sabato 18 novembre 2017

E' novembre: tempo di mare! A Recco via Brallo e Val Trebbia

A lungo il termometro del cruscotto della Stelvio mostra il fiocco di neve, mentre attraverso le campagne del Pavese per spingermi nell'Oltrepo'.
Appuntamento a Rivanazzano: in un'oretta ci sono. Ho anche il tempo di una cioccolata calda. Poi arriva anche Nessuno13.


Direzione Godiasco e Ponte Nizza, lungo la Val Staffora: tanti velox! Poi passiamo al bivio: a sinistra per il Passo Penice; prendiamo a destra per Brallo di Pregola.
La strada è messa male: sarebbe bellissima, ma il fondo è davvero sconnesso. Devo dire che la ciclistica della Stelvio fa un gran lavoro: se fossi stato con la Bonneville forse mi avrebbe disturbato molto di più. In alcuni punti all'ombra, dove si attraversa il bosco, il fondo è umidiccio.
Comunque ormai siamo in ballo e balliamo. Superiamo il passo del Brallo, a quota 951 m., e procediamo lungo la SP186. L'andatura è tranquilla, per per goderci i panorami e gli scorci appenninici, tra gole dove la bruma è sospesa a mezz'aria discendiamo clivi ricoperti di colori autunnali.
Sbuchiamo sulla SS45 della Val Trebbia nei pressi di Ponte Organasco e seguiamo per Genova.
Questa parte della SS45 è secondo me la migliore: curve continue, tracciato vario e scorci bellissimi. A differenza della parte piacentina, qui il fondo stradale è perfetto! Farla in questo periodo in cui il traffico (anche motociclistico: purtroppo la zona è frequentata da tanti "intutati" che vanno come scannati..) è praticamente nullo è un regalo ulteriore di cui possiamo godere noi che non sospendiamo l'assicurazione.
Dunque un vero spasso guidare in queste condizioni, col sole che provvede a tenere asciutto il manto stradale.
Dopo Torriglia scendiamo verso Laccio e Bargagli, dove lasciamo la Val Trebbia per imboccare la SP225. Direzione Lumarzo e poi SP333 per Uscio. Curve continue mentre inizia la lunga e veloce discesa verso Avegno e Recco.

Qui in Liguria sembra di essere su un altro pianeta: detto dei 3 gradi di stamattina? Bene: quando arriviamo alle 14 ce ne sono 18 e molti approfittano del piacevole tepore per trascorrere qualche ora in spiaggia


Pranziamo con focaccia, trofie, alici marinate e dolce.
Ancora una passeggiatina digestiva sul lungomare. Il monumento ai caduti.


Il golfo antistante la cittadina.


Una suggestiva insenatura.


Poi dobbiamo tornare in sella: vogliamo fare un altro po' di curve prima che scenda il buio.

Risaliamo verso Uscio e Torriglia: anche e soprattutto in salita questa strada mi piace sempre! Perchè poi non è che si va su a pieno gas, ma puoi pennellare le curve pur ad andatura moderata. Saliamo per Ferriere e Boasi, per poi riprendere la SS45 fino a Torriglia.
A Torriglia prendiamo per Busalla. Anche la SP226 che passa per Montoggio e Avosso è favolosa. E il piacere non finisce a Busalla. Prosegue lungo la SS35 dei Giovi dove il tracciato è curvoso ma scorrevole, fino a Isola del Cantone.
Da Serravalle vado verso Tortona, ma diciamo che il divertente è finito. Ora è puro trasferimento, con la parte da Tortona a oltre la Certosa di Pavia trafficatissima: è questa la parte più faticosa e stressante del giro.
C'è comunque l'occasione di immortalare un'ultimo, suggestivo scorcio: il sole che scendendo sull'orizzonte è sempre più rosso merita una foto.


Poco meno di 400 km e una bella giornata davvero!


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