sabato 9 febbraio 2019

A Febbraio si torna in sella, giro al Lago di Mergozzo

In settimana arriveranno le valigie nuove per la Stelvio, ma già stamattina passo da Millepercento.
Ho chiesto a Tiziano di procurarmi un kit paramani nuovo ed è arrivato: passo a Verano per sostituire il paramano destro danneggiato. 
Ieri sera ho sentito Peo e siamo intesi: se l'operazione di sostituzione va liscia, lo raggiungo e pranziamo insieme.
Da Millepercento va tutto liscio, due chiacchiere con i ragazzi dell'officina e sono pronto a mettermi in marcia. La giornata è davvero splendida e non c'è occasione migliore per rimettere le ruote in strada. Devo andare verso ovest, passando dalle zone di Malpensa e risalire poi verso la zona di Arona, costeggiando il lago Maggiore. L'autostrada qui non è  pagamento, quindi viene utile per essere in tempo all'appuntamento di mezzogiorno. Il percorso non è niente di che, quindi non mi soffermo. Avrei voglia di fermarmi in una piazzola sull'autostrada A26 dalle parti di Meina per godere dello scorcio del lago e fare una foto dall'alto, ma sarà per un'altra volta.
Giungo a Mergozzo: un semaforo regola l'afflusso alla zona del lungolago. E' scenografico raggiungerlo arrivando da una stretta viuzza in discesa, con la vista che si apre.

La Stelvio sul lungolago, a Mergozzo

Peo mi scrive che sta ripartendo da Stresa: nel giro di una ventina di minuti dovrebbe arrivare.
Nel frattempo approfitto per scattare qualche foto.

Il luccichìio dei raggi del sole riflessi sulle onde del lago

Faccio quattro chiacchiere con un gruppo di ciclisti che mi chiedono di scattare loro una foto di gruppo. Sono anche loro contenti per le belle temperature.

Anatre dai colori sgargianti

Dopo una mezzoretta arrivano anche Peo e Matteo: sono entrambi con le loro Ducati Monster 1200 nuove. Veramente molto belle, in entrambe le colorazioni.
Le due Monster in riva al lago


E' ora di pranzo.
Purtroppo il pub dove Peo solitamente pranza quando passa da queste parti è chiuso. Ci guardiamo intorno e la scelta cade su un ristorante sulla piazzetta, sotto i portici: "La Fugascina".
Entriamo, ben accolti dal personale nonostante l'abbigliamento ingombrante e i caschi. Sistemiamo tutto e prendiamo posto in uno degli ambienti, che ricorda una cantina. Le pareti, tutte in mattoni a vista, sono coperte da scaffali ricolmi di bottiglie dei vini più svariati.
Molto buoni i tortelli con il manzo.

Poi mi faccio convincere anche a prendere una coppa di mascarpone, e non me ne pento affatto. Basta però: le giornate sono ancora cortine e tocca rimettersi in strada. Salutiamo Matteo che deve rientrare a lavoro e deve lasciarci prima.
Io e Peo torniamo verso la zona di Malpensa e ci salutiamo al volo.
La Stelvio "gira" perfettamente, "tonda" come ultimamente mi ha abituato: è incredibile la sensazione che mi trasmette di andare sempre meglio con l'aumentare dei km percorsi.




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