sabato 3 gennaio 2015

Prima uscita del 2015, 3 gennaio. Alto Vergante.

Il primo giro del 2015 quest'anno beneficia del tempo ancora favorevole. Anche le temperature, ancora rigide l'ultimo giorno del 2014, in questa occasione si sono onnalzate un po'. Insomma, è un'occasione da non perdere.
Con vEcchialenza l'appuntamento è sulla SS33 del sempione nei pressi dell'uscita autostradale di Sesto Calende/Vergiate.
Tuttavia non ci arrivo via autostrada: da Via Novara arrivo a Settimo, quindi Bareggio e Vittuono. Versoil casello autostradale di Arluno sulla Milano-Torino e poi, seguendo le indicazioni per Malpensa, la SP34 fino a Buscate e Castano Primo sud. Di qui SS336dir/SP52 fino all'uscita per Somma Lombardo. A Somma la strada confluisce nella SS33 del Sempione che arriva da Milano. Alle 11.28 puntuale all'appuntamento con Vecchialenza. 
Convenevoli e auguri di buon anno e si va verso Arona. Saliamo al "san Carlone", l'imponente statua di S. Carlo Borromeo che domina questa parte di lago Maggiore dalla collina alle spalle di Arona. Per salire facciamo le prime curvette: la strada è in ottime condizioni.
Ci siamo studiati il giro calcolando di girare sempre sulle strade esposte al sole.


Proseguiamo dunque a mezza costa passando alle spalle di Meina. Saliamo verso Ghevio. Si alternano belle curve e assolati altipiani, attraverso borghi collinari molto molto carini, spesso costruiti attorno a piccole chiese di pietra, con tetti in ardesia. Prima di Massino Visconti, al termine di un falsopiano, lasciamo la via principale per Nebbiuno e svoltiamo a sinistra. Una ripida salita porta verso il santuario di S. Salvatore, che sorge dove già i Benedettini fondarono un'abbazia intorno all'anno 1000. Il santuario si raggiunge attraversando il bosco con uno sterrato di qualche centinaio di metri, il cui tracciato si complica in caso di fango e piogge.


Il luogo è davvero incantvole ed immerso nel silenzio.




La vista che si gode è bellissima. Si vede in basso la foschia che avvolge parte della montagna che digrada verso il lago.


Ridiscendiamo verso la strada principale ammirando il panorama che ci si para di fronte. Giunti all'innesto con la strada principale, proseguiamo verso nord. Dopo Graglia e Carpugnino, a sinistra voltiamo verso Vezzo. La strada tornaa salire e a inerpicarsi curvosa verso Gignese. Le condizioni stradali sono ottime, anche continuando verso Sovazza. Giunti ad Armeno, sono circa le 13, abbiamo il bivio per salire al Mottarone. Decidiamo tuttavia di scendere verso il Lago d'Orta, sponda orientale. L'ultimo tratto di strada prima immetterci sulla SP229 presenta vari tornanti: li affrontiamo con circospezione, dal momento che in alcuni tratti c'è un po' di umidità. Umidità che invece era completamente assente quando eravamo più in alto: lassù solo discrete quantità di sale, sparso per evitare le gelate. Appena prima di entrare sulla SP229 si abbassa il passaggio a livello. Inizia un'attesa che si protrae per almeno 20 minuti. Il segnale dell'arrivo del treno dev'essere posizionato davvero molto lontano lungo la linea ferroviaria! Uno scatto per ingannare l'attesa.


Decidiamo di mangiare un boccone ad Omegna e di ridiscendere lungo la SP229 verso Borgomanero. Poco prima di Borgomanero andiamo a sinistra (Est) per Gattico e Comignago, per poi tornare sulla SS33 del Sempione per passare dal negozio di un grande motociclista e fargli gli auguri di buon anno.


Lungo la SS33 percorriamo verso sud ancora qualche km, per poi salutarci oltre Vergiate, nei pressi di Somma Lombardo. Un giro di qulche ora, da considerarsi un altro regalo di questo sin qui ottimo inverno (motociclisticamente parlando).

Clicca per il dettaglio del giro di oggi.


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