sabato 2 marzo 2019

Inizio Marzo sul lago Maggiore

Questo sabato giratina di nemmeno 200 km, tanto per far girare la Thruxton stare con gli amici.
Un'oretta a far due chiacchiere da Magnoni, il concessionario Triumph di Gallarate, dove con Peo abbiamo potuto toccare con mano la Scrambler 1200, ultima arrivata della famiglia modern classic di Triumph.
La cosa che ci ha colpito di più è la sua imponenza: è davvero molto alta, ed anche di taglia notevole. La tiger Explorer 1200 che era accanto, pur essendo una moto di ragguardevoli dimensioni, sembrava quasi di grandezza uguale.

La nuova scrambler1200

Sia io che Peo abbiamo trovato le finiture e la qualità della componentistica di livello altissimo, con una grande cura del dettaglio. Una cosa che mi lascia perplesso è il peso del mezzo in rapporto alla funzione per la quale Triumph dichiara di averlo studiato (off-road) e in rapporto all'effettiva dotazione che va in quella direzione (cerchio da 21, raggi, mappe dedicate, sospensioni, lunghezza della forcella, cavalletto laterale più lungo, ecc..).
Infatti la moto ha tutte le predisposizioni per fare dell'off serio e non solo la classica strada bianca, a differenza delle "endurone" (termine abusato e improprio: lo ammetto) tipo GS, la mia Stelvio o similari. Inoltre, sempre visto come un vantaggio rispetto a quelle moto, è priva di tanti orpelli come le valigione o le protezioni aerodinamiche.
Dato dunque riconoscimento alle qualità della moto, essa tuttavia resta pesante rispetto alle moto da enduro vero. 
Ne deriva che se uno vuol fare enduro vero e sa farlo, probabilmente sceglie altro. Questa verrà scelta da chi ha tanti soldini da metterci (..e magari vuol distinguersi prendendo qualcosa di diverso dal "solito" GS...), non andrà a fare mai enduro (..al massimo qualche strada bianca..), e vuole passare per il grande avventuriero parcheggiando una moto di indubbio stile davanti al locale dell'aperitivo.
Se questo, per Triumph, determinerà un ritorno sufficiente in termini o di vendite o di ritorno di immagine o di visibilità, avranno avuto ragione loro.

La forcella anteriore Ohlins è uno dei biglietti da visita più evidenti di questa moto.

 Dettaglio dell'anteriore

Anche l'impianto frenante della Brembo è indice di grande attenzione al dettaglio e alla performance.

La grande ruota da 21 con raggi tangenziali

Sospensioni posteriori Ohlins con grande escursione e Metzeler Tourance. Pedane zigrinate per favorire il grip degli stivali, barre paramotore.

La parte posteriore

Un'altro aspetto che mi ha colpito è il passo, molto lungo.
Magari più avanti, quando saranno disponibili, sarebbe bello provarne una.
Dopo abbiamo preso la strada del Lago Maggiore: verso le 13 siamo arrivati a Ranco, sulla sponda orientale del Lago Maggiore. Parcheggiamo, in attesa di Matteo.


C'è grande tranquillità: il movimento si concentra più verso Angèra.


Pranzetto sulle rive del lago, sulle cui acque calme i cigni si aggirano tranquilli..



Arriva Matteo con la sua Ducati: beviamo una birra e consumiamo un pasto rapido.

La Panigale 959 è meravigliosa

Le 3 "bimbe" fanno davvero un assortimento di grande valore, anche estetico. Sono bellissime!




Anche se non è stato un giro guidato, visti i tempi ridotti a disposizione in questa giornata, è stato comunque piacevole cambiare aria per qualche ora: in questo periodo, con queste temperature, stare a casa è uno spreco!

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