martedì 10 luglio 2012

Dal massiccio del Sirente/Velino al Gran Sasso, su fino a Campo Imperatore - 10 luglio 2012


Era da tempo che avevo voglia di andare e finalmente oggi se ne è presentata l’occasione e non me la sono lasciata sfuggire.
Ecco il giro di oggi.


Visualizzazione ingrandita della mappa


Partenza intorno alle 9.30 da Vasto. Devo metterci per forza un po’ di autostrada. A14 fino al bivio per l’A25 “Autostrada dei Parchi”.. ad ogni uscita mi viene da dire “Adesso esco e mi faccio la Tiburtina..”.. ma ogni volta mi dico “..alla prossima esco..”..com’è, come non è, va a finire che “la prossima” è Sulmona. All’uscita dall’autostrada, mi trovo sulla SS5 “Tiburtina (Valeria)”. Passato Raiano, la strada prende quasi subito a salire, con belle curve, lungo una gola molto stretta: sbocca a Castelvecchio Subequo. Sin da lì iniziano le indicazioni per il Parco Naturale del Sirente/Velino. Seguo il tracciato, caratterizzato da carreggiate larghe e curve quasi sempre con ampio raggio. Fondo stradale ruvido, ma da’ affidamento: niente a che vedere coi giri dei giorni passati. Arrivo a Secinaro e una curva a gomito mi immette sulla strada che attraversa il parco. Man mano che si sale, la temperatura diventa gradevole: il fresco prende il posto della cappa afosa. Il massiccio del Sirente si staglia contro un cielo azzurro tersissimo. Approfitto per una sosta rinfrescante.

 



Riprendo la marcia e la strada mi porta al Passo della Forcella, a 1403 metri.



Poi si scende verso l’Altipiano delle Rocche e si giunge al bel paesino di Rocca di Mezzo. Non proseguo per Rocca di Cambio. Alla fine del paese prendo infatti la SP38 “Vestina” che mi porta verso L’Aquila. Strada piacevole, con alcuni tratti meno curati, ma con diversi tornanti, soprattutto nella parte finale: proprio da uno di questi tornanti scatto una foto alla piana dove si adagia il capoluogo abruzzese. 


Non arriverò in città, ma vedo comunque ancora molti edifici, storici e non, puntellati e imbragati da impalcature.
Prendo per Bazzano e poi Paganica, dove la SS17bis inizia a salire verso Assergi. 


Subito dopo il cartello, avanti 200 metri, sulla destra c’è una strada che porta al famoso laboratorio sotto il Gran Sasso. Intanto seguendo le indicazioni arrivo alla base della Funivia.


Poi proseguo per Campo Imperatore. Non è affatto vicino!!! C’è molta strada da fare: dopo un po’ di curve, si allaraga e sale ampia e con bei curvoni piacevoli e godibili, in salita, ma anche con qualche falsopiano, tornanti e dei tratti che discendono leggermente.. ovviamente poi si torna a salire. Andando avanti, lo spettacolo che si apre davanti ai miei occhi è da mozzare il fiato. Pianure sterminate, a perdita d’occhio, circondate da montagne che ricordano, in alcuni scorci, le Dolomiti. In altri scorci, vedi la strada dritta che prosegue grigia, tagliando la piana per km, e pensi di essere negli Stati Uniti, sulla Montagne Rocciose. FANTASTICO!!! Lascio parlare le immagini.



L'arrivo in cima..


Ecco l’albergo diventato famoso per aver ospitato Mussolini dopo la caduta del Fascismo. Venne liberato dai Paracadutisti Tedeschi il 12 settembre 1943 con l’ardita Operazione Quercia, sebbene la sorveglianza non fosse delle più strette e, secondo alcuni storici, non per caso. 


La vista di cui godeva il duce non era disprezzabile.. questa è la vista verso la piana de L'Aquila..


Questo invece è l’Osservatorio Astronomico..

C'era anche un gregge di pecore.. siamo in Abruzzo, del resto.. 

Si riparte, ripercorrendo a ritroso la strada..
 

..una mandria di cavalli, liberi.. che si sposta per l'altipiano...

 


Al bivio, prendo per  Castel del Monte.



 Avrei voluto visitarla, ma dopo aver superato la località Fonte Vetica, una gregge di mucche che pascolano si piazza sulla strada e non ne vuol sapere di muoversi. Alla fine mi tocca ripiegare sulla strada che porta verso Farindola. Il tratto iniziale, dopo la salita, è abbastanza mal messo: un po’ di sconnessioni, della ghia ietta.. ma poi, quando la montagna diventa collina, la strada migliora. Ecco l’Abruzzo verso Pescara, col mare sullo sfondo.

 

Proseguo per Penne, Loreto Aprutino e, con l’afa che cresce insopportabilmente, torno sulla SS16 per arrivare a casa.

Gran giornata, anche questa. Che posti bellissimi!!

3 commenti:

  1. Ma dove vuoi andare con quel cancello mangiaolio....

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  2. sei troppo forte!!!!!
    Antonio

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Apprezzamenti, consigli e critiche costruttive sono benvenuti!

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