sabato 12 ottobre 2019

Metà Ottobre in Val Trebbia

La giornata inizia con la parte iniziale della SS412 della Val Tidone immersa in un'intensa coltre di nebbia, col sole che appena si intravede al di là della cortina.


Peo, Federico, Ste e Francesco sbucano dalla bruma tutti umidi e infreddoliti.


Per fortuna mentre corriamo tra i campi e le pianure lodigiane, il sole si fa strada e anche il morale sale. Sosta a Borgonovo Val Tidone, dove abbiamo appuntamento con nessuno13.
Caffè, brioche e ci si scalda anche un minimo.


La barista ci fa una foto nella piazza.


Si riparte verso Travo, passando sulla SP40 e lasciandoci alle spalle prima il monumento ad Annibale, che in queste zone sconfisse i Romani, poi il castello di Rivalta e poi il castello di Statto.

Nota: la strada è in buone condizioni per quanto riguarda l'asfaltatura, ma ci sono molte sconnessioni dovute al franamento del terreno su cui la strada poggia. Bene quindi prestare attenzione, specie in curva. E sempre regolare l'andatura sapendo che animali selvatici possono spuntare dal bosco in qualsiasi momento.

Nei pressi di Bobbio una breve sosta per fare il punto della situazione. 
Decidiamo di modificare l'idea di partenza, dal momento che le strade verso Carrega Ligure potrebbero essere poco gradevoli, con le prime foglie autunnali, l'umidità e i tratti tra i boschi.
Si va verso Marsaglia e Ottone per godersi la parte più bella della SS45, ma poi si torna a pranzo a Bobbio.
Francesco fa segno che è ok.


Il cielo ormai è sereno, il sole scalda e gli scenari offerti dalle gole scavate dal fiume Trebbia offrono sempre uno spettacolo affascinante.



Si guida, ma non si può non buttare un occhio al panorama in cui siamo immersi.


Le acque del fiume prendono delle tonalità di blu e verde incredibilmente vivide!


Il rosso delle bacche e dei fiori si alterna a tutte le tonalità dell'autunno incipiente.



La strada fa il resto per farci divertire veramente tanto. Sole, asfalto buono, taffico abbastanza scarso: ci sono le condizioni ottimali per guidare bene e in sicurezza.
Mi diverto ad immortalare qualche curva.




I fratelli kawa aggrediscono le curve!




Poi è il turno di Peo di fare il fotografo.





E ricambiamo il favore!



Sono passate da poco le 13 quando ci accomodiamo in una trattoria nella piazza di Bobbio, ancora brulicante di ambulanti per il consueto giorno di mercato.
Gnocco fritto, formaggi e affettati, con qualche birra, ci danno il giusto ristoro.


Prima di cadere addormentati sulle sedie, tentati dal calore del sole che dopo pranzo è molto invitante, torniamo in sella. Si sale da Bobbio verso il Passo Penice.
A guardarlo da sotto è avvolto dalle nuvole, ma non ci dovrebbero essere problemi di pioggia.
La salita del Penice è un classico per i motociclisti di queste zone.

Nota: solitamente l'asfalto è messo molto male e non è proprio il massimo per guidare rilassati. Invece devono aver recentissimamente riasfaltato gran parte della salita da bobbio al passo: non ci sono ancora le strisce bianche della mezzeria e del bordo strada. Comunque: ottobre 2019: asfalto nuovo e gran divertimento di guida.

Arriviamo in cima dove la temperatura è decisamente più bassa e la nebbia la fa da padrona.



La discesa dal versante di Menconico verso Varzi non è in condizioni buone come quelle dal versante di Bobbio: foglie cadute, umidità dovuta alla nebbia e fondo stradale dissestato consigliano prudenza e scendiamo con calma fino a valle. Saluto prima nessuno13 e poi, più avanti, Federico, Peo, Francesco e Ste. Il rientro, via Certosa di Pavia, è abbastanza rapido, nonostante alcuni tratti congestionati dal traffico che supero abbastanza agevolmente.
Gran bella giornata, seppur con un chilometraggio decisamente contenuto per i nostri standard. Poi con questa compagnia si sta sempre bene!


Val Trebbia e Passo Penice





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