1° giorno: verso il Chianti, passando dall'Appennino Parmense/Toscano e dalla Garfagnana
Di nuovo in ballo in questo mese di Aprile: si approfitta del lunedì 24 che fa ponte con il 25 Aprile per andare via qualche giorno sin dal sabato 22.
Di nuovo in ballo in questo mese di Aprile: si approfitta del lunedì 24 che fa ponte con il 25 Aprile per andare via qualche giorno sin dal sabato 22.
Si concretizza la possibilità di fare un giro in Tuscia.
Ovviamente per arrivare fin là si attraversano anche altre contrade: doppio godimento, quindi!
Si parte!
Si parte!
La Stelvio mi porta all'appuntamento con Nessuno13 a Piacenza sud. L'idea è di ridurre al massimo l'autostrada per cercare di mettere a frutto la giornata per fare quante più curve possibile.
A dire il vero non abbiamo proprio tutto già in testa: il piano di massima è di scendere costeggiando la Via Emilia, restando alle pendici orientali dell'Appennino per valicarlo passando dalla Porettana, appena a nord di Bologna.
Percorriamo piacevolmente le colline piacentine e seguiamo per Castell'Arquato e Salsomaggiore Terme. Si scende verso Varano de' Melegari, ma alla rotonda che porta verso l'autodromo anzichè voltare a sinistra, proseguiamo dritto e ci inerpichiamo a mezza collina seguendo un percorso collinare e molto piacevole.
Peccato per i frequenti dislivelli, anche se in questi anni è capitato di vedere molto di peggio. Sulla sinistra (quindi verso sud..) abbiamo colline coperte di boschi. L'aria frizzantina ci ricorda che ci stiamo pian piano addentrando sui contrafforti appenninici, a cavallo tra Emilia e Toscana. Sosta e birretta per fare il punto sul percorso nella piazza del piccolo paesino di Bardi.
Peccato per i frequenti dislivelli, anche se in questi anni è capitato di vedere molto di peggio. Sulla sinistra (quindi verso sud..) abbiamo colline coperte di boschi. L'aria frizzantina ci ricorda che ci stiamo pian piano addentrando sui contrafforti appenninici, a cavallo tra Emilia e Toscana. Sosta e birretta per fare il punto sul percorso nella piazza del piccolo paesino di Bardi.
Da Bardi ripartiamo per Borgo Val di Taro. Sappiamo di essere fuori rotta di moltissimo rispetto al percorso inizialmente ipotizzato che avrebbe dovuto portarci verso la Porrettana. Del resto il tracciato, pur sbagliato, ci è piaciuto e abbiamo deciso di proseguire, facendo finta di niente. Si tratta quindi di aggiornare i nostri itinerari.
Consultiamo la mappa e dcidiamo di scendere verso Borgo Val di Taro, per poi fare qualche km di Autostrada A15 della Cisa, fino ad Aulla. In realtà i km che facciamo sono ben di più: la statale da Borgo Val di Taro ci porta indietro di una ventina di km, per entrare sulla Autocisa a Berceto! Ci tocca quindi fare ben più km di autostrada, con un vento tesissimo e molto fastidioso che ci accompagna fino ad Aulla, dove usciamo.
S'è fatta una certa ora, quasi le 14, quando risaliamo da Aulla a Fivizzano (sono circa 15 km..) e conveniamo di fermarci al Bar della Funicolare, nei primi km della salita che porta al Passo del Cerreto (SS63). Confermiamo quindi la scelta fatta nel giro di Marzo e ci troviamo altrettanto bene.
Saltano nel frattempo gli appuntamenti con Jules Winnfield, Nolmar e Cesco: i veneti da Palazzuolo sul Senio sono diretti a Piazzale Michelangelo, a Firenze, ma i tempi sono evidentemente troppo dilatati per conciliare i due percorsi.
Ci sciroppiamo la parte della Garfagnana che meno ci piace, da Fivizzano verso Piazza al Serchio: a dire il vero nel giro di Marzo, quando la facemmo da sud a nord, ci aveva lasciato un ricordo talmente brutto da averci costretto, in questa occasione, a pensare a lungo se non fosse davvero il caso di "scavallare" il Cerreto, andare verso Castelnovo ne' monti e tornare verso la direttrice iniziale. Sarebbe stato tuttavia un giro lunghissimo. Per questo abbiamo deciso di digerire la Garfagnana nostro malgrado. Tuttavia alla fine "il mostro" non si rivela così brutto e tutto sommato il tracciato, pur non messo benissimo, scorre via abbastanza tranquillamente. Certo: strada in molti tratti stretta, sporca di aghi di pino e pigne, abbastanza mal messa come fondo, ma forse a farla nella direzione opposta risulta più ostica.
Nei rallentamenti imposti dal traffico locale che non è facile lasciarsi alle spalle in stradette così strette e curvose ci perdiamo di vista prima di Castelnuovo in Garfagnana: ci ritroviamo almeno 1 ora dopo a Bagni di Lucca.
Il tempo è volato, i km cominciano ad essere abbastanza e siamo lontani ancora dal Chianti che è la nostra destinazione. Da Bagni di Lucca seguiamo per Capannori e Fucecchio; passiamo quindi da Empoli facendo anche alcune stradette secondarie grazie al navigatore che Nessuno13 ha iuntanto attivato. Scesi a sud di Empoli, torniamo a fare curve (sempre meravigliose, a qualunque ora del giorno vengano percorse!!) per giungere a Castellina in Chianti intorno alle 19.
Avvisiamo i ragazzi, che sono già a destinazione da un pezzo. Sosta davanti alla statua del gallo, a Castellina.
Dopo qualche giro a vuoto, troviamo il luogo prenotato per l'alloggio: finalmente dopo 500 e passa km possiamo scendere di sella e prepararci per cena.
Dove alloggiare: a Radda ci siamo trovati molto bene all'Hotel Le Vigne, dove si può pernottare, ma anche cenare. Va detto che per raggiungerlo in moto si fa un tratto di sterrato con una certa pendenza: non è detto che tutti lo gradiscano. Tuttavia una volta a destinazione, non si deve fare altro che godersi il posto.
2° giorno: verso la Tuscia e il Lago di Vico.
Al mattino si parte di buon ora in direzione sud. Sono subito gran belle strade, scendendo dal Chianti verso la Val d'Orcia.
Dopo Castelnuovo Berardenga, dove già eravamo passati nel giro di Marzo in cui avevamo fatto dei tratti di Eroica, ci immettiamo sulla SS73 "Senese Aretina" per qualche km, uscendo poco più avanti verso Rapolano Terme e Asciano. Poi si va verso sud, entrando in Val d'Orcia
Sosta al Bar Garibaldi, nei pressi di S. Quirico d'Orcia, dove già ci eravamo fermati nel 2015 gradendo particolarmente le crostate!
Si sperimentano mezzi alternativi di trasporto.
Scendiamo lungo la SS2 Cassia e ci dirigiamo verso la Tuscia. Tuttavia prima di arrivare alla destinazione di giornata, per pranzo ci dirigiamo verso sud, lungo la Cassia. Ci lasciamo Viterbo a Est e proseguiamo verso Vetralla e Monterosi, giungendo a sud del Lago di Bracciano: lasciamo la Cassia all'uscita di Cesano.
Dove mangiare: per pranzo si scende parecchio, siamo alla periferia a nord di Roma: all'Osteria del Borgo a Cesano. Se si ha voglia di mangiare ottimamente spendendo il giusto, questo posto è perfetto. Tutto di gran gusto, cibo casereccio, ma ben curato e, soprattutto, buono!
Sostiamo per un'oretta dopo il laauto e appagante pranzo, prima di riprendere la strada verso Ronciglione. Risaliamo verso Sutri e Capranica, per scendere verso Punta del Lago.
Prima di concludere la tappa di giornata, facciamo un giro del Lago di Vico e ci godiamo lo splendido panorama dal punto panoramico a cui si accede attraversando un boschetto.
Solo dopo aver percorso il periplo del lago, arriviamo a destinazione. Anche la 2° tappa è compiuta.
Dove alloggiare: non posso non consigliare il B&B "La finestra sul lago" a Punta del Lago. Si trova appena fuori da Ronciglione. Eravamo già stati qui nel 2015 e tornarci ci è sembrata la cosa più naturale da fare. L'ospitalità è eccezionale e il posto è quanto di più incantevole e rilassante si possa cercare da una vacanza. Per chi è in moto, nessun problema: c'è spazio per lasciare anche 6-7 moto (anche di grosse dimensioni: noi eravamo tutti in giro con delle endurone) nel giardino al chiuso, nella più totale tranquillità. Lascio giudicare il luogo da queste immagini.
Dalla finestra della camera, situata in un casale meravigliosamente tenuto, si gode della vista del lago. Si passeggia attraverso i noccioli fino alla sponda del lago.
Si giunge quindi al piccolo molo e al tramonto si gode di questa vista incantevole.
3° giorno: giro verso Orvieto con gli amici del Guzzi Stelvio Club.
Al mattino l'appuntamento per le 10 nei pressi dell'Hotel Sassacci, alla congiunzione tra la via che arriva da Civita Castellana e la Flaminia, è con gli amici del Moto Guzzi Stelvio Club. Sapendo che scendevamo da queste parti, ci hanno accolto con entusiasmo mettendosi a nostra disposizione per farci visitare la zona e farci da guida su queste che sono le loro strade. Per raggiungerli da Punta del Lago, passando da Carbognano e Caprarola, fino a Civita Castellana, ci vogliono circa 30-40 minuti.
Ci muoviamo quindi assieme a loro, ammirando i bellissimi paesi di Narni, Amelia, Guardea e Baschi.
Verso Baschi.
Bellissimo il vecchio tracciato della SS3 "Flaminia ter" e della SS205 "Amerina", con un fondo stradale molto buono, che si dipana con tante curve da cui spesso e volentieri si gode di una vista speciale ora sulle rocce di tufo, ora su millenari resti di acquedotti e ponti costruiti dagli antichi Romani.
A Baschi Alessandro, Claudio e Giulio consigliano caldamente una sosta per assaggiare una buonissima "aragosta", sfogliatella ripiena di crema: in effetti le sfogliatelle si rivelano e eccezionali! Eccoci fermi davanti alla pasticceria. Per loro quando passano di qua la Pasticceria Fantasia è una sosta obbligata!
Verso Orvieto il traffico è incolonnato, ma ne usciamo presto imboccando la SS317 "Marscianese", nota tra i motociclisti anche come "Millecurve", che porta da Orvieto a Todi. La prima parte è di un divertimento assoluto: imperdibile se si è in zona! Il fondo stradale è impeccabile e le curve e i tornanti in salita si susseguono senza soluzione. Un vero spasso! La ricordavo davvero deludente e mal messa da quando l'avevamo percorsa di ritorno dal viaggio in Salento del 2014: all'epoca però arrivammo da Todi e proprio la parte fatta oggi in salita fu l'unica che apprezzammo.
Eccoci a Colonnetta di Prodo.
Flu si mette comodo.
Qualcuno (Marco, Jules e NEssuno13) si è fatto prendere la mano e ha proseguito: gli tocca tornare indietro, visto che dobbiamo raggiungere il luogo prenotato per pranzo ridiscendendo verso Orvieto.
La destinazione è il bel paesino di Allerona, a circa una mezzoretta di strada.
Il posto che ha trovato Alesdsandro è incantevole. Un casale appena a valle del paese, immerso tra le colline, da cui la vista spazia sulle valli circostanti coperte di boschi e attraversate da strade bianche!
Dopo esserci riempiti gli occhi di tanta natura, arriva il momento di mettere le gambe sotto al tavolo.
Alla bellezza dei luoghi si associa un pranzo davvero gustoso, dove spiccano degli umbrichelli eccezionali, indimenticabili! Va detto che il cibo sa davvero di genuino!!!
Si ride, si scherza e ci si gode il pranzo.
Ovvio che alla fine sdraiarsi al bordo della piscina, al dolce tepore del sole, è la cosa più fantastica del mondo!
E chi si muove??
Grande gruppo e bella compagnia!!!! Fusione tra Bicilindrici Frontemarcia e Guzzi Stelvio Club riuscita! Non era difficile: tra gente allegra ci si capisce al volo!
Dove mangiare: questo luogo, l'agriturismo Selvella ad Allerona, è meraviglioso sia per il panorama, sia per l'ottimo cibo e la gentilezza e genuinità dei proprietari! Ci torneremo sicuramente! Tanto più che c'è anche la possibilità di soggiornarvi. Assoluto punto di riferimento se si vuole visitare Orvieto, a 20 minuti più o meno, e la zona!
Dopo quasi un paio d'ore salutiamo Giulio e Nicoletta che devono rientrare, mentre Alessandro, Claudio e Aurora ci fanno volentieri da guida alla volta del Lago di Bolsena, dove arriviamo passando alle spalle di Orvieto: si vede la città sulla roccia di tufo e la grande Cattedrale che svetta imponente sul resto degli edifici. Facendo questa strada al pomeriggio la vista di cui si gode è bellissima, perchè il sole si riflette sui mosaici dorati della Cattedrale, dall'altra parte della valle, creando un'immagine di luce davvero indimenticabile. Poi raggiungiamo il Lago di Bolsena passando da Castel S. Giorgio e sbucando a nord, dalla SR74, tra Acquapendente e il lago. La vista del lago dall'alto colpisce sempre!
Scendiamo verso il lungolago di Bolsena.
Una mezzoretta di sosta e ci congendiamo: Claudio, Aurora, Marco e Alessandro riprendono la strada verso casa. Anche per noi è ora per tornare verso il Lago di Vico.
Costeggiamo il Lago di Bolsena, seguiamo le indicazioni per Montefiascone e Viterbo. Tra Montefiascone e Viterbo il traffico è davvero intenso. Da Viterbo saliamo per la strada dei Monti Cimini: una bella salita di una ventina di minuti, piena di curve tonde e ben disegnate! Fondo perfetto! Arriviamo così sulla sponda settentrionale del Lago di Vico e scendiamo verso Punta del Lago.
Prima di sera un aperitivo di fine giornata nel bar non distante dal b&b.
4° giorno: Si torna verso nord, passando da Bagno Vignoni, Chianti e Abetone.
Oggi è l'ultimo giorno del nostro giro: 25 aprile, festa della Liberazione.
Salutiamo Arturo e la moglie e Django e Duchessa.
Di buon mattino riprendiamo la strada verso Nord. Sostanzialmente ripercorriamo le strade fatte in parte ieri, quando eravamo diretti a Orvieto, in parte fatte al rientro ieri sera, e in parte fatte il 2° giorno, quando eravamo diretti qui.
Ecco Porta Romana e le mura di Viterbo.
Attraversiamo la val d'Orcia a ritroso..
Bellissimo il verde dei campi di grano.
Impossibile non fermarsi per una foto a uno dei panorami più Toscani che possano esserci: strada bianca che porta ad un casale tra due filari di cipressi!
Siamo nei pressi del bel borgo medievale di Bagno Vignoni: acque termali che sgorgano in una enorme vasca posta al centro del piccolo villaggio. Ero stato qui la prima volta nel viaggio attraverso l'Italia del 2011.
Lasciamo questo posto affascinante per dirigerci a nord. Per ora di pranzo siamo a Castellina in Chianti. Ovviamente ricordiamo che nel viaggio verso la Basilicata del 2015 eravamo stati a pranzo al ristorante "L'albergaccio". Ci siamo trovati ottimamente e ci torniamo! Il simpatico e gentile proprietario si ricordava ancora di noi!!
Soddisfazione massima!!!!
Il pranzo è ottimo, ma è ora di andare: ci aspetta ancora tanta strada verso casa! Scendiamo da Castellina verso S. Donato e prendiamo il raccordo autostradale per Firenze Sud. Purtroppo è giorno di rientro ed è totalmente congestionato! Perdiamo il contatto tra di noi nei rallentamenti del traffico e finiamo col dover nostro malgrado proseguire ognuno per sè. Purtroppo anche arrivare a Firenze Nord si rivela un'impresa davvero lunga e impegnativa! Mi risolvo alla fine a dirigermi verso Pistoia, per salire dall'Abetone e scendere verso Modena: insomma, più possibile a nord. Da Firenze a Pistoia scorre rapidamente, col sole in faccia. Le indicazioni per l'Abetone e la Porrettana sono ben chiare. Decido per andare verso Modena: dunque via Abetone. La strada è curvosa e piacevole. Comunque il meteo è minaccioso e la temperatura freschetta. per una ventina di km verso la sommità la strada è umida. Comunque arrivo su che sono le 18 passate e ci sono 9 gradi: traffico nullo!
Dall'Abetone a Modena c'è ancora tanta strada: già so che arriverò tardi a casa, ma spero almeno di non trovare pioggia e, soprattutto, di non trovare la A1 intasata dal rientro del ponte per il 25 aprile!
Faccio benzina a Pavullo nel Frignano che sono le 19:15. Sarà che non vedo l'ora di arrivare, ma mi sento davvero ancora tanto lontano! Comunque una volta immessomi sulla A1 a Modena il traffico è intenso, richiede attenzione, ma pur con qualche rallentamento, procede. Di solito al rientro dai giri questo tratto lo faccio col sole in faccia e un gran caldo che, insieme alla noia della strada larga e dritta, mi rende durissimi gli ultimi 150 km.
Stavolta è già sera ed è fresco, quindi trovo anche il tempo per lasciarmi affascinare dal tramonto: sono le 20 passate.
Alla fine per le 21:30 sono a casa, dopo aver percorso con la Stelvio 1.700 km di strade fantastiche, dove non ti stancheresti mai di guidare. Ed anche la compagnia, con Nessuno13, Flu, Nolmar, Dude, Jules Winnfield, Cesco, Alessandro, Giulio, Nicoletta, Claudio, Aurora e Marco ha contribuito a far si che anche questo viaggio rientri tra i ricordi più belli!
Giro in Tuscia e Chianti (Fine Aprile 2017)
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