domenica 16 giugno 2013

16 giugno 2013 - Passo del Gran S. Bernardo... quasi!




Stamattina sveglia neppure troppo di buon ora, ma si parte senza meta.. passo a Castano a prendere Ale e si decide su 2 piedi.. a dire il vero, l'unoca idea era di fare un giro in moto.. presumibile direzione: Ceresole Reale, al Parco Naz. del gran Paradiso.. per la precisione su al Colle del Nivolet. Tuttavia ci sono già stato altre volte.. alla fine si decide di andare verso Ivrea.. 
Inutile rimarcare la noia della SS11 che attraversa tutta la pianura Vercellese e ci porta fino a Santhià. Per fortuna la mattinata non è ancora calda al punto da schiattare!
Ad Ivrea ci piace andare per Aosta, invece che per il Gran Paradiso: qualche valle da risalire si troverà.
Così percorriamo la SS26 che segue il letto della Dora Baltea: tracciato abbastanza anonimo, senza curve e sostanzialmente dritto (.. beh.. del resto è una fondovalle), ma condizioni dell'asfalto ottime. Molte rotonde e nessun rilevatore di velocità.. e da Pont St. Martin la monotonia del tracciato è rotta da qualche saliscendi e dalle belle vette che si stagliano guardando in alto. Anche i castelli sono molto suggestivi. 
Si arriva ad Aosta che sono quasi le 13.. che fare? Beh, saliamo per il Passo del Gran San Bernardo! La SS27 inizia in una rotonda dopo essersi spinti un po' nel centro abitato di Aosta: si prende a sin. ed inizia a salire.. la strada è larga e confortevole, con un tracciato veloce.. a me ha ricordato un po' la salita del Sempione.. il fondo stradale è perfetto. Ogni tanto ci sono un paio di tornantoni in sequenza: alcuni proprio chiusi, altri più rotondi e davvero godibili, in terza con gas a metà.. anche 3/5.. poi comincia ad aprirsi lo scenario innevato dei monti e lo sguardo va verso l'alto, a seguire con gli occhi i contrafforti della strada che sale.. si assaporano i tornanti che si vedono in alto.. col bel tempo è davvero uno spettacolo. E la strada è davvero perfetta.

Purtroppo quando arriviamo ad un bivio che permette di scegliere tra il traforo e la vecchia SS27, leggiamo che il passo è chiuso dal km 23.. peccato!!!! Però un'indicazione avverte i turisti che il ristorante lungo la strada è aperto. 
La fame ormai è cresciuta e dunque scegliamo di salire, anche perchè il tempo è davvero ottimo!!
Continuano le curve e i monti si aprono sempre più innevati: bellissimo!


Finalmente arriviamo al rifugio. Ci sono diverse moto, ma la strada non era comunque affollata: raramente si incontravano auto in senso contrario. Prendiamo polenta concia e un po' di formaggi..


...mentre della gelida acqua cristallina sgorga da una fontana e finisce in un abbeveratoio ricavato in un tronco.


Caffè, inevitabile!!
Poi, altrettanto inevitabile, svaccarsi sul prato invitantissimo, per godersi lo scenario, il sole, ed anche un meritato sonnellino.. mentre lo scroscio dell'acqua di un torrentello vicino fa da sottofondo. Che pace!!


Anche le goccioline d'acqua si godono il sole, al riparo nelle foglie delle piantine del prato...



Alle 15.30 si decide di rimettersi in marcia. Purtroppo impegni a casa impongono di ripartire e scegliere l'autostrada. Un vento tremendo accompagna il viaggio fino a Santhià. Poi... è solo caldo folle.. e mal di sedere: la sella piatta della Bonneville, quella di serie per capirsi, è davvero dura per le distanze lunghe!!!
Vabbè.. alle 18 lascio Ale a casa.. e alle 19, più o meno, lasciato alle spalle il traffico della tangenziale, sono a casa. Pesantuccio.. ma bei posti. Bisogna tornare quando il passo è aperto!

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