trembileno. Tra curve fantastiche che accrescono il piacere di guida e gli scorci panoramici che fanno bene agli occhi, è un gran bell'andare su verso il Pasubio. Per la prima volta ho portato il 790 tra le curve di montagna con le valigie rigide: volevo capire che sensazioni dava averle montate e come si comporta la moto tra le curve: tutto perfetto!

Il versante trentino è inondato di sole: lo stesso non può dirsi di quello Veneto. Mangiamo un panino nel baretto a Pian delle Fugazze e di fronte a noi si para un cielo competamente diverso: nuvole basse e nebbia fino a oltre Valli del Pasubio: volevo fare qualche foto ad uno scenario solitamente spettacolare ma oggi non è proprio il caso. Passiamo dinanzi al cartello che indica il percorso della strada delle 52 gallerie

Il resto del viaggio fino a destinazione, verso Schio, Bassano e Treviso è rapido quanto noioso, ma del resto non ci sono alternative dovendo arrivare a destinazione a fine pomeriggio. Le due "bestiole" mentre facciamo la spesa.


E alla sera... grande soddisfazione!!! Sorpresone a Nolmar e a Dude.. dopo la esaltante vittoria nel derby in trasferta!

E si brinda!

L'indomani è ora di rientrare. Colazione dei campioni...

Foto suggestiva...

E Bridget che è arrivata a 6.700 km.

Fine settimana spettacolare grazie all'ospitalità di Fabio, alla compagnia di Dude e Moreno e alla gentile collaborazione della doppietta di ZLATAN!!!!

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