A lungo il termometro del cruscotto della Stelvio mostra il fiocco di neve, mentre attraverso le campagne del Pavese per spingermi nell'Oltrepo'.
Appuntamento a Rivanazzano: in un'oretta ci sono. Ho anche il tempo di una cioccolata calda. Poi arriva anche Nessuno13.
Direzione Godiasco e Ponte Nizza, lungo la Val Staffora: tanti velox! Poi passiamo al bivio: a sinistra per il Passo Penice; prendiamo a destra per Brallo di Pregola.
La strada è messa male: sarebbe bellissima, ma il fondo è davvero sconnesso. Devo dire che la ciclistica della Stelvio fa un gran lavoro: se fossi stato con la Bonneville forse mi avrebbe disturbato molto di più. In alcuni punti all'ombra, dove si attraversa il bosco, il fondo è umidiccio.
Comunque ormai siamo in ballo e balliamo. Superiamo il passo del Brallo, a quota 951 m., e procediamo lungo la SP186. L'andatura è tranquilla, per per goderci i panorami e gli scorci appenninici, tra gole dove la bruma è sospesa a mezz'aria discendiamo clivi ricoperti di colori autunnali.
Sbuchiamo sulla SS45 della Val Trebbia nei pressi di Ponte Organasco e seguiamo per Genova.
Questa parte della SS45 è secondo me la migliore: curve continue, tracciato vario e scorci bellissimi. A differenza della parte piacentina, qui il fondo stradale è perfetto! Farla in questo periodo in cui il traffico (anche motociclistico: purtroppo la zona è frequentata da tanti "intutati" che vanno come scannati..) è praticamente nullo è un regalo ulteriore di cui possiamo godere noi che non sospendiamo l'assicurazione.
Dunque un vero spasso guidare in queste condizioni, col sole che provvede a tenere asciutto il manto stradale.
Dopo Torriglia scendiamo verso Laccio e Bargagli, dove lasciamo la Val Trebbia per imboccare la SP225. Direzione Lumarzo e poi SP333 per Uscio. Curve continue mentre inizia la lunga e veloce discesa verso Avegno e Recco.
Qui in Liguria sembra di essere su un altro pianeta: detto dei 3 gradi di stamattina? Bene: quando arriviamo alle 14 ce ne sono 18 e molti approfittano del piacevole tepore per trascorrere qualche ora in spiaggia
Ancora una passeggiatina digestiva sul lungomare. Il monumento ai caduti.
Il golfo antistante la cittadina.
Una suggestiva insenatura.
Poi dobbiamo tornare in sella: vogliamo fare un altro po' di curve prima che scenda il buio.
Il golfo antistante la cittadina.
Una suggestiva insenatura.
Poi dobbiamo tornare in sella: vogliamo fare un altro po' di curve prima che scenda il buio.
Risaliamo verso Uscio e Torriglia: anche e soprattutto in salita questa strada mi piace sempre! Perchè poi non è che si va su a pieno gas, ma puoi pennellare le curve pur ad andatura moderata. Saliamo per Ferriere e Boasi, per poi riprendere la SS45 fino a Torriglia.
A Torriglia prendiamo per Busalla. Anche la SP226 che passa per Montoggio e Avosso è favolosa. E il piacere non finisce a Busalla. Prosegue lungo la SS35 dei Giovi dove il tracciato è curvoso ma scorrevole, fino a Isola del Cantone.
Da Serravalle vado verso Tortona, ma diciamo che il divertente è finito. Ora è puro trasferimento, con la parte da Tortona a oltre la Certosa di Pavia trafficatissima: è questa la parte più faticosa e stressante del giro.
C'è comunque l'occasione di immortalare un'ultimo, suggestivo scorcio: il sole che scendendo sull'orizzonte è sempre più rosso merita una foto.
Poco meno di 400 km e una bella giornata davvero!
Poco meno di 400 km e una bella giornata davvero!
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