lunedì 12 maggio 2014

10 e 11 maggio 2014 Una 2 giorni motociclistica in Veneto

Sabato mattina in sella di buon ora, anche se l'appuntamento con Pino e Flu è sulla A4 per le 10.
Alla 1° stazione di servizio dopo l'immissione della A21 da Piacenza ci arrivo quando il traffico è bloccatissimo, anche a causa di lavori in corso nel tratto tra Brescia e Desenzano.
Moltissimi gli autobus che portano gli alpini all'87° raduno nazionale a Pordenone.
Mentre aspetto in autogrill, 3 simpatiche ragazze che stanno andando ad un addio al nubilato non passano inosservate...


Poco dopo arriva Pino con la sua Scrambler. Notare sullo sfondo il traffico dell'autostrada..


Flu tarda col suo "catamarano", per dei problemi di connessione al momento del pagamento al casello. Alla fine comunque ci rimettiamo in marcia verso la A22 del Brennero. A Rovereto Sud arriviamo all'appuntamento coi ragazzi in arrivo da Treviso, che ci aspettano. Antonio, Cristina, Maci e Nolmar. C'è anche Gianluca, direttamente da Pisa. Doveroso rifornimento...


...e ci si mette in marcia verso i monti. 
La strada subito inizia a salire e si susseguono i tornanti e le rampe. Procediamo lungo la SP138 della Borcola. Siamo impazienti!


Decidiamo di arrivare a Valli del Pasubio non lungo la SP46, ma salendo verso il Passo della Borcola: la strada è divertentissima e il traffico davvero scarso. Il serpentone di moto si snoda allegro e frizzante lungo le curve filanti e i saliscendi. La salita al passo è finalmente il modo di scaldare le gomme dopo tanta autostrada. Quattro chiacchiere...


...foto ricordo sul passo...


..e si prende la discesa. Bellissima! Giunti a valle, prendiamo a destra per attaccare la salita del Passo Xomo. Siamo in Veneto, adesso. Altra salita che è un piacere.. sarà stata tutta quella strada dritta per arrivare, ma adesso più curve facciamo e più ne vogliamo fare!
Sulla sommità ci attende il tavolo dove pranzare. Tra una cosa e l'altra siamo alle 2 del pomeriggio, quasi.


 Le moto parcheggiate destano la curiosità dei cicloamatori saliti fin quassù..



Foto sul passo, immancabile..


Dopo esserci ristorati e rilassati un po', riprendiamo la discesa. I tornanti sono numerati.. ne sono 20! Uno spasso. Come non fare 2 scatti ai ragazzi?

 
Giunti a Valli del Pasubio ci immettiamo sulla SS46 (..che avremmo dovuto prendere sin da Rovereto..), ma presto prendiamo a sinistra in direzione di Schio, per poi salire di nuovo, verso Piovene Rocchette. Da qui in avanti, è una giostra!
Secondo me è la strada più bella della giornata.  Fino a Treschè Conca si sale con un'alternanza ritmica favolosa, tra tornanti, rettilinei in salita e curve filanti, regolari, tonde, tra scalate e marce tenute un po' alte. Bellissimo. Nei tratti in curva notiamo un sacco di gente assiepata, come se passasse il giro d'Italia: sono tutti lì per guardare le motociclette che passano e fanno curve. E' incredibile! E se ne incontrano tante!
Bello, bello davvero. Infatti, arrivati in cima ci fermiamo e non possiamo che commentare ammirati quella strada stupenda!



La Bonnie di Maci è bellissima..


Riprendiamo la strada verso Asiago.. ancora bella!! Ci allunghiamo un po', perchè ognuno va del suo ritmo, ma ci si aspetta per non perdere la strada. Prendiamo per Enego e si va verso Feltre. Tra curve e panorami, si può dire che non c'è da annoiarsi per niente! Anche il meteo è favorevole: non fa neppure freddo. Da Feltre scendiamo verso valle: Montebelluna e Treviso. Ci separiamo per ritrovarci verso le 19.30: si va a mangiare a S. Daniele del Friuli: la patria del prosciutto!! Si aggrega anche Jules, che in questi giorni è appiedato e non ha potuto farci compagnia nel giro.

Si consola..


...mentre il prosciutto delizia il nostro palato!


E' indescrivibile quanto sia buono e delicato!! E' proprio vero che bisogna mangiare il cibo dei luoghi dove ci si trova: l'Italia è davvero una miniera di sapori, la Disneyland dell'enogastronomia! Ometto di soffermarmi troppo sulle foto della cena, ma nonno Flu sembra soddisfatto...


Rientriamo sul tardi, dopo una bella serata piena di giovialità!
Al mattino c'è l'incognita del meteo. Sembra negativo ovunque e ci si interroga un po' sul da farsi.
Dopo le curve di ieri, siccome l'appetito vien mangiando, ci dispiacerebbe dover rinunciare del tutto a un po' di curvette. Quindi decidiamo di andare verso Valdobbiadene e Pedavena. Ma Nolmar ci porta prima lungo il Piave e percorriamo il bellissimo circuito del Montello, celebre per il ciclismo, ma divertentissimo per le moto: in un anello di diversi km, tra le colline di Montebelluna e Nervesa della Battaglia, si snodano curve di ogni tipo, saliscendi, contropendenze.. un piccolo luna park. Dopo un tratto veloce costeggiando il Piave, a Pedavena ci diciamo che, visto il cielo nero verso i monti che minaccia pioggia, conviene salire in fretta a fare il Passo Croce d'Aune.
Ed ecco un'altra salita bellissima!! Tornanti e curve a gogò..


Come si vede dalla foto, il meteo non è il massimo.. ma regge..


Io approfitto della sosta, per sostituire la lampadina anabbagliante del faro anteriore, che si è fulminata..


Si torna in sella, in direzione di Castello Tesino. Percorriamo la SP39, che costeggia una vallata da cui si scorgono anche delle cascate. La direzione è quella del Passo Brocòn. Tuttavia, all'immissione della SP39 nella SP40, osserviamo il cielo davvero scuro e decidiamo di scendere verso Castello Tesino. E poi è piena ora di pranzo: meglio fare sosta in una trattoria là vicino. "Al Tastavin", si chiama.


Mangiamo spazzlen, ravioli, carne grigliata, polenta, un po' di vino (..che con la polenta è imprescindibile..), dolce e digestivo.. tutto squisito e casereccio offerto ad un prezzo assolutamente equo! Senza contare la cortesia e la simpatia di chi ci ha serviti.
Nei pressi, ci sono delle bellissime sculture in legno, ricavate dai tronchi...




Riprendiamo la strada: Castello Tesino è pochi km più a valle e seguiamo la strada che scende tra belle curve e tornanti a mezza costa..


Flu con la sua HD danza letteralmente tra le curve, come se invece che oltre 300 kg, la moto pesasse 300 grammi..


Giunti a valle, guardiamo verso l'alto..



Non abbiamo ancora preso acqua, incredibilmente. Salutiamo calorosamente Nolmar, nostro cicerone per queste splendide montagne, nonchè ospite perfetto insieme alla sua famiglia, e ci dirigiamo lungo la Valsugana verso Trento. Qui imbocchiamo la A22 del Brennero immersi in un vento fortissimo e fastidioso. Comincia anche a piovere. Beh, quella pioggia che doveva rovinarci il week end. Ma è arrivata tardi! Ce la siamo spassata alla grande. Antipioggia!


Il cielo è scuro, ma smette di piovere presto e il vento si attenua. Dopo Affi ci fermiamo per salutare Gianluca, che prosegue sulla A22 verso Modena. Noi imbocchiamo la A4, direzione Brescia. Ma il traffico è intensissimo. Ci perdiamo di vista, per ritrovarci quasi in prossimità dell'uscita per la A21. Un cenno di saluto a Flu e Pino e proseguo. Il cielo diventa ancora più scuro. Soprattutto sulla destra, verso i monti, cominciano i lampi e i tuoni. In lontananza, sulle alture, sta già piovendo. Mi fermo e cambio i guanti di pelle con quelli antipioggia. Cielo nero...

 

...e puntualmente arriva la grandine... mi fermo sotto un ponte, insieme ad un paio di altre moto e a un camion. 


D'altronde non c'è verso di procedere speditamente: il traffico continua ad essere sostanzialmente fermo e lo slalom tra le macchine non è propriamente piacevole. Non mi piace, poi, andare sulla corsia d'emergenza. Mentre i lampi illuminano il cielo, lentamente sembra che il temporale diminuisca d'intensità. Mi rimetto in strada e pochi chilometri più avanti smette di piovere e il cielo si apre: proseguo la strada verso Milano nel sole, abbagliato dal rifelsso dei raggi sulla strada bagnata. 
Si conclude dunque con l'acqua un week end che avrebbe dovuto riservare un pessimo tempo ed invece ha riservato solo un bellissimo giro, insieme alla solita manica di amici che si divertono ogni volta come se non si vedessero da una vita. Tutto perfetto!

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