domenica 4 maggio 2014

4 maggio 2014 Passo Crocedomini, Passo Maniva e Lago d'Iseo

Dopo il forzato riposo del sabato, la splendida giornata domenicale non permette defezioni: non si può non approfittare!
Di buon mattino mi metto in sella alla Randagia e dopo qualche km di tangenziale, mi dirigo verso la SS11 per Bergamo e Brescia. Passo l'Adda nei pressi di Vaprio d'Adda e proseguo verso Brescia.
Sulla tangenziale seguo le indicazioni per Madonna di Campiglio o per la SS237 del Caffaro. La strada è bella, ben tenuta e con belle curve, soprattutto nel tratto dopo Nave e, praticamente, fino ad Anfo.
C'è un notevole traffico motociclistico. Del resto, strade come queste devono essere le preferite dei motociclisti della zona. Anche il fondo stradale è tenuto benissimo!
Siccome ci sono anche non pochi smanettoni intutati, tengo le antenne dritte perchè c'è chi sa guidare, ma anche qualche idiota che fa dell'azzardo la ragione della sua domenica. Alcuni velOK seminati lungo la strada fanno da deterrente. Si attraversano un sacco di bei paesi. Poi, dopo Anfo, una grande rotonda: a destra si va per Madonna di Campiglio, mentre girando intorno si inizia a percorrere la SS669 verso il Passo Crocedomini.. un cartello, proprio all'inizio, informa che il passo è ancora chiuso.


...e un altro informa che il passo è diversi km più avanti..


Ecco una bella vista del Lago d'Idro.. giornata meravigliosa per meteo e temperatura!


Il tracciato si snoda con parecchie curve, alcune anche in sequenza e disposte in modo che si possa vedere davanti a sè per diverse centinaia di metri.. solo che le curve hanno degli strani raggi, che tendono un po' a disorientarmi.. comunque la strada è sostanzialmente deserta.. arrivo al bivio che, dopo il paese di Bagolino, mi porta verso i passi..


Prendo a destra e comincia la salita lungo la valle del torrente Caffaro, tra gole e angoli idilliaci, che invitano a sdraiarsi nel prato.. ma delle belle cacche di vacca consigliano di non abbandonarsi!!



Poco più avanti, anche alcune rapide...



La strada non permette grosse andature perchè cìè molta ghiaietta anche in mezzo alle traiettorie.. però la voglia di andare piano e di godersi il panorama non fa sentire questo come un vero problema: basta prestare un po' di attenzione.. si arriva a 1.500 m., al rifugio della Malga Gaver..



Dopo aver passato la zona dove si accede ad un anello di sci di fondo, salgo per un altro km, ma qui la strada, subito dopo un ponticello, è chiusa: la neve non è stata spalata egli ultimi 2 km verso il passo Crocedomini non sono percorribili.


Scambio 2 chiacchiere con alcuni escursionisti e ridiscendo, seguendo la stessa strada.. mi fermo nei pressi di una cascina dove campeggia la scritta "Casa del soldato" per dare una pulita alla visiera del casco, approfittando della fontana da cui sgorga acqua freschissima.



Ripasso nei pressi del bivio di prima e poco più avanti una svolta a destra segna l'inizio della salita per il Passo Maniva.. per il cartello, sembra sia chiuso anch'esso..


Non mi faccio scoraggiare e decido di andare su.. la strada è stretta, una strada di campagna e di montagna, con tornanti secchi da 1° e 2° marcia.. molto sconnessa e col fondo che è un misto di ghiaia e polvere... man mano che si sale, la vegetazione si dirada, fino ad arrivare alla spianata quasi in cima, dove si trovano gli impianti di risalita. Salendo ancora per qualche tornante, si arriva in cima.
Parcheggio la Randagia..



La vista dai 1654 m. vale assolutamente la pena!


Questo è il versante della Val Trompia..


Viste le belle curve, decido di ridiscendere proprio di là, verso Gardone Val Trompia. La strada è bella, ma non si può dire altrettanto del fondo, che diventa migliore solo dopo diversi km. Molto più in basso.
Poi seguo le indicazioni per Iseo: bellissima la strada che arriva fino al lago, che si scorge da uno dei tornanti. A salire dev'essere ancora più bella e infatti molti motociclisti l'avevano scelta per fare pieghe nel pomeriggio. Comunque diverse pattuglie sorvegliavano con discrezione che non si eccedesse.
Fine della giornata curvosa e inizio della noiosa strada verso casa, nella pianura da Brescia a Bergamo e verso Milano. Ma per oggi mi son divertito abbastanza: tollero anche il traffico sulla paullese.
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