sabato 26 marzo 2022

A Dovera.... lui è peggio di me!

Non sempre è necessario accumulare chilometri per godere della moto e delle libertà che ti concede la facilità con cui si può fruire delle due ruote. Un giro di un paio d'ore in una bella mattinata soleggiata e con temperature finalmente miti nelle campagne tra lodigiano e cremasco mi ha permesso di scoprire un contesto veramente incantato che è quello di Villa Barni a Roncadello. Un bel palazzo, immerso in un giardino quasi all'inglese, con statue, alberi di alto fusto e rogge che regalano un ambientazione quasi preraffaellita. Mi piace poter segnalare questo sito che può rappresentare una meta per una uscita tranquilla a corto raggio.

Un borgo piccolo, immerso tra le cascine, in un contesto agricolo che riporta ad atmosfere di una "Bassa" di altri tempi, coi ritmi e le tradizioni dettati dai ritmi della terra.


Siamo a Dovera, il paese citato anche nel film "Lui è peggio di me", in cui Celentano e Pozzetto si facevano scherzi a vicenda finchè Celentano trovava la sua fidanzata, figlia di un grosso e facoltoso proprietario e allevatore di una cascina situata in questo luogo.

sabato 19 marzo 2022

Svizzera dopo 2 anni!

La giornata parte senza una destinazione predefinita: semplicemente salto in sella alla Bonnie e lascio che mi guidi l'istinto. Prendo la SS36 Valassina fino al bivio per Giussano, da cui mi avvio attraverso le colline della Brianza seguendo le indicazioni per Como sulla SP40 prima e sulla SP342 fino alla discesa che porta verso la Dogana di Chiasso. Manco dalla Svizzera da oltre 2 anni, visto che l'ultima volta non c'era ancora la pandemia. Non essendo più passato da tempo da queste parti, provo a vedere se la memoria mi assiste nel seguire il percorso giusto per raggiungere Mendrisio. Alla dogana mi fanno cenno che posso proseguire e mi avvio tra i saliscendi subito oltre il confine. Arrivo nei pressi del grosso centro commerciale "Foxtown" e decido di continuare verso Lugano. Non sono un teppista della strada, decisamente, ma presto più attenzione del solito nel guidare, memore del rigore della polizia svizzera al quale, pur senza volere, potrei non essere più abituato. Mi godo le colline fino al bivio prima del grande ponte che attraversa il lago. Decido di andare a destra per salire verso Campione d'Italia: non ci sono mai stato. Dal piazzale davanti al celebre Casinò si vede, sullo sfondo, Lugano.

E' strano essere in territorio svizzero e poi, d'improvviso, dopo l'arco che si vede qui sotto, ritrovarsi in Italia, con segnali stradali all'italiana (quelli svizzeri sono leggermente diversi..), auto della Polizia Locale lombarda, targhe italiane delle auto.

Torno indietro da dove sono arrivato e prendo a destra, sul ponte che supera il lago e permette di guidare sull'altra sponda, verso Paradiso. A questo punto mi viene voglia di continuare con la Svizzera. Per raggiungere Locarno devo risalire un po' la collina di Paradiso e scendere verso Agno e la dogana di Ponte Tresa. Qui trovo un sacco di traffico incolonnato per entrare in Italia. Me ne faccio una ragione e disciplinatamente e pazientemente aspetto il mio turno. Proseguo verso Luino e raggiungo, a nord dell'abitato, la sponda orientale del Lago Maggiore sulla SS394. Avrei voluto passare alto, verso Maccagno, Veddasca e il passo Indemini, ma mi perdo la deviazione. Me Ne accorgo tardi. Vorrà dire che resterò sulla lungolago. Pazienza: la guida resta comunque piacevole. Ripasso la dogana a Zenna e rientro in Svizzera. Sulla strada cantonale seguo le indicazioni per Locarno e Bellinzona, finchè in cima al lago prendo a sinistra definitivamente, per raggiungere la sponda del lago nei pressi del porto turistico di Locarno.

E' ora tempo di tornare verso casa, costeggiando il Lago Maggiore verso Ascona. Ecco le isole di Brissago, controsole.

Visti i prezzi della benzina in Italia, approfitto per rifornire poco prima di ripassare la dogana sulla SS34. Stando al tabellone luminoso del distributore, che riporta i prezzi in franchi svizzeri ed in euro, il risparmio è di una trentina di centesimi di euro rispetto ai prezzi italiani: ma anche in Svizzera il prezzo è comunque alto rispetto al solito!

Il rientro lungo la sponda occidentale del Lago Maggiore passa liscio, con un traffico più marcato mano a mano che si scende verso Verbania e Stresa, ma in moto riesco a "sfilare" le code abbastanza agevolmente.

La giornata è passata bene e, quasi senza accorgermene, ho messo insieme 330 km: direi che la T120 si è confermata comoda e gradevole rispetto a questo tipo di giri. Baricentro più basso della Stelvio, dà un senso di grande padronanza. Acquisisco anche più dimestichezza con la gestione dell'on-off giocando un po' più con frizione e gas. Soddisfattissimo di questa uscita in Bonneville!


Ecco il giro di oggi, verso Lugano e Locarno.

sabato 12 marzo 2022

In Oltrepo con la Bonnie

Le temperature non accennano a salire, ma non ce la posso fare a stare addirittura 2 fine settimana senza girare. Sento nessuno13 e ci accordiamo per un pranzo... ovviamente in moto.
Appuntamento a Rivanazzano Terme, in Oltrepo: trovo anche un caro, vecchio amico ed è una bella sorpresa rivedersi dopo un bel pezzo.
 
 
Nessuno13 arriva poco dopo, con la sua nuova Ducati 1260 Enduro color sabbia. Gran bella belva: bicilindrica potente, imponente e destinata ai viaggi, col suo grosso serbatoio da 30 litri. Non ne ho mai guidata una.. a dire il vero non mi ci sono mai seduto sopra, neppure. Certo che con un serbatoio così capiente, il comportamento dinamico e la gestione della moto è probabile che cambino molto in base a quanto carburante c'è dentro. La curiosità del motociclista c'è sempre: sarebbe interessante disporre di una di queste per un fine settimana lungo, in modo da capire e qualità e punti critici. 
Dopo queste riflessioni condivise davanti ad una bella cioccolata calda, veniamo a noi. 
Non siamo in giro col proposito di fare km: la benzina costa uno sproposito e per restare esposti al freddo di questo periodo deve esserci una motivazione forte che al momento non c'è. 
Ci allunghiamo verso Varzi e poco più avanti lasciamo la SS461 del Penice per andare a destra sulla SP186. Seguiamo le indicazioni per il Tempio della Fraternità sulla SP91 e la SP100 ci fa salire per Caldirola, su una strada isolata, abbastanza mal messa, sempre più stretta. Man mano che si sale di quota il paesaggio si fa più montano e intorno ai 700 metri di altitudine si comincia a vedere la neve al bordo della strada. Continuiamo fino al piazzale che c'è sulla sommità.
 

Non conoscevo questa località, ma nessuno13 mi spiega che ha conosciuto tempi di gloria sul piano degli sport invernali, come dimostra la grossa struttura alberghiera che si affaccia sul piazzale e che ora sembra dismessa. Tuttavia è un sito che ha riconvertito la propria natura improntata agli sport invernali ed è ben conosciuto da chi pratica mountain bike e trekking nei boschi. 
La strada finisce qui sopra, quindi bisogna ridiscendere da dove siamo arrivati. Proseguiamo verso Fabbrica Curone e S. Sebastiano Curone, fino a raggiungere l'agriturismo che abbiamo scelto per il pranzo.
 

La vista sulla valle è ampia e dà respiro.


Si affaccia anche un pallido sole. Direi che per oggi possiamo essere soddisfatti: dopotutto il fine era quello di una "sgambata" tranquilla, in attesa di clima migliore e prezzi della benzina più ragionevoli degli attuali.

Dove mangiare: non è la prima volta che ci appoggiamo all' "Agriturismo Ca dell'aglio" sulle colline di Momperone, in Val Curone. C'è spazio dentro per le tavolate, ce n'è fuori sia per parcheggiare che per godersi gli spazi aperti, si mangia casereccio e si spende il giusto. Per trovarsi in moto è l'ideale.

 

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