domenica 9 marzo 2025

Fine settimana trentino

Come da tempo concordato, passo il fine settimana con amici di vecchia data nella zona di Trento. Non c'è migliore occasione per portare il GS sul tipo di strade che sono quelle più divertenti per chi va in moto: salite, discese, curve. Partenza al mattino con calma: dopotutto ho appuntamento intorno a metà pomeriggio.

     Ho deciso di viaggiare senza valigie

La prima parte del viaggio si svolge nelle piatte strade tra l'Adda, il Serio e l'Oglio. Gli "aromi" prevalenti sono di gran lunga quelli "organici" degli allevamenti e dei concimi sui campi dissodati: sono tantissimi i trattori con enormi rimorchi che mi trovo a dover superare. Per fortuna, essendo tutte strade dritte e abbastanza poco frequentate, non è complicato lasciarseli alle spalle. Tra l'altro posso contare su un ingombro abbastanza limitato perchè ho preferito smontare le grosse valigie laterali modello "Vario": viaggio con il solo (..e solito..) rullo da sella "Tornado" della Enduristan fissato al portapacchi posteriore con due cinghie regolabili. Evito i pedaggi, ma posso comunque percorrere gratuitamente un tratto di E35 Bre-Be-Mi fino all'uscita di Ospitaletto/Montichiari sulla SP19 e qualche chilometro più avanti mi immetto sulla SP510 in direzione di Iseo. Invece di proseguire sulla sponda orientale del Lago d'Iseo, sono deciso a godermi finalmente le curve: quindi seguo le indicazioni per Polaveno e subito la strada, la SP48, si avviluppa in una serie quasi continua di tornanti che rapidamente mi portano a salire, con la possibilità di godere anche di una bella vista sul lago. 


    Vista sul Lago d'Iseo dalla zona delle coste di S. Eusebio, nei pressi di Polaveno

Nei pressi di Gardone Val Trompia mi immetto nella Val Trompia, costeggiando il corso del fiume Mella: passo dalla fabbrica di armi Beretta e con lo stesso tipo di tracciato divertente, curvoso e vario proseguo verso Lodrino e Casto. In questa zona ci sono diversi "intutati" che si stanno divertendo - dove sarà il divertimento, poi - a percorrere avanti e indietro il tratto a velocità folle, mettendo a rischio sè stessi e gli altri. Cerco di prestare attenzione doppia. A Nozza prendo a sinistra per la Val Sabbia sulla Strada Statale 237 del Càffaro. L'andatura è moderata, sia per la presenza di auto, sia per quella di numerosi scatolotti verdi che potrebbero contenere autovelox: non è un male perchè poco più avanti, sulla destra, si apre la vista sul Lago di Idro.


    La giornata è magnifica sul Lago di Idro

Per godermi una vista migliore, alla grande rotonda dopo Rocca d'Anfo, percorro la prima parte della strada che sale al Passo Maniva. Quando arrivo a Ponte Caffaro giro a destra su una stradina quasi di campagna, che scavalca il torrente Chiese e corre verso Storo quasi parallela alla statale . 

    Sul torrente Chiese c'è il confine tra Lombardia e Trentino/Alto Adige

E' una via alternativa che ho scoperto e che penso di usare anche in futuro per stare fuori dai flussi di traffico eccessivi e raggiungere la divertentissima SS240 della Val di Ledro, con il suo tracciato sinuoso, in cui a tratte più filanti si alternano tornanti in sequenza e gole chiuse tra le rocce.

    Inga per la prima volta al Passo Ampola

La strada prima spiana e poi porta al Passo Ampola, nei pressi del bivio per Tremalzo. In altre occasioni mi sono fermato a mangiare un boccone al bar nel piazzaletto, ma ho altri piani.  

    Il Lago di Ledro, immerso nel sole: bellissimo!

Mi è venuta l'dea di cogliere l'occasione per passare alla Birreria artigianale indipendente "Fuori Stile" di Riva del Garda, gestita da carissimi amici. E' proprio in centro: basta parcheggiare la moto in Viale Giovanni Prati e sei a 100 metri dal locale, in Via Dante Alighieri. L'improvvisata riesce perfettamente e loro mi trattano benissimo!  Ottima birra...


...e ottimo panino Sergent Pepper con pulled pork!


    E' sempre un piacere passare a salutare Christian e Paola

Quattro chiacchiere, mi sgranchisco un po', lascio smaltire la birra e riprendo la strada con i tornanti che da Torbole salgono verso Nago: peccato che il piccolo spiazzo nei pressi del curvone, a mezza collina, sia occupato da mezzi di cantiere per dei lavori sulla carreggiata: la vista da là è molto suggestiva e mi sarebbe piaciuto fermarmi per scattare una foto. Poi la SS240 spiana, la valle si apre e costeggio il piccolo Lago di Loppio fino al bivio sulla sinistra per la SP88 della Val di Gresta. Non l'avevo mai fatta, ma l'occasione è ottima visto che il clima è caldo e non ci sono rischi di strade innevate o ghiacciate. Sale su con tanti tornanti verso Ronzo-Chienis e il Passo Bordala, a 1.250 m. di altitudine.

    Non ero mai passato dal Passo Bordala

    Passo Bordala: la vista su monti e valli circostanti

Poco più avanti, quando è già iniziata la discesa, sulla sinistra si apre lo specchio d'acqua del Lago di Cei: una piacevole sorpresa. Alcune persone si godono i primi tepori primaverili sul prato intorno al lago.

    Nei pressi della riva ci sono ancora dei residui di ghiaccio


Da qui in avanti la discesa verso Aldeno, passando dal bivio per Garniga Terme. La vista da alcuni tornanti spazia sulla valle dell'Adige.
Non pago dei chilometri fatti, mi sono concesso un surplus di divertimento sulla strada che risale da Aldeno verso Garniga Terme: asfalto perfetto, tornanti e tratti più filanti, qualcuno in falsopiano e in alcuni punti molto panoramico.

    La chiesa di S. Osvaldo a Garniga Terme, con il piccolo cimitero adiacente


L'incontro con gli amici è stato anche occasione per apprezzare la bella atmosfera che si respira a Trento: al di là della temperatura estremamente gradevole di questi giorni (anche di sera), mi è sembrata una città con un centro storico molto signorile e ben tenuto, con molti scorci suggestivi.

    La Cattedrale di S.Vigilio, Duomo di Trento

    S. Maria Maggiore, dove si tennero i lavori del Concilio di Trento

    Il Castello del Buonconsiglio

Non mancano diversi locali dove poter trascorrere una piacevole serata in compagnia. 

    La birreria Forst (sopra)

   
    Gli interni della Birreria Pedavena, grandissima ed estremamente tradizionale

Dove dormire: Mi sono appoggiato all'Agriturismo "La locanda de l'arguta", nelle campagne di Romagnano, appena a sud di Trento. Posto molto tranquillo, bella camera, buona colazione, cortesia della proprietaria. La moto può essere parcheggiata proprio di fronte alle stanze, in un cortiletto di ghiaia. Una siepe lo separa totalmente dalla strada: pur non essendoci alcuna sbarra di chiusura, la zona è totalmente tranquilla. Tuttavia bisogna considerare che non fa servizio ristorante: quindi se si vuole cenare o anche se si vogliono fare quattro passi, bisogna spostarsi a Trento (saranno 3-4 km fino al centro).



Qualche considerazione finale sulle sensazioni che mi ha lasciato la 2 giorni in sella. Il test dei tornanti è stato superato brillantemente: ho riscontrato una grande maneggevolezza; anche nel condurre le traiettorie la moto non richiede una guida molto fisica, ma è comunque precisa e non perde la linea impostata. Ho volutamente guidato sempre in mappa Road e mi è piaciuta molto la progressività e la morbidezza con cui sale di giri: non ci sono scossoni e nervosismi. Anche la frenata è molto morbida e progressiva. La sella sembra consona ad una moto votata a fare tanti chilometri: dopo molte ore non mi ha dato alcun fastidio. Bene così.

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