venerdì 30 gennaio 2015

Ho provato la Tiger 800

Oggi finalmente ho avuto occasione di sedermi in sella a una moto del tutto nuova per me: la Triumph Tiger 800 XR. Si tratta della versione stradale della tricilindrica di Hinckley, caratterizzata dai cerchi in lega da 19 all'anteriore. Appena seduto in sella ho potuto sorprendermi di quanto naturale fosse la postura di guida: non ho avvertito il minimo disagio nel passaggio dalla Bonneville a questa. Anche la maggiore altezza della sella non mi ha procurato alcun fastidio: è snella il giusto in modo da non premere sull'interno coscia e permette di avere entrambi i piedi ben piantati per terra.
Una volta posizionati gli specchietti, mi sono avviato con circospezione dettata dall'inconsapevolezza delle reazioni di un motore da 95 cavalli. La frizione si è rivelata molto morbida e modulabile e il cambio abbastanza fluido. La prima parte della prova si è svolta nel traffico cittadino. Tra gli stop e le ripartenze che si susseguivano la moto si è dimostrata estremamente maneggevole e docile. Era sorprendentemente leggera. Le asperità del pavè e dei binari del tram venivano ben filtrate dalle sospensioni. Appena ho potuto aprire un po' il gas e salire anche alla terza marcia lungo il viale di circonvallazione, il sibilo del motore si avvertiva di più e i giri anche aumentavano, ma in modo molto morbido, senza strappi al salire della marcia. Il display dispone del contamarce, che mi ha fatto comodo essendomi la moto del tutto sconosciuta. I rapporti mi sono sembrati ben distribuiti. Poi mi sono diretto verso la tangenziale, per avere modo di provare la moto ad andature maggiori. Appena ho potuto mettere la 4º e poi salire di marcia man mano che il tracciato si apriva e si allargava mi ha subito colpito la rapidità con cui ci si ritrova, quasi senza accorgersene, a velocità rilevanti. Senza accorgersene perché il motore non da sostanzialmente vibrazioni e gira liscio, tondo, quasi morbido. La Tiger provata aveva il cupolino di serie, quello basso, e devo dire che la protezione dall'aria non è propriamente impeccabile: credo che il deflettore optional maggiorato possa migliorare questo aspetto. Comunque la moto resta stabile e sicura nella traiettoria impostata. All'uscita della tangenziale lo svincolo mi permette di apprezzare l'efficacia del freno motore in scalata. Poi inizio una fase di percorso pianeggiante misto, tra le campagne. All'inizio resto più circospetto, dovendo ancora prendere dimestichezza con freni e ciclistica in generale. Poi pian piano tutto comincia a venire naturale ed apprezzo molto la facilità con cui la moto va in curva e scende senza alcuna fatica, leggerissima. Anzi, alle volte abituato alla Bonnie che è più cancello, tendo a metterci un po' di forza fisica, accorgendomi subito dopo che invece non è necessaria. Cambiando marcia il motore reagisce prontamente, ma mai nervosamente o bruscamente, come accade col bicilindrico della Bonneville. Rientro dopo quasi un'ora e mezza. La sensazione che mi ha lasciato questa prova è che la Tiger 800 stradale è una moto alla quale non si fa fatica a prendere le misure, una moto confortevole e sincera, senza sorprese, senza sobbalzi e molto fluida, ma non priva di sostanza e capace di far valere i propri cavalli senza scomporsi. Credo sia ottima per lunghe tappe di trasferimento in autostrada come per divertirsi a fare curve su strade di montagna o semplicemente sul misto in pianura.  Con le borse rigide ed il bauletto posteriore è in grado anche di garantire una notevole capacità di carico. Venendo da un bicilindrico, per di più di concezione " tradizionale" non posso negare che mi sono mancate un po' le vibrazioni, il nervosismo, il borbottìo della Bonneville che ti tengono sempre desto. Diciamo che al confronto il motore della Tiger sembra quasi un motore elettrico, un frullino, per quanto dinotevoli prestazioni. Quindi una moto perfetta, che secondo me fa il suo lavoro meravigliosamente, buona per il veloce e per il misto, ma un po' asettica e priva di anima. Comunque impressione molto molto positiva: sono molto soddisfatto di come si comporta la 800. L'impressione è che sia affidabile e versatile.Ultimo appunto: ho avuto l'impressione che il motore scaldi parecchio tra le gambe: oggi era inverno e con 1-2 gradi la cosa può anche non essere propriamente sgradevole, ma forse la cosa può diventare tutt'altro che trascurabile nella bella stagione, quando di più si utilizza la moto, magari imbottigliati in una coda autostradale sotto il sole o in un ingorgo cittadino mentre si è bardati di tutto punto. 

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