martedì 18 agosto 2015

Giro sulla Majella e il Parco d'Abruzzo ad agosto 2015

Dopo il breve giretto in compagnia di qualche giorno fa, con Emanuele ci accordiamo per un'altra uscita in moto.
Prima però faccio sistemare da un bravo saldatore il paracoppa della Stelvio che si è fessurato il giorno prima.



Poi ci avviamo lungo questo percorso...



Ci godiamo prima il piacevole saliscendi della SS16 Adriatica, che corre a ridosso della suggestiva costa tra Vasto e Torino di Sangro. Poi prendiamo la fondovalle del fiume Sangro in direzione di Altino. Di qui verso Guardiagrele il tracciato si fa curvoso, anche se le insidie sono sempre dietro l'angolo sotto forma di sconnessioni e improvvisi tratti di asfalto disfatto.
Purtroppo è una costante nota, più volte da me rimarcata, caratterizzante soprattutto (..anche se non solo..) le strade dell'Abruzzo meridionale.
Dopo le piacevoli curve che portano al paesino di Guardiagrele, proprio ai piedi della Majella, saliamo verso Bocca di Valle: arrivando in cima alla salita, sulla destra si scorge la grande pietra che fa da memoriale all'eroe abruzzese della Grande Guerra Andrea Bafile. Voltiamo però a sinistra verso Palombaro e Pennapiedimonte, seguendo via via le indicazioni per Roccaraso.
La strada è molto molto divertente, anche se le sconnessioni consigliano di essere prudenti. Dopo Palombaro ci troviamo a passare proprio accanto al grande stabilimento della pasta De Cecco, famosa in tutto il mondo. Poco più avanti ci reimmettiamo sulla SS84 "Frentana" nei pressi di Lama dei Peligni.
Poco prima di una galleria, facciamo una breve sosta:


Sulla sinistra un piccolo vialetto permette di accedere al memoriale della Brigata Majella, eroica formazione partigiana. Il sentiero di accesso è costellato di iscrizioni che recano i nomi dei luoghi dove la brigata si è distinta in combattimento, risalendo la penisola al fianco degli Alleati. Bella la vista sulla vallata di Taranta Peligna...


...e molto toccante l'iscrizione con le motivazioni dell'attribuzione della medaglia d'oro al valor militare..


Poco dopo la galleria a cui facevo cenno, si trova la Grotta del Cavallone, dove Gabriele d'Annunzio ambientò il suo dramma "La figlia di Iorio". Peraltro ha anche interesse speleologico: è visitabile.
Tuttavia siamo in moto e vogliamo fare curve: certamente non mancano lungo questa SS84: filanti, panoramiche, con a destra la roccia e a sinistra dei bassi muretti oltre i quali si apre la vallata. Più avanti il percorso entra nel bosco e sale fino al Valico della Forchetta, a 1.270 metri. Una volta scavallato si va verso Pescocostanzo e Rivisondoli.
La piana che si apre è molto ampia e suggestiva, attraversata da una ferrovia a binario unico e con i monti intorno che le fanno da corona. Siamo fortunati perchè la giornata è stupenda e il colpo d'occhio è molto suggestivo.



Superato Pescocostanzo e discesi verso Rivisondoli, arriviamo all'incrocio con la SS17 e voltiamo a sinistra per Roccaraso e quindi per Castel di Sangro. Mi viene in mente che in zona c'è una trattoria dove ero stato molti anni fa e ci fermiamo per pranzo.
Non ci pentiamo della scelta fatta: fuoco acceso...


.....e ampia selezione di prodotti sottolio...


Ben sazi, riprendiamo la strada per Alfedena e Villetta Barrea. Molto divertente! Ogni volta che ci passo mi torna alla mente l'epica tappa del viaggio di qualche anno fa risalendo al nord da Napoli.
Comunque sono posti magnifici sia per i turisti che per i motociclisti. Siamo nel bel mezzo del Parco Nazionale d'Abruzzo. Al lago di Barrea non vuoi scattare una foto?


Continuiamo verso nord, direzione Scanno. Prima, però, superiamo il Passo Godi. Dopo il piazzale del rifugio, affollato di turisti, il cartello ci ricorda che siamo ad uno degli ingressi del Parco Nazionale d'Abruzzo.


Riprendiamo la strada per la bellissima Scanno, che sembra essersi fermata nel tempo, e scendiamo verso il lago e poi Villalago. La zona è rinomata e lo si vede dalla gran quantità di visitatori.. questo si ripercuote anche sul traffico, che si intensifica molto anche per la tortuosità del tracciato che scende verso le gole del Sagittario. Purtroppo proprio il gran traffico non ci permette di fare delle soste per scattare qualche foto a questi luoghi davvero incantevoli. Sarà per un'altra volta, ma credetemi: vale la pena!
La giornata volge al termine... e anche la benzina nei serbatoi: cerchiamo invano una pompa a Cocullo, sopra Anversa degli Abruzzi, accesso nord alle Gole del Sagittario. Finalmente la troviamo una quindicina di km più a valle, lungo la SS Tiburtina, nei pressi di Pratola Peligna. Di qui il rientro, tormentato dal consueto vento che batte queste vallate, specie nei pressi di Tocco da Casauria.
Dopo essere giunti nuovamente sulla riviera Adriatica, percorriamo la suggestiva costa dei Trabocchi da Ortona a Vasto, affollata di vacanzieri. Con una birra nel locale sopra al porto, tra i turisti che risalgono dalle spiagge di Punta Penna, concludiamo al tramonto una bella giornata di moto attraverso il bellissimo Abruzzo!



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