Ultimamente non ho girato molto, ma appena si presenta la possibilità di mettere le ruote in strada lo faccio con grande piacere.
Nonostante il clima gelido e le nebbie dell'inverno, mi trovo ad Alessandria Est con Nessuno13 con l'idea di fare qualche collina e qualche curvetta nei dintorni, in tranquillità. Passiamo da Acqui Terme e facciamo un po' il punto. Alla fine decidiamo di andare a Roccaverano, ma allungandola un po'. Lui conosce le zone a meraviglia e quindi improvvisa un tracciato tra i campi e le vigne. La giornata, dopo l'inizio "scoraggiante" volge decisamente al bello.
Ecco perchè non mi piace staccare l'assicurazione in inverno: è vero che il raggio d'azione è spesso limitato dal clima e dalla durata delle giornate, ma se non ci si fa troppi problemi si può trovare il modo di divertirsi molto e di godere di scenari meravigliosi.
Le strade, a dirla tutta, non sono il massimo: al di là delle immancabili asperità del fondo stradale, e dato per scontato di trovare il sale per evitare il ghiaccio, troviamo costantemente della ghiaietta in mezzo alla carreggiata. In queste occasioni ammetto che la mia guida diventa molto più rigida: ho sempre in mente l'immagine di Vecchialenza, tanti anni fa, che pur essendo uno estremamente sicuro ed esperto in moto, andò lungo disteso in modo del tutto inaspettato proprio a causa di questi sassolini infidi: per fortuna non si fece nulla, ma l'immagine delle gomme della sua scrambler che perdevano aderenza in curva mi condiziona da sempre.
Ad ogni buon conto, guidando con prudenza e circospezione, con la giusta andatura, si va che è un piacere.
Si va verso Castelnuovo Belbo, Incisa Scapaccino, Nizza Monferrato, Castel Rocchero, Moirano, Acqui Terme, Melazzo, Bistagno, Monastero Bormida con il suo ponte antico, Vesime.
E' passato da poco mezzogiorno quando raggiungiamo Roccaverano.
E' un piccolo borgo molto pittoresco, dominato dai resti di un castello e da un'altissima torre di avvistamento da cui si gode di una bella vista sulla piazzetta. Ci eravamo stati in un
giretto del 2017 con Teotorre, Flu e Peo.
Passo in un negozietto dove vendono prodotti caratteristici della zona: vini, ma soprattutto una robiola DOP veramente speciale. Ne acquisto una più fresca ed una leggermente più stagionata e le metto nelle ampie valigie laterali della Stelvio. Poi andiamo a pranzo. Il menù è scritto col gesso su una grossa lavagna che la cameriera appoggia su una sedia vicino al tavolo.
C'è davvero l'imbarazzo della scelta, ma alla fine propendo per un carpaccio di fassona, veramente squisito..
..e per un piatto di ravioli di coniglio molto molto gustosi.
Piccolo giro sul belvedere di Roccaverano per godere del panorama.
Poi torniamo in sella e sulla via del ritorno seguo Nessuno13 su altre stradine interpoderali che regalano un sacco di scorci suggestivi. Nei pressi di Cassine ognuno per la propria strada, in attesa di poter godere di giri più lunghi. Ma ci voleva proprio questa giornata!
Dove mangiare: non è la prima volta che ci fermiamo a pranzo all' Osteria del Bramante e ci siamo sempre trovati ottimamente. Le moto si possono lasciare nella piazzetta e sono sempre in vista se si mangia fuori (ad esempio, nella bella stagione). In ogni caso nessun timore: il posto è tranquillissimo.