sabato 23 marzo 2019

23 Marzo in giro al Monte Fasce, sopra Genova

La partenza è a rilento, per via del traffico della Tangenziale. Sono le 10.15 quando con Peo e Federico ci avviamo verso le campagne del Lodigiano e del Piacentino, passando da Borgonovo Val Tidone.
Se inizialmente è ancora freschetto, poi la temperatura sale progressivamente durante la giornata, al punto che poi sentiremo caldo.
Ci dirigiamo verso la Val Trebbia, seguendo le indicazioni per Rivergaro. Passiamo dal Castello di Rivalta e dal Castello di Statto, diretti verso Travo.
La Val Trebbia è laggiù, alla nostra sinistra, ma corriamo a mezza costa sula SP40, dal tracciato sinuoso e gradevole: l'asfalto è ottimo, anche se bisogna prestare attenzione alle sconnessioni dovute al terreno franoso.
Raggiungiamo Bobbio, dove in piazza ci ha pazientemente aspettato Nessuno13.

Bobbio è punto di ritrovo di tantissimi biker appena arriva la primavera

Da Bobbio in avanti inizia un vero e proprio parco dei divertimenti: la Val Trebbia è ben nota tra i motociclisti della zona per le curve che sembrano non finire mai, con la SS45 che si snoda tra saliscendi, colline e gole.


Un altarino votivo

Inondato di sole, risalta il verde dell'erba primaverile, mentre i colori dell'acqua del fiume assumono mille tonalità di un azzurro intensissimo, alternato al verde smeraldo.
Il fatto è che ci stiamo divertendo talmente tanto nella guida, da non voler interrompere gli automatismi: ma certamente lo scenario meriterebbe delle soste continue per essere immortalato.
Superata Torriglia raggiungiamo la rotonda di Bargagli, dove sbagliamo la direzione: restiamo sulla SS45 e prendiamo per Genova, invece che imboccare il tunnel della SP225 per Chiavari/Ferriere. Arriviamo praticamente alle porte del capoluogo ligure, prima di fare inversione: abbiamo perso una mezzoretta. Pazienza.
Imbocchiamo stavolta la strada giusta e poco dopo saliamo a destra sulla SP19 per Lumarzo: la strada è stretta, caratterizzata da curve molto chiuse, quasi continue, mentre intorno si ammirano le vallate subito alle spalle della costa ligure.
Poco dopo aver superato il borgo di Pannesi, una secca svolta a destra ci porta sulla SP67 del Monte Fasce. Poche curve e raggiungiamo la trattoria "La Cornua", dove decidiamo di sostare per il pranzo.


Antipasti, trippa, stoccafisso, taiarìn col pesto ci danno sostegno dopo le ore di moto.
Davanti al ristorante la vista spazia verso la valle, fino al mare.

La vista verso Sori

Dopo pranzo, qualche foto.


Riprendiamo la strada verso la sommità del Monte Fasce: panoramica al massimo, con belle curve e con l'asfalto che tiene ottimamente: ecco perchè alcune riviste specializzate vengono fin quassù a provare le moto! Da diversi punti si gode di una vista stupenda.

All'orizzonte il promontorio di S. Margherita e Portofino

Nessuno 13 sale su fino a dove ci sono le antenne e i ripetitori. Noi ci fermiamo in basso: la strada è molto molto sconnessa e non è propriamente adatta alle nostre moto.


Sullo sfondo la parte meridionale del golfo di Recco

La parte di strada che torna a valle dopo aver valicato il monte è estremamente panoramica, caratterizzata da tornanti e dalla carreggiata molto stretta: se si incontrano due mezzi, si rende necessario fare alcune manovre. Il caldo non aiuta e le ventole delle moto partono alla grande.
Tuttavia la vista su Genova illuminata dal sole del pomeriggio è suggestiva.


Ci salutiamo all'imbocco dell'autostrada a Nervi. Giornata partita lenta, ma che alla fine è stata meravigliosa, sia per la guida, sia per i posti visti!

Alla fine poco meno di 400 km

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