lunedì 21 aprile 2014

21 Aprile 2014 Pasquetta a P.sso Lanciano

Prima un bel ricordo: oggi la Green Panther avrebbe compiuto 4 anni!!

Ecco il racconto di oggi.
Meteo incerto in questo lunedì di Pasqua, sull'Abruzzo: la variabilità è la regola e alzando gli occhi al cielo si passa dal sole se si guarda verso sud a grosse nuvole nere e striature di pioggia se si guarda al nord. 
Dal tepore che si avverte stando al sole, si passa ai brividi lungo la schiena se si sta in un cono d'ombra. Insomma, non proprio il massimo! Del resto, è tradizione che Pasqua sia estremamente instabile.
Comunquela voglia di  uscire a fare un giro, anche breve, è tanta. Benzina alla IP poco fuori dall'uscita di Vasto Nord della A14, a 1,67€, e via lungo la SS16, passando per il Lido le Morge a Marina di Torino di Sangro, per arrivare fino al limitare del ponte che passa il fiume Sangro.
Qui si volta a sinistra, in modo da evitare la superstrada SS652 Fondovalle Sangro. Prendo la "vecchia statale", la SP119 "Sangritana", seguendo per Casoli.
Lascio la SP119 per la SS84, che attraversa il fiume per passare sulla sponda nord del Sangro. Per arrivare a Casoli è piacevolissima, con dei bei saliscendi.. sotto Casoli, poi, ho preso per la SS81, in direzione di Guardiagrele. Molto rapida e con belle curve. Anche il fondo stradale dava affidamento. ci sono diversi tornanti molto divertenti.
A Guardiagrele la SS363 mi fa salire con altri bei tornanti a Bocca di Valle. Alla sommità, seguo per Pretoro, imboccando la SP539.


Giunto a Pretoro, la strada svolta a sinistra in modo secco per andare verso Passo Lanciano. Poco dopo, con una rotonda presidiata dalla statua di un lupo, simbolo d'Abruzzo, che ulula, si entra nella SS614: diversi km davvero divertentiche salgono verso la Majelletta. La strada ha un bel tracciato e il fondo, sebbene "vissuto", da assoluto affidamento e quindi il divertimento è assicurato.
Uno sguardo in alto, verso la sommità della montagna: si vedono le nuvole e gli impianti di risalita.
Proseguo speditamente, con poco traffico. Poi comincio a trovare qualche sparuto gruppetto di persone che cominciano ad organizzare il pic nic di Pasquetta.
Giunto al curvone di Passo Lanciano, a 1.300 metri, inizia l'ultimo tratto. Viene segnalato il fondo stradale rovinato per i prossimi 4 km di salita.


La strada si inerpica tra gli alberi, ancora abbastanza spogli, e il sottobosco è coperto dalla neve.
Un paio di km prima della sommità la parte dissestata finisce e si può tornare a godersi ancora qualche curva, fino all'ultimo tornante a sinistra, che apre la vista della spianata della Majelletta, a circa 1600 m. sul livello del mare. Ma quanta neve c'è? Ecco la vista dell'Albergo Mamma Rosa..


Andando più avanti, si arriva nei pressi degli impianti di risalita: sono ancora funzionanti, nonostante si sia alla fine di aprile! Gruppi di sciatori con le tavole e gli sci mi guardano incuriositi.
Lo spettacolo, da lassù, è magnifico: ecco una vista di tutta la provincia di Chieti, avvolta dalle nuvole: forse è possibile intravvedere il mare sullo sfondo..


Provo a spingermi più su, verso i 1.900 m del rifugio Pomilio, ma la strada, poco più avanti, è chiusa al traffico e coperta dalla neve.
Però non posso non immortalare la Randagia in questo scenario innevato.. sono foto da Stelvio, non da Appennino!



Guardando da sopra, verso l'albergo Mamma Rosa, si riesce a vedere sullo sfondo il Gran Sasso d'Italia completamente coperto di neve! Speriamo che a giugno, quando scenderemo al sud tutti insieme, sia praticabile!


Comincia ad essere ora di pranzo. Decido di scendere e tronare giù ai 1.300 di Passo Lanciano.
Qui mi concedo un meritato pasto a base di arrosticini e bruschetta, con peperoncino piccante!! Ora si che mi sento di nuovo pienamente abruzzese!!


Magìa: arrosticini scomparsi!!


Il meteo, come detto, è estremamente instabile. In montagna ancora di più, mi ionsegna l'esperienza.
Quindi è ora di tornare verso valle, a casa. Qualche ora di moto, non moltissimo, ma estremamente salutare!!

CLICCARE QUI per il percorso

4 commenti:

  1. Grande Stè, al solito racconto chiaro e fluido. L'impressione che si ha è quella di seguirti in moto leggendo. Dome (Bond)

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    1. Bond, qua bisogna che invece di leggerli, li raccontiamo a 4 mani! ;)

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