sabato 5 gennaio 2019

Inizia il 2019: Val Trebbia verso il mare e Genova

Il 2019 è iniziato da 4 giorni ed è ora di mettere le ruote della Thruxton in strada, visto che la Stelvio è "appiedata" dalle gomme ormai finite e da cambiare.
Thruxton sia, dunque!
Mi avvio sul tardi, poco prima delle 11 di un mattino davvero splendido: l'intero periodo natalizio in questa parte di Italia è stato caratterizzato da temperature rigide, ma da giornate limpide e radiose.
Mi avvio sulla SS412 della Val Tidone con il vago proposito di andare verso il mare, che altro non può essere che la Liguria. A dire il vero, per come voglio arrivarci io, evitando l'autostrada, forse i tempi sono un po' cortini, ma comunque vediamo come va.
Il bicilindrico romba allegro attraverso la campagna pavese e lodigiana: sui campi aleggia una leggera foschia. A Borgonovo Val Tidone volto a sinistra seguendo per la Val Trebbia e la temperatura rigida comincia a farsi sentire sulle mani: la Thruxton, a differenza della T120, non ha manopole riscaldate.
Arrivo da Gargnano nei pressi di Rivergaro, ma proseguo a mezzacosta fino a Travo, dove allo stop prendo a sinistra per attraversare il ponte che mi porta sull'alta sponda del Trebbia. Mi immetto sulla SS45, che in questa stagione è irreale per la totale (..e abbastanza prevedibile, in effetti..) assenza di traffico motociclistico. Devo dire che questo non mi dispiace affatto: si guida potendosi concentrare più sulla guida che sui "piloti" della domenica.
In queste ore del mattino la strada resta dal lato all'ombra: questo è evidente dai ghiaccioli sulle pareti di roccia a bordo strada prima di raggiungere Bobbio.

E' inverno, dopotutto

Dentro di me comincio a fare alcune valutazioni: forse sono partito troppo tardi e se continua con questo freddo, valicare l'Appennino non è una buona idea. Mentre considero l'opportunità di raggiungere Bobbio e valicare il Passo Penice per scendere in Oltrepò, accontentandomi di fare meno strada, comincio a percepire una leggerissima sensazione di caldo. Inizialmente penso che sia solo una sensazione, ma dopo qualche km effettivamente le mie mani cominciano a stare meglio e mi sento rinfrancato: posso continuare allora!!!
Perdipiù, superata Marsaglia e proseguendo verso Ottone, la strada passa dal versante illuminato dal sole! Anche la guida ne beneficia: "sento" meglio la moto, anche se cerco di moderarmi col gas, data la presenza di abbondante sale sulla carreggiata.
Bene: col morale alto, ora è un altro andare!

 Finalmente caldo!

Proseguo godendomi la strada e le curve: è un vero piacere. Tra l'altro hanno rifatto tutto l'asfalto e rispetto a quello disastrato che ricordavo: così è tutta un'altra musica!
Dopo Montebruno raggiungo Torriglia e prendo a sinistra seguendo le indicazioniper Boasi: qui siamo già in un altro mondo: posso godermi solo la guida, senza temere nè la strada umida, nè il sale: ci voleva! Al bivio di Ferriere risalgo verso Bargagli e Genova, reimmettendomi sulla SS45 per fare l'ultimo tratto che scende verso Genova. Queste curve sono belle e guidabili, ma spesso purtroppo c'è il traffico della vicina città. Proseguo lungo la strda che pian piano porta verso il mare.

 Si costeggia anche lo Stadio Marassi

Finalmente arrivo sulla costa. So che si fa fatica a crederlo, ma percorrendo la sopraelevata verso ponente mi sento avvolto da un piacevolissimo profumo di piatti di pesce!!! Suggestione: mah, non so, per me è stato davvero così, e la cosa mi ha inebriato!
Genova mi ha sempre affascinato per essere affacciata così sul mare, per il suo grande porto, per le grandi navi che vi attraccano e vederla mi mette sempre di buon umore. 

L'orizzonte riempie il cuore

Vado un po' avanti e indietro, lasciandomi guidare dalla curiosità: la fiera, il museo di Galata, la Lanterna.
Sempre bello vedere la Lanterna che unisce passato e futuro

E' arrivato il momento di rientrare: il tempo è limitato e vorrei arrivare a casa prima che si faccia tardi: non ho tempo per ritornare dalla via dalla quale sono sceso, quindi si va di A7.
Poco dopo essere entrato a Genova Ovest, sulla sinistra si vede il ponte Morandi, spezzato nel mezzo, dopo la tragedia del 15 settembre 2018. Risalgo i contrafforti appenninici senza spingere troppo: sto constatando come quando si guida in autostrada la posizione di guida della Thruxton fa sì che la pressione dell'aria sul collo sia maggiore rispetto a quella che si avvertiva sulla T120, dove ad essere colpito era soprattutto il busto.
Arrivo che è già buio, ma soddisfatto per aver "vinto" un bel giro in moto in un periodo dell'anno che non sempre regala queste opportunità!


Ecco il giro di oggi: Val Tidone e Val Trebbia fino a Genova








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