sabato 12 settembre 2020

A metà Settembre si torna in sella: verso il Vezzena e l'altopiano di Asiago

Mesi di sostanziale inutilizzo: la Stelviona e Bridget von Hammersmark spesso e volentieri con la batteria collegata al mantenitore di carica per evitare che lo scarso utilizzo le scarichi.

Mi prendo uno spazio di tempo al sabato mattina e con nessuno13 ci troviamo fuori dal casello di Brescia Est. Non ci vedevamo dal giro del Febbraio 2020 proprio sul Garda. Nessuno13 c'è sempre quando si tratta di fare km: un motociclista instancabile!

Saliamo verso il lago di Idro, non prima di aver sfilato la lunga teoria di auto incolonnate sulla SS45bis e ter in direzione di Gavardo. Di qui ci dirigiamo sulla SS237 del Caffaro fino oltre Anfo. Nei pressi di Storo saliamo a destra verso la Val di Ledro e finalmente la strada regala i primi tratti guidati, coi suoi bei tornanti in salita, tra le gole, prima di raggiungere l'altipiano che porta al passo Ampola.

Piccola sosta caffè dopo diverse ore in sella.

Costeggiamo il Lago di Ledro e iniziamo la discesa. Qualche km di tornanti per giungere a valle, passando a nord di Riva del Garda per dirigerci verso Arco di Trento. Da qui seguiamo la SP48, statale curvosa che nessuno13 già conosce e mi ha fatto impostare sul navigatore. In effetti è molto divertente: stretta, a dirla tutta, ma non essendo con la Stelvio e le sue valigie, con il 790 si va molto bene. Nei pressi di Ronzo-Chienis passiamo dal Passo S. Barbara e diamo un'occhiata all'ora. Abbiamo appuntamento con Nolmar per le 12.30 circa: non possiamo salire anche per la SP88 verso Bordala; quindi optiamo per scendere verso Rovereto dalla via più rapida. Qualche km di autostrada del Brennero fino a Trento e poi SS47 della Valsugana. La strada è larga e rapida: raggiungiamo in una ventina di minuti il luogo dell'appuntamento a Pergine Valsugana, nei pressi dell'Hotel Meridiana, dove Nolmar ci attende con la sua Triumph T120. Ci si rivede dopo mesi e sono belle sensazioni: cose che erano normali fino allo scorso anno, ora sono grandi momenti, vista la separazione forzata dei mesi passati.

Riprendiamo la statale costeggiando il lago di Caldonazzo in direzione di Levico Terme centro, dove deviamo a destra. Vogliamo percorrere la strada del Menadòr (nota anche come Kaiserjaeger strasse), costruita dagli austriaci nel 1915. 

Note: sono presenti segnalazioni che limitano il traffico a mezzi che non superano certe dimensioni e, a dirla tutta, questa strada dovrebbe essere percorribile solo in moto o in bici: se ci si avventura in auto per questo tracciato stretto e pieno di tornanti chiusissimi si rischia di vivere una brutta esperienza. Assolutamente da non perdere, per chi può arrivarci, la suggestiva vista sui laghi di Levico e di Caldonazzo da un tornante, con un piccolo spazio ricavato per poter accostare e godersi lo stupendo panorama sulla Valsugana.

Purtroppo salendo ci imbattiamo in un camper con targa austriaca che si è inerpicato fin quassù! Nei pressi del breve tunnel scavato nella roccia ha rischiato di rimanere incastrato... e pochi metri più avanti, si è effettivamente incastrato in modo inestricabile con un'auto che scendeva in senso opposto. Inevitabile il contatto tra i due mezzi. Per fortuna era rimasto un piccolo spazio e con le moto abbiamo potuto infilarci, proseguendo verso la sommità.

Un breve tratto in discesa e prendiamo a sinistra la SS349 di Val d'Assa per andare in direzione del Passo Vezzena. Nei pressi di un tornante sappiamo già dove andare: si sale e si volta a sinistra per una breve sterrata che ci porta alla Malga Zochi, dove ci eravamo trovati bene già nel giro a Merano e Austria di luglio del 2019


 

Siamo già con le gambe sotto al tavolo quando, come si vede nella foto qui sopra, ci raggiunge anche Jules Winnfield: grande sorpresa!!! E' con la nuova GS adventure 1250, fresca fresca di valigie nuove: bella bestiona! Grandi festeggiamenti e battute! Si mangia in compagnia senza risparmiarsi, ad essere onesti, e si riparte per andare verso Folgaria e, di qua, su verso il Passo Coe. Per me è la prima volta.

Sul passo si trova l'omonimo lago, nei pressi del quale sono posizionate le installazioni della Base Tuono. E' una base missilistica dell'areonautica, dismessa dal 1978.

Si torna verso valle, con una breve sosta poco più avanti per godere della vista verso Tonezza del Cimone e la pianura che porta a Piovene Rocchette.

L'arrivo ci vede appena sotto i 500 km dal mattino, poco prima delle 19.

La serata in terrazza a casa di Jules, dopo tanti mesi di distanza, passa tra risate e una corposa mangiata, accompagnata da delle sane, gioiose bevute!



Se qualcosa di buono può aver lasciato questo periodo di isolamento, che ancora dura, è di aver permesso di apprezzare ancora di più i valori veri, come l'amicizia e il piacere di stare insieme.

Il giro di oggi


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