Avrei voluto andare via un paio di giorno, ma le previsioni non lasciano scampo: in ogni direzione è nuvolo e nebbia, per tutto il giorno o quasi. Voglia di fare autostrada per portarmi fuori da queste aree del nord non ne ho. Tuttavia, per quanto i progetti di un giro di 2-3 giorni siano accantonati, non resisto alla voglia di tirare fuori la Stelvio e mi avvio senza una meta precisa. Evito il lago di Como perchè troppo scontato. Alla fine mi do come destinazione il Lago d'Orta, dove non vado da un pezzo. Certo, la stagione non è delle migliori. Inoltre la nebbia aleggia su tutta la pianura e andando verso est e le pianure novaresi non è che le cose possano migliorare di molto. Quindi il piacere non è tanto nelle strade percorse, quanto nel godersi il frullare del V90 Guzzi, che è un piacere ai giusti giri/minuto. Senza starsela a raccontare troppo, appena scavallo dopo Gozzano per scendere verso il Lago d'Orta la nebbia ammanta tutto e si riescono a scorgere a malapena le barche che pigramente galleggiano sulle quiete acque del lago. Salire verso il Mottarone avrebbe potuto essere un'opzione in altro periodo, ma in questa stagione sarebbe poco saggio: in alto le condizioni della strada potrebbero non essere propriamente quelle che ti fanno godere la guida. Quindi, dopo essermi lasciato sulla sinistra il caratteristico pinnacolo che sovrasta Villa Crespi, proseguo sulla sponda orientale fino a raggiungere Omegna.
Proprio lungo la vecchia statale del Sempione, nei pressi di Ornavasso, a Migiandone, mi imbatto in un grosso cannone antiaereo 90/53 della 2° guerra mondiale.
Dopo essere ripartito, perdo un po' di tempo guidando "a senso", senza appoggiarmi al navigatore: quindi dopo Borgomanero e Gattico mi spingo verso Oleggio Castello e Arona, invece di andare a sud verso Borgo Ticino. Dopotutto non è così male, perchè la strada è meno noiosa, verso Oleggio e Arona ci sono delle curvette e dei saliscendi e le gomme della Stelvio, per quanto abbastanza usurate, mi regalano del divertimento. Proprio poco prima di Arona, ecco un momento storico! Il contachilometri della Stelvio raggiunge la fatidica cifra:
...sono 150.000 Km!!!! Bel regalo nella calza della befana!
Il rientro è abbastanza diretto: alla fine saranno 350 km e anche oggi la giornata in sella ha avuto il suo senso!
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