domenica 26 novembre 2017

Barolo e Langhe, fine novembre 2017

Non è importante la strada, questa volta. Pur avendo fatto su e giù per le Langhe, quello che resta di questo giro da queste parti del Piemonte sono gli stupendi scorci, che qui mi piace condividere.
Mattinata gelida di fine Novembre, temperatura 0°C.
I campi sono imbiancati dalla brina: sembra bianca anche l'aria. Un contesto che forse (...non ci sono mai stato..) è più simile a un ambiente siberiano.


La Stelvio corre immersa nella nebbia, quasi sempre molto intensa nella piana che corre da Mondovì a Dogliani.
Poi ci inerpichiamo, io e il fido bicilindrico a V, sulle colline che salgono verso Novello e Barolo.


Basta salire un po' e si esce dalla nebbia. E si può godere del contrasto dato dalla nebbia in basso, che avvolge soffice i piccoli rilievi, e dal cielo sempre più terso, in alto. C'è qualcosa di magico.
Mi vengono in mente i castelli medievali che emergono dal nulla.


A Novello, da una parte la nebbia, in basso; dall'altra il cielo di quella limpidezza che solo le fredde giornate del tardo autunno o dell'inverno sanno regalare.


Infine, nei pressi di Barolo, una vista spettacolare, che spazia dalle colline ricoperte dai filari di viti, alla pianura ammantata di nebbia, alle lontane (...ma neanche troppo...) Alpi ricoperte di neve.


Tanto basta per poter essere contenti di essere partiti col freddo del mattino quando avremmo voluto starcene nel letto al caldo, di esserci preoccupati per il cattivo tempo a causa delle previsioni dei siti meteo, di non aver chiuso l'assicurazione della moto continuando a pagare quando, in teoria, in inverno la moto la usiamo meno. Al diavolo tutto questo: questo ripaga tutto!


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