Questo fine settimana siamo andati a cercarci il divertimento in Toscana. La partenza è nel primo pomeriggio di venerdì con un bellissimo sole.
La giornata è magnifica, ma la distanza della destinazione obbliga a coprire la maggior parte della distanza usando l'autoSTRAZIO. Il traffico è molto molto intenso ed è anche disordinato.
Qui mi sia consentita una breve intemerata sul comportamento degli automobilisti.
Il punto è che molta della confusione in autostrada è dovuta alla cattiva educazione stradale: non riesco a tollerare gli automobilisti che si piazzano in 2° corsia, velocità automatica impostata, e fanno i beati cavoli loro chiacchierando al telefono (anche quello, spesso tenuto in mano a mò di fetta di pizza, anche se guidano auto da 60.000€ con tanto di connessione bluetooth vivavoce..) o col passeggero o semplicemente guardando avanti, inebetiti, senza concentrarsi sulla guida. In autostrada si DEVE stare a destra appena possibile, ma loro niente: nella migliore delle ipotesi, mi piazzo in 1° corsia sfilando le auto tutte in fila indiana in corsia di sorpasso o nella centrale (è possibile, purchè non si cambi corsia facendo lo slalom); nella peggiore, invece, tocca continuamente guardarsi intorno e aspettare di essere superati dalle auto che seguono, in attesa del proprio turno, mentre loro non si spostano a destra pur essendo più lenti. In passato facevo ampi gesti per far capire che devono cambiare atteggiamento, ma la maggior parte delle volte ti guardano con sguardo "bovino" se non, addirittura, fanno delle rimostranze senza minimamente comprendere di essere nel torto. Fine del pistolotto.
Tornando al mio trasferimento, procedo con attenzione verso il nodo di Bologna e mi lascio alle spalle Casalecchio per raggiungere il luogo dell'appuntamento: l'autogrill Cantagallo, sulla A1.
Là mi aspetta Ric con il 1290 adv e, nemmeno 2 minuti dopo, puntualissimi, ci raggiungono anche Moreno e Dude, con il nuovo K1600.
Una pausa è benvenuta per recuperare un po' dallo stress della guida per le ragioni descritte sopra.
Fa davvero molto caldo: il termometro della moto segna 27°! Non rimane che togliere l'imbottitura della giacca, che ripongo nella valigia.
Ho deciso di usare ancora il completo laminato perchè comunque sono previste piogge per domenica: in questo modo non devo preoccuparmi troppo. Per il momento via le imbottiture interne trapuntate, cerniere e prese d'aria tutte aperte, maglia termica: va bene così.
Un breve punto della situazione e si riparte: lasciamo la A1 a Firenze Sud e subito nel tratto che va da Ponte a Ema a Grassina troviamo il solito imbuto. Armàti di pazienza, procediamo a passo d'uomo nel traffico praticamente fermo. Poi la SR222 "Chiantigiana" si libera e il traffico è un ricordo: comincia il divertimento. Dopo tanti km di dritto e stress non ci sembra vero di poter guidare, curvare, ammirare le colline e i panorami. Ovviamente non seguiamo la via più breve: con le giornate più lunghe è possibile concedersi qualche divagazione. Sembra di tornare a respirare dopo una lunga apnea!
Ci sistemiamo a Poggibonsi e si va a cena al ristorante dell'Hotel Alcide.
La parte finale del viaggio di arrivo di oggi: Da Firenze Sud a Poggibonsi via Chiantigiana e Castellina (1h e 30 circa)
Una bellissima luna piena per la buonanotte.
All'indomani verso le 9 siamo pronti.
Al mattino una passata di straccio sulla sella, bagnata dall'umidità della notte
"Litigo" un po' con il navigatore "turn by turn" della BMW: in qualche modo fa interferenza con altri dispositivi collegati con il bluetooth. Devo ancora capire bene i protocolli di connessione. Per sicurezza, ho portato con me anche il tom tom, al quale sono più abituato. Invio a Ric il giro che ho creato con la app BMW e lui fa strada col suo Garmin. In ogni caso, da queste parti anche perdendosi ci si divertirebbe ugualmente. Si passa da Volterra e da Saline di Volterra per poi "scendere" verso Pomarance.
In zona ci sono diversi bar dove, a giudicare dal gran numero di moto che ci sono parcheggiate davanti, si danno appuntamento i motociclisti della zona. In effetti la SS439 "Sarzanese Valdera", che passa nei pressi degli stabilimenti di geogas di Larderello con le loro imponenti ciminiere a cono, è uno spasso.
Breve punto della situazione nei pressi di un ponticello, nello slargo antistante l'albergo "La Perla", ormai abbandonato.
Decisione unanime: si va verso il mare passando da Massa Marittima e Scarlino.
Qualche scatto al porto turistico di Scarlino.
Poi seguiamo la strada che corre tra i pini marittimi fino a Castiglione della Pescaia: nel mezzo, il bivio per Punta Ala, una delle località turistiche più conosciute della Maremma.
A Castiglione della Pescaia ci fermiamo per uno spuntino, in uno stabilimento proprio sulla spiaggia.
Che meraviglia! Il mare, per chi arriva dalle pianure del Nord e non è abituato a vederlo spesso, esercita sempre un fascino magnetico e regala un senso di "vacanza".
Verrebbe voglia di godersi il sole ancora per un bel po', ma si sa come vanno queste cose: se indugi un attimo, poi finisce che cedi, ti accomodi e ti tocca ritornare fino alla base andando dritto per dritto. Quindi, per scongiurare questo rischio, raccogliamo le energie e ci riavviamo verso Grosseto e, via SS223, verso Siena.
L'idea era di uscire dopo qualche chilometro per andare verso Cinigiano e poi la Val d'Orcia, ma questo giro il navigatore ha deciso di fare come gli pareva (càpitano quelle occasioni in cui la tecnologia prende il sopravvento: sbagliato lasciar fare a lei perchè con una sana, vecchia mappa cartacea questo non sarebbe successo). Vabbè. Amen. Breve sosta nei pressi di Civitella Paganico per rifornire e decidere dove andare. Accanto alla stazione di servizio dell'ENI si trova il bar/ristorante "La Riserva" che vende prodotti tipici: prendiamo un caffè e, già che ci sono, acquisto anche un salamino di tipo "Bastardone": lo assaggerò a casa. Una quindicina di km più avanti lasciamo la statale seguendo le indicazioni per Murlo e Buonconvento. La strada passa per Fontazzi e prosegue con un tracciato eccezionale: non facciamo 1 metro senza curve. Che goduria! Da Buonconvento seguiamo per Chiusure, sfiorando l'Abbazia di Monte Oliveto Maggiore. Sono passato di qui in diverse occasioni, come nel viaggio del 2011 che mi portò in Sicilia, ma il Valico del Rospatoio non lo ricordavo.
Le colline sono ricoperte di erba verde, che si accoppia perfettamente col cielo azzurro e limpido del pomeriggio!
Arriviamo ad Asciano.
Vorremmo proseguire per Monteroni d'Arbia ed evitare Siena: passiamo sul ponticello sul fiume Ombrone subito sotto Asciano. Di là dal ponte, a destra si prende un tratto di Eroica, a sinistra si va verso Monteroni. Purtroppo la strada è sbarrata dopo qualche chilometro e non si può proseguire. Inevitabile tornare indietro. Ci sono le indicazioni che fanno ripercorrere esattamente lo stesso tracciato da cui siamo arrivati, fino a Fontazzi. Una bella rottura non aver potuto proseguire. Tuttavia, rifare 2 volte questo tracciato resta un gran divertimento.
Quindi: Buonconvento-Murlo-Fontazzi e si torna sulla SS223. Qualche chilometro in direzione Siena e prendiamo per Rosìa e Colle Val d'Elsa.
Sono circa le 18:30: aperitivo nella bella piazza di Colle Val d'Elsa prima di rientrare verso Poggibonsi che è ad una decina di km.
Che giornatona motociclistica fantastica!
E per finire in bellezza, c'è scappata anche "la ciccia": delle belle bisteccone frollate per circa 80 giorni, cotte come si deve. E del buon Chianti per completare la cena toscana!
Il giro di oggi: Maremma, Crete e Val d'Elsa (380 km circa)
Prima di ritirarci diamo un'occhiata alla previsioni del tempo per domenica. Come temevamo, grande parte del centro nord si conferma coperta da rovesci e temporali. Quindi toccherà tornare verso casa dritti, facendo autostrada. Peccato.
Comunque la voglia di curve ce la siamo levata e siamo appagati. Domani Sarà un rientro col sorriso, in attesa dei prossimi giri!
Commenti sulla BMW GS 1250: al momento ci ho percorso circa 4.600 km (presa a 37.600 e ora ne ha 42.200) e questo giro è stata una nuova occasione per guidarla sui tipi di strade che io preferisco e sui quali più mi interessa sapere come si comporta la moto. Ebbene: ho avuto ottime sensazioni. Il motore è morbido e modulabile, per niente brusco. Spinge sempre con pienezza e si gira quasi sempre tra 3° e 4° marcia sui 4.200 e i 5000 giri. A me piace molto usare il freno motore - più dei freni - e qui la risposta è sempre quella che ti aspetti. La frizione è morbida e stacca dove voglio. La maneggevolezza è notevole: in inserimento di curva riesci a mettere subito la moto dove la vuoi mettere e a seguire con disinvoltura la traiettoria ideale. La sella è sostenuta: dopo quasi 400 km non ho avvertito alcun fastidio. Consumi: sul misto di saliscendi e curve sui 4800 giri quasi sempre ha fatto i 20 km/l abbondanti. In autostrada, a circa 120 di GPS, ha fatto i 21,5 km/l circa: molto soddisfatto.