domenica 23 giugno 2019

9° Rebel BF 2019 - Tra Provincia Granda e Passi Francesi a a fine giugno

Come ormai da tradizione, anche quest'anno si tiene il piccolo raduno del gruppo di Bicilindrici Frontemarcia (BF): siamo alla edizione n°9: non male!!!

Venerdì 21.06
Il mio inizia nel tardo pomeriggio del venerdì, quando salgo in sella alla Stelvio e mi avvio verso occidente. La destinazione è Busca, nel cuneese.

Km alla partenza del venerdì

Mi tiro fuori dal traffico delle partenze del fine settimana facendo la A4 fino a Casei Gerola. Dopo lascio che il navigatore faccia il suo lavoro e mi guidi attraverso le piatte campagne, verso il tramonto.
Il meteo viene dato incerto, ma devo dire che regge e tutto sommato anche il caldo morde meno di quanto mi aspettassi. Bene così.
Intorno alle 19 sono in zona.


Il navigatore fa un po' di bizze proprio alla fine: mi fermo per sistemarlo un attimo e il cielo diventa scuro all'improvviso. Per fortuna sono vicino a una piccola palazzina con un portico e quindi posso ripararmi dall'acqua che inizia a scendere abbondante: prendo l'abbigliamento antipioggia e mi vesto, al coperto. Non sapendo se spiove o meno, riprendo la strada e percorro gli ultimi 3 km verso la destinazione sotto dei veri pallettoni di grandine! Una volta entrato nel piccolo centro storico di Busca smette di piovere.


Diciamo che da una parte mi è andata bene, perchè ho viaggiato sempre ascutto, al contrario delle previsioni; dall'altra, il meteo avrebbe potuto reggere 15 minuti in più!!
Comunque arrivo e trovo già alcuni che sono arrivati nelle ore precedenti. Parcheggio la moto nell'oratorio della chieda, che ci hanno riservato, scarico e saluto gli amici.
Giusto il tempo di cambiarsi e si va a tavola per l'ottima cena. Grandi risate e spirito di gruppo trovato in un attimo. L'ottimo dolcetto aiuta, ovviamente.


Sabato, 22.06
Si fa benzina e alle 9.30 circa ci si mette in marcia. 
Rebel 2019 - Il giro

Questo è il giro che si fa oggi

Ci si comincia a preparare per la partenza.








 

Arrivano le provviste per il pranzo.



Qualche problema di coordinamento iniziale fa si che il grosso del gruppo si avvii lasciando indietro alcuni. Quindi noi rimasti indietro ci troviamo a "vagare" per il circondario. In questo smarrimento ci "perdiamo" Nessuno13: lo ritroveremo la sera in hotel!!!
Primo punto di ritrovo è il Colle dell'Agnello: io, KKK col Multistrada, gkru73con la Bonnie e un amico di buecyb3r con una GS/urban ci dirigiamo verso la cima. La strada che sale è bella e divertente.


C'è anche poco traffico. Si guida bene.
La temperatura là sui 2700 metri del confine tra Italia e Francia è di circa 6 gradi, ma devo dire che, indossato il giubbetto antipioggia, non è poi così male.


Il confine sul Colle dell'Agnello

Intorno ancora la neve delle recenti, ultime settimane fredde.


Scendiamo e troviamo gli altri ad aspettarci in fondo alla lunga discesa, nei pressi della rotonda di Chateau Ville Vieille. Piccole puntualizzazioni organizzative su come evitare di perderci i pezzi per strada.



Il gruppo si rimette in marcia. Bellissimo guardare dagli specchietti il serpentone che si snoda lungo i saliscendi della strada.
Si va verso il col d'Izoard. Appena sotto, dove si dovrebbe girare a destra per salire, l'organizzazione di una corsa ciclistica ci blocca e sembra propensa a non farci salire. Poi riusciamo ad avere il loro permesso e si sale. La salita è bellissima e lunga lunga. i panorami attirano sempre più la nostra attenzione. Per non dire del momento in cui si scollina, prima del passo, e da uno slargo sulla sinistra, sopra lo strapiombo, si può ammirare il paesaggio lunare della casse deserte.





Grandissimo Ron.


Poco più avanti, sempre prima del passo, sempre a sinistra, una targa commemora le imprese di Coppi e Bobet: su questa cima si è fatta spesso la storia del ciclismo.
Sulla sommità, ai 2.360 metri, la famosa colonna, dove non ci si può esimere da scattare le foto.


Visto che è l'ora giusta, ne approfittiamo per consumare il pranzo al sacco con i panini preparati apposta: una delle due valigie rigide della Stelvio è piena di panini!!!



Mentre pranziamo decidiamo di cambiare il piano iniziale: anzichè ridiscendere da dove siamo arrivati, proseguiamo verso Briancon. 
Bellissima la discesa dall'Izoard da questo lato: la parte in alto è un parco giochi di tornanti e curve, tutte visibili dall'alto, intorno al Refuge Napoleon.


Scendiamo su Briancon, dominata dalla grande fortezza. E' il momento di fare benzina: nei pressi di un Carrefour, mentre siamo intenti a fare il pieno, il cielo diventa nerissimo e in pochissimi minuti inizia a scaricare acqua a secchiate! Indossiamo l'antipioggia giusto per arrivare dalle moto parcheggiate all'atrio del centro commerciale: ci è andata bene, dai.


Mentre aspettiamo che spiova, due solerti e troppo zelanti dipendenti del Carrefour ci rimproverano per le moto parcheggiate negli spazi delle auto. Ricevono diversi, solenni, meritatissimi improperi: quando è troppo è troppo. I francesi non li sopporto, e questo non fa che confermare l'antipatia. Ma resta il buonumore.




Comunque nel giro di una mezzoretta siamo di nuovo in marcia, sulla N94 verso Guillestre, dove ci immettiamo sulla D902 (la Route des Grandes Alpes) che sale per il col de Vars: salita lunga e bellissima, che termina con un grande spiazzo in cima ai 2.108 metri del passo.





La discesa è lunga e piena di tornanti, molto molto divertente!!! Al bivio per Meyronnes, anzichè prendere a sinistra per il Colle della Maddalena (..per i francesi, Col del Larche, dal nome del paesino alla base del lato francese..) proseguiamo verso Jausiers e saliamo sulla Route de Nice verso il Col de la Bonette. Fantastica salita: non c'è altro da dire: uno spettacolo. Peccato che la parte finale sia ancora chiusa per la neve.



Scattiamo qualche foto e si scende verso valle, direzione Nizza, lungo la D64. Ci fermiamo al sole, a St. Etienne de Tinee (S. Stefano di Tinia), per sgranchirci un attimo e fare due conti sulla strada che resta da fare e sui tempi per il rientro.



Lungo la M2205 andiamo verso Isola: seguiamo infatti le indicazioni per il Colle della Lombarda. 
La salita è favolosa!!! Io, Ogeko con la Scrambler865 e Gonzo con l'Africa Twin la scaliamo insieme ed è bellissimo! La parte finale è dentro una nuvola e non si vede niente.



Stiamo rientrando in Italia. La discesa della SP255 è stretta, lunghissima e piena di tornanti secchi, soprattutto mano a mano che si scende verso valle. Si sbuca a Vinadio, sulla SS2


Si continua verso Demonte e poi verso Borgo S. Dalmazzo e Busca. Sono quasi le 20!
Ma che giornata favolosa di curve e panorami! Siamo stati bravi, in tanti, a stare tutti uniti e a fare così tanta strada: alla fine saranno quasi 370 km!!!! Temevamo di prendere tantissima pioggia, mentre abbiamo girato sempre all'asciutto, tranne lo scroscio di Briancon. Meglio di così non poteva andare!
Il tempo di una doccia e di una rinfrescata e via alla serata, con un'ottima cena, tipica piemontese: squisita!!!!



Molto bene, come dice la maglietta di Sciulz!
Tiriamo oltre l'1 di notte a chiacchierare fuori dall'hotel e ci salutiamo: molti partiranno presto al mattino.

Domenica 23.06
Colazione, ultimi saluti prima che ognuno prenda la strada per casa.
Ci raggiunge il papà di Peo. Con lui, nessuno13, Ste, Ale e Peo, non paghi, ci facciamo la giornata ancora in giro per passi. Prima è il turno del Colle della Maddalena: salita lunga è bellissima, veramente spettacolare per panorami. alcune zone ricordano le formazioni geologiche delle Dolomiti o della Sardegna. Quasi in cima, al lago, prendiamo un caffè.


Si vede che è domenica: il traffico di moto ed auto è notevole e non mancano gli stupidi che mettono a rischio la vita propria ed altrui; oltre ai camper che i inerpicano per queste salite bloccando tutto il traffico che li segue. Questa è fantastica!


Salutiamo nessuno13 che torna a casa, e proseguiamo verso la cima della Maddalena: c'è un'iniziativa della polizia stradale italiana e francese sulla sicurezza.


Riprendiamo la discesa: mi fermo a mezza strada per far delle foto ai compagni di strada.


Dopo aver aspettato 20 minuti senza vederli arrivare, riprendo la strada verso il col de Vars, prossima destinazione.
Trovo tutti là, seduti ai tavolini da pic nic: erano davanti a me, non dietro: per questo non li avevo visti passare!


Mangiamo i panini che abbiamo conservato e stiamo al sole. Servizio impeccabile!



Un caffè a fine pasto e si riprende la strada: scendiamo verso Guillestre e voltiamo a destra per la D902, per salire di nuovo verso il Col d'Izoard. Stessi scenari di ieri, meravigliosi.
Già a scendere dal Vars ho cominciato ad accusare un po' di stanchezza: secondo me mi ha colpito il sole mentre pranzavamo. Infatti la discesa dall'Izoard verso Briancon la faccio proprio in relax. Si fa benzina prima di salire verso Monginevro, dove un benzinaio total mette la 95 a € 1,46: una decina di centesimi meno che dalle mie parti. Per il resto, devo dire che in Francia i prezzi sono allineati a quelli italiani di questo periodo: € 1,56 per la verde 95 ottani.
La prima parte della salita verso Monginevro la facciamo dietro a un bus: i tornanti a velocità ridottissima. Poi ce ne liberiamo e scavalliamo verso l'Italia. discesa verso Claviere e poi andiamo a prendere l'autostrada a Susa.
C'è un gran caldo. Sarà la stanchezza accumulata in questi giorni, saranno le turbolenze sul casco o la non perfetta insonorizzazione del casco, sarà il sole preso sul Vars: rimane il fatto che già l'autostrada è pesante di suo, farne quasi 300 km piatti è noiosissimo, ma il viaggio di ritorno mi pesa moltissimo.
Arrivo a destinazione che sono passate da poco le 19, con poco più di 1.000 km di viaggio e una gran voglia di una doccia, per poi stravaccarmi e riposare.
Si chiude così un fine settimana bellissimo, in cui ci siamo ritrovati con tanti amici, e che è stato occasione per rivedere alcuni passi francesi, farne altri nuovi mai visti e staccare la spina dal tran tran quotidiano che non lascia mai tempo per noi stessi.
Un bellissimo Rebel n°9, organizzato ottimamente da Bu3cyber e Flu.


L'anno prossimo sarà l'edizione n° 10: dovrà essere degna di cotanto anniversario!!!
Intanto la Stelvio si è caricata un altro migliaio di km.

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