sabato 1 marzo 2025

Marzo inizia con il Lago Maggiore

Mattinata molto uggiosa, dopo un venerdì radioso. Pioggerella, freddo e nebbiolina: ci sono tutti gli ingredienti per togliere l'entusiasmo. Per fortuna dopo le 10:30 il sole fa capolino e il cielo si apre: non posso pensare di perdere l'occasione.
La voglia è quella di approfittare per prendere sempre più confidenza con la nuova moto: dopotutto nell'unica occasione in cui l'ho guidata finora (quando l'ho riportata a casa) ho fatto solo autostrada. Comportamento impeccabile, consumi sui 19,5 km/L con le valigie e un rullo da sella a velocità da codice. Passo a salutare Peo e Simona e presento loro la new entry. Poi mi avvio verso Varallo Pombia e il lungolago di Arona. Per fortuna non c'è ancora il traffico e l'affollamento tipico delle belle giornate primaverili: passo dal parcheggio, dove ci sono appena 2 moto, e proseguo verso nord. Hanno cambiato un po' i sensi di circolazione e non è più possibile proseguire fino alla parte vecchia di Arona, con la piazzetta: si deve tornare indietro, salire e aggirare il borgo costiero. Proseguendo dunque verso nord prendo a destra la stradina in pendenza che sale verso la collina: gli scorci sul lago illuminato dal sole sono incantevoli. 
 
 
La scelta di passare di qua non è casuale: ci sono alcuni tornanti e l'occasione è buona per prendere confidenza anche con il modo di condurre la moto in queste circostanze. Spinge sempre ed è molto maneggevole: sono abituato alla Stelvio, che ha un raggio di sterzata inferiore, mentre il GS permette di chiudere molto prima e quasi senza fatica. Faccio la tara anche alla modulazione del gas in uscita di tornante: è sempre molto dolce e non strattona mai, se si accompagna con una rotazione delicata del polso destro.
 Il San Carlone guarda benedicente la moto.
 
 
Proseguo la strada del Vergante, a mezza collina della sponda occidentale del lago. Bei saliscendi e qualche curva, filante, danno divertimento, soprattutto perchè la strada asciutta non costringe a stare con le antenne eccessivamente dritte: l'aderenza è ottima. Dagnente, Ghevio, Nebbiuno senza accenno di traffico e poi prendo a destra la strada per Meina: scendo con diversi tornanti fino alla strada costiera SS33 del Sempione. Prendo a sinistra e continuo verso Lesa e Belgirate. E poi Stresa, con l'elegantissimo lungolago punteggiato di lussuosissimi alberghi: di fronte, le Isole Borromee...
 
 
E' già pomeriggio avanzato: me la sono presa comoda. Un passaggio da Meina per qualche altra foto suggestiva alla rocca di Angéra, sull'altra sponda del lago.
 

 
Foto al pensiero carino che hanno avuto Peo e Simona: la birretta finirà nella mia collezione, rigorosamente chiusa!
Alla fine un'occhiata allo schermo che riporta i dati di viaggio. Non sono abituato a una tale dovizia di particolari! anche eccessivi, a dire il vero. Credo che mi dedicherò a razionalizzare la visualizzazione delle informazioni e delle statistiche di viaggio. Dopotutto mi basta sapere quanti km ho fatto.
 

 Bene, dai: fatto 1° giro su strade statali, che sono quelle che prediligo e spuntata un'altra casella sul percorso della conoscenza del GS.

 

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