Non sono uno che soffre il freddo, ma quassù la sensazione della bassa temperatura si è ulteriormente accresciuta: ne approfitto per acquistare una felpetta sottile nel negozio di articoli sportivi in cima al passo. Costeggio il lago godendomi la vista sulle montagne circostanti.
Comincia a delinearsi un'idea di percorso: invece di salire subito allo Julierpass, vado verso il Berninapass. Poco prima di St. Moritz faccio benzina: contando i litri e i km percorsi, scopro con soddisfazione che, oltre a farmi divertire, la Bonnie ha fatto i 25 km/L! Passo St. Moritz e volto a destra. Bellissima la vista che da un tornante scopre il ghiacciaio del Bernina.
La strada è larga e molto filante, per raggiungere Diavolezza: sulla destra la funivia. Dritto, la strada riprende a salire, mentre di tanto in tanto incrocia i binari delle Ferrovie Retiche, quelle del celebre trenino rosso. Prima del passo c'è l'Hospitz, pieno di moto. Non mi fermo: voglio arrivare 300 metri più avanti, al Berninapass.
Fotografo la vista sulla valle, con le nuvole che aleggiano: non è propriamente una bella giornata.
Torno indietro, sui miei passi, fino al bivio per St. Moritz: prendo a destra verso Samedan. Poco più avanti, alla Punt Chameuse, una deviazione secca a sinistra attacca la strada per il passo Albula. Ora il cielo si è aperto e il sole scalda un po' la temperatura: va già meglio. Bellissima l'albulastrasse, coi suoi spazi aperti! Uno stambecco (..in legno!) veglia sul percorso.
Ed eccomi al passo Albula: anche se c'è il sole, un vento teso e fresco spazza l'altipiano.
Qualche residuo delle nevi invernali resiste là in cima, mentre inizio la lunghissima discesa. Traffico zero, pochissime moto, si guida davvero in sicurezza e rilassati, mentre tutto intorno si aprono gole, prati verdissimi e cascate. Arrivo al caratteristico paesino di Bergün: tutto molto "svizzero".
Mentre guido mi scopro a pensare che mi sto davvero godendo il giro. Filisur e poi Tiefencastel, per voltare a sinistra riprendere a salire, sulla strada cantonale 3. Mi accodo a 2 BMW GS e ad una V100 Mandello, e li seguo nelle curve, curioso di carpire ogni possibile indicazione di come si comporta la nuova tourer di Moto Guzzi. Uno sguardo alla Mandello e uno ai bei panorami circostanti, con il lago di Marmorera e la diga. Le curve si snodano guidate e sinuose, per farsi poi più secche e chiuse nell'ultimo tratto prima di raggiungere lo Julierpass.
La discesa verso Silvaplana è veloce, qualche tornante nel finale, ma si arriva abbastanza in fretta sul lungolago. Giro in tutto relax: non posso non perdermi uno scatto a questi magnifici cavalli nei pressi di Sils.
Un ultimo sguardo dal Maloja.
Mangio il panino col formaggio che avevo comprato al mattino, mi godo l'aria fresca e stavolta i tornanti sono a scendere. Qualche scatto ancora, tra i campi della Val Bregaglia.
La grande diga, sullo sfondo.
Si torna verso Chiavenna, un ultimo caffè da Moreschi e via di nuovo, costeggiando tutto il lago di Lecco. Alla fine saranno 485 km e tanto gusto per le zone visitate e per il piacere della guida che queste strade sempre regalano!
Clicca qui per vedere il GIRO SVIZZERO di oggi.
Nessun commento:
Posta un commento
Apprezzamenti, consigli e critiche costruttive sono benvenuti!