domenica 17 marzo 2019

15-17 marzo: fine settimana abruzzese

Partenza di primo mattino, per poter godere della bellissima giornata.

 Partenza di buon mattino

Autostrada fino a Cesena nord, dove prendo la E45 Ravenna-Orte. Molto vento, parecchi tratti in corsia singola per via di numerosi cantieri. In compenso scenari bellissimi, soprattutto nella parte appenninica da Cesena, verso Sarsina, Verghereto e fino a Pieve Santo Stefano, sotto il valico dello Spino, dove in altre circostanze sono sceso in arrivo da Chiusi della Verna e dalla Toscana.
Costeggio il bacino artificiale di Montedoglio, Sansepolcro, Città di Castello e Perugia, dove sempre seguendo le indicazioni per Roma si costeggiano Assisi e Spello, per poi raggiungere il bivio di Foligno e lasciare la Flaminia.

Alla ricerca di un percorso

Qui, da quando hanno aperto la nuova SS77var della Val di Chienti che porta verso Civitanova Marche via Tolentino (..con eventuale deviazione per Macerata..), che sostituisce la "vecchia" SS77 come strada principale, sono passato 2 volte, includendo questa, ed in entrambi i casi ho sbagliato: intenzionato a prendere la "vecchia" SS77, mi sono ritrovato sulla 77var, dritta come un fuso a tagliare e velocizzare il percorso verso Muccia e Colfiorito, passando sotto i monti con numerose gallerie.

Nota sul percorso: per prendere la vecchia S77, una volta lasciata la SS3 bisogna prendere a sinistra al 2° svincolo, dove è indicato Pale: non bisogna seguire il cartello marrone "Parco Regionale di Colfiorito". Solo così ci si ritrova sulla strada curvosa!

Foligno-Colfiorito-Visso-Castelluccio-Acquasanta Terme 2h30 e 110 km


La strada "corretta" se si vuole salire per la vecchia SS77 evitando i tunnel della nuova SS77var.

Pazienza: la giornata invitava a fare le curve della vecchia strada, restando sul versante occidentale della montagna e non da quello di Comunanza, per poi decidere in base all'ora dove andare, ma è andata così. Mentre proseguivo verso est, mi sono risolto a lasciare la strada veloce per dirigermi verso Sarnano ed Amandola: ricordavo la strada e mi era piaciuta ai tempi del "dove ci va Tour" di giugno 2018, anche se l'avevo fatta arrivando da sud e dalla Salaria.
Dopo il lago di Caccamo, sulla destra, sono uscito a Caldarola. Mi lascio sulla sinistra il bel palazzo del comune in mattoni a vista, affacciato sulla piazza. Il paese a quest'ora è deserto. Seguendo le indicazioni per Ascoli Piceno, continuo lungo la SS502 verso Cessapalombo. Il tracciato è bello e curvoso, con vari tornanti su e giù per le belle colline marchigiane. Il fondo stradale non è buono e non da molto affidamento: lo si percorre godendosi lo sfondo delle montagne innevate, al sole.

I Sibillini dalla SP502 nei pressi di Cessapalombo

Poco più avanti c'è il bivio, a destra, per la SP91 del Lago di Fiastra, che porta anche a Podalla, il luogo dove in maggio gli amcii marchigiani organizzano una bella mangiata in compagnia: prima o poi mi ripropongo di andare sia al lago, sia al raduno mangereccio. Qui siamo sul versante est della montagna: dall'altra parte ci sono Visso e Castelsantangelo sul Nera, per andare a Castelluccio di Norcia.
Mi immetto sulla SP78 verso Sarnano: ogni volta che passo di qua rimango sorpreso perchè riconosco il posto solo quando ci arrivo: "ah, questa è Sarnano!" mi ritrovo sempre a chiedermi nel casco. Continuo per Amandola, resa inconfondibile dallo scenografico portale.


L'ultima volta ero passato di qua in agosto, in T120: mi ero visto con Stradamax. Stavolta proseguo lungo la SP237 per Comunanza. Alla rotonda di Comunanza il navigatore mi indicherebbe come strada più veloce quella che, prendendo a sinistra, va verso Pedaso e la A14 (la SP238). Decido invece di prendere a destra, verso Ascoli Piceno, e quella direzione seguo costantemente per tutte le indicazioni successive. In generale, non so se fosse per stanchezza, o per semplice scarsa "vena" mia, non ho apprezzato questa strada percorsa in direzione sud come invece ricordavo di averla apprezzata in direzione nord (dalla Salaria verso Comunanza e Amandola, per intenderci): vero è anche che l'avevo percorsa con la T120 e non con la Stelvio, moto differenti per caratteristiche.
Dalla Salaria volto a sinistra in direzione Ascoli Piceno e A14. Nemmeno il tempo di entrare in A14 a S. Benedetto del Tronto che i cartelli che anticipano code in aumento mi consigliano di uscire a Roseto. Ne approfitto per fare benzina e proseguo verso la SS16. Gran traffico locale, che mi rallenta molto. Dopo una decina di km seguo le indicazioni e riprendo la A14 a Pineto. Di qui in avanti solo autostrada, diversi cantieri sui viadotti abruzzesi, e arrivo alle 18.30 dopo 776 km.

Magnifico il tramonto, con la Majella sullo sfondo

Termine di una lunga e bella giornata in sella

Domenica: rientro via autostrada. Lascio la A1 a Valsamoggia, subito oltre Bologna Borgo Panigale, per via di code segnalate oltre Modena sud. Quindi supero Modena restando in statale, via Emilia fino a Rubiera e Rientro a Reggio Emilia, nei pressi dello stadio Mapei. Alla fine da 5 ore e mezza di viaggio, con 3 soste per la benzina e basta, diventano 6 ore 20: non male, rispetto agli altri viaggi autostradali: stavolta non hanno interferito la sonnolenza e il caldo.

 Alla fine saranno 1.435km

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