giovedì 16 marzo 2023

Fine settimana Toscano/Romagnolo

10 Marzo

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Mezza mattina di venerdì, nulla di programmato, ma voglia di partire in moto. Chiudo tutto alle 13:30 e mi metto in sella alla Stelvio: due magliette e poco altro nella borsa interna della valigia lato scarico e via, in autostrada fino alla Parma-La Spezia. Il traffico scorrevole mi ha permesso di arrivare in tempo per poter prendere in considerazione di lasciare l'A15 per valicare l'appennino sulla SS62 della Cisa. Non mi passa nemmeno per la mente di resistere alla tentazione: esco a Fornovo e su per le curve verso Berceto. La cosa fantastica è che in questo venerdì pomeriggio non c'è nessuno: la Cisa fatta così, con una temperatura decisamente mite per inizio marzo, diventa un'esperienza memorabile! 

    Cisa spettacolare

Ridiscendo a Pontremoli, dove faccio benzina e mi rimetto in autostrada per raggiungere Pietrasanta, destinazione di tappa. Serata in compagnia a Viareggio, con l'allegria aggiuntiva degli incontri inaspettati.

Dove alloggiare: mi sono trovato molto bene a Pietrasanta, presso il B&B Villa Derna Non è proprio sul mare, come si legge in alcune recensioni di booking. E' un villino tra altre case, ad almeno mezzo km dal mare, con un cortile recintato e giardino, dove è possibile parcheggiare la moto. Molto ben tenuto, con diverse stanze, con check-in totalmente a distanza. Marco, il gestore, è persona cortesissima.

11 Marzo

Clicca qui per vedere il percorso dal Tirreno a S. Piero in Bagno 

Sveglia di buon mattino. Cielo coperto e Apuane immerse nelle nubi: le previsioni meteo non sono state rispettate, visto che sembrava dovesse essere soleggiato. Comunque mi avvio verso Pisa, dove intravedo il Duomo e la celebre Torre, e poi vado di FI-PI-LI, fino all'uscita per Cenaia e Lari. Un posto di blocco dei Carabinieri nei pressi di Lajatico mi fa perdere un po' di tempo. Intanto il cielo, che è sempre rimasto scuro e minaccioso, lascia cadere una pioggerellina sottile che mi accompagna verso Saline di Volterra e Pomarance. Per arrivare puntuale all'appuntamento con Nolmar a Colle Val D'Elsa "taglio" il passaggio per Radicondoli dal percorso che avevo previsto. In ogni caso, le strade fatte sono state, come sempre qui in Toscana, estremamente gratificanti. Finalmente raggiungo Nolmar. Ha un problema: strada facendo ha perso per strada la pedalina del cambio. 

Troviamo una ferramenta in loco e con bulloni, dadi e contradadi ecco una bella pedalina artigianale, super funzionale!

Visto che lavorare mette fame, ne approfittiamo per chiedere alla signora del negozio di indicarci una buona trattoria. Ci manda alla trattoria "La Speranza", dal nome della località poco fuori Colle Val d'Elsa. 

Crostini, rostinciana alla brace, vino rosso e formaggi pecorini: ottimo e abbondante e il problema cibo è risolto anche oggi.


Dove mangiare: in zona Colle val d'Elsa, sulla via per Follonica, a 7 km, in località la Speranza, si trova la Trattoria La Speranza: molto semplice, casereccia, con una grande brace a legna, porzioni abbondanti e genuine. La presenza di molti avventori è conferma della bontà del posto.

Ripartiamo in direzione Poggibonsi, in modo da poterci poi avviare verso Radda e Castellina in Chianti percorrendo in salita la fantastica SR429. Sotto una leggera pioggerellina, proseguiamo per zone ben note, in direzione di Cavriglia e Montevarchi, dove abbiamo avuto occasione di soggiornare diverse volte. Da Terranuova Bracciolini saliamo verso Loro Ciuffenna e, ancora tra i monti, verso Talla e Salutio: fantastico!! Sbuchiamo sulla SR142: benzina e via, in direzione di Bibbiena. Scegliamo di salire a destra, verso Chitignano e Chiusi della Verna. Molto bella anche questa, che forse avevo fatto in una sola altra occasione: di solito a Chiusi della Verna ci salgo da Bibbiena. In cima, prendiamo per Pieve S. Stefano che raggiungiamo scendendo ad andatura "allegra", dopo aver superato il Valico dello Spino.

Di qui, prendiamo la E45 e arriviamo spediti a S. Piero in bagno, dove ci sistemiamo. Una rinfrescata e siamo in tempo per un giro del grazioso borgo, poi una birretta in un pub locale.

 ...e alle 20 siamo a cena, come sempre ottima.

 

Dove alloggiare: all'Hotel Bologna abbiamo soggiornato varie volte: la struttura è molto semplice, a gestione familiare; Andrea Bravaccini, appassionato e simpatico, che si occupa della cucina, ci ha sempre trattati bene. Le moto possono essere parcheggiate in totale tranquillità accanto all'hotel.

12 Marzo

Clicca qui per vedere il percorso da S.Piero in Bagno - Porretta Terme 

Questa domenica mattina si presenta fredda e uggiosa. 


Partiamo da S. Piero in bagno e saliamo a sinistra, per S. Sofia, sulla SP26. Nemmeno 5 km e ci troviamo immersi nella nebbia più fitta, al punto che a malapena si riesce a vedere la strada: le gocce bagnano completamente la visiera del casco e sono costretto a tenerla aperta. Andiamo avanti così per diversi km, oltre Galeata e fino a Rocca S. Casciano. Bellissime strade, senza traffico, probabilmente grazie al maltempo che deve aver scoraggiato le girate fuori porta.

    Meteo decisamente inclemente
 

Raggiungiamo Marradi e con una curva a gomito, a destra, saliamo per Palazzuolo sul Senio. Quindi continuiamo per Coniale e Firenzuola: strade fatte mai o, forse, una sola volta, ma favolose!!! Da Firenzuola, fantastica la SP116 che ci porta verso la rotonda appena a valle del valico della Futa. Saliamo al cimitero militare tedesco e, poco più avanti, prendiamo a sinistra per scendere a Roncobilaccio. Passiamo proprio accanto all'autostrada e, poco più a valle, sotto al grande viadotto: che bello poter percorrere le "vecchie" strade, quelle che si facevano prima delle grandi arterie per il traffico di massa!! Da valle risaliamo, via Baragazza, verso Castiglione dei Pepoli. Poi, per un errore a una rotonda, prendiamo una strada sbagliata, che va in direzione di Vernio e Prato: andiamo avanti 7-8 km prima di capirlo. Che poi, a dirla tutta, è anche bellissima e curvosa, se noi non dovessimo andare verso Bologna e non verso la Toscana.. giriamo, torniamo a Castiglione dei Pepoli, e seguiamo l'indicazione "Laghi". La SP62 è perfetta: curve e saliscendi continui, costeggiamo il bacino del Brasimone con la diga delle Scalere e continuiamo fino al bivio con la SP40. Anche questa strada è favolosa e panoramica: raggiungiamo il Lago di Suviana.

Speravamo di mettere qualcosa sotto i denti al chioschetto sul lungolago, ma è chiuso. Allora decidiamo di arrivare fino a Porretta Terme, che è ad una 15ina di km. Mangiamo un boccone, un caffè ed è tempo di salutarci. Scendiamo verso Vergato e Bologna con la Porrettana e poi, ahimè, autostrazio fino a casa.

Fine settimana improvvisato con Nolmar e motociclisticamente strepitoso: possiamo dire che è iniziata la bella stagione!!!

La Stelvio ha superato i 152.000 km: ed è sempre più divertente!!

 

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